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Parigi e Bretagna; periodo del viaggio: 8-24 giugno 2001 guidatore e fotografo: Carlo; cronista e cuoca : Graziella mezzo: Elnagh Sleek 541 su Fiat Ducato 2,8 JTD |
venerdì, 8/6/2001 |
Incominciano le vacanze;si va a Parigi e in Bretagna; abbiamo preparato questo viaggio da parecchio tempo ascoltando i consigli di chi è già stato e cercando su Internet; siamo carichi di depliants, cartine e curiosità. Alle 15,30 partiamo da Valdagno, il viaggio procede veloce (il Ducato cammina davvero bene) e alle 21(dopo aver fatto un pò di confusione per trovare la strada a Torino) arriviamo in cima al Moncenisio dove ci fermiamo a mangiare. C'è la neve, la nebbia e non c'è nessuno, la frontiera non esiste più e noi non abbiamo il becco di un franco francese; pazienza, troveremo qualche banca domani. Ripartiamo e facciamo ancora strada fino a mezzanotte; attraversiamo un parco naturale e in effetti, complice la notte, incontriamo lepri. volpi e anche un tasso. Si è messo a piovere e ci fermiamo a dormire in un grande parcheggio vicino ad un laghetto di pesca sportiva ed un bar, infilati fra due rimorchi. |
sabato, 9/6/2001 |
E' piovuto tutta la notte, alle 8 partiamo e, con le dovute soste per fare nafta e per mangiare (abbiamo cambiato i soldi in una banca, qui sono aperte anche di sabato mattina) arriviamo a Parigi alle 19. Abbiamo percorso sempre strade normali, le autostrade sono molto care per i camper e comunque il percorso da noi scelto è molto bello e rilassante; siamo passati per St.Jean de Maurienne, Chamberì, Bourg en Bresse, Macon, Beaune, Auxerre, Sens, Fontainebleau ( da questo mo mento l'autostrada è gratuita e conviene prenderla) e Parigi. Dopo un pò di girovagare (come sarebbe bello un buon navigatore satellitare!) siamo riusciti a trovare il camping "Du Tramblai"; si trova alla periferia di Parigi, sulla Marne, nel Bois de vincennes. Proprio davanti al campeggio si ferma l'autobus 101 che ti porta alla fermata del RER e poi si prende la metropolitana. Si mangia, un giretto per il campeggio che non è niente male, mezzo vuoto, pianeggiante, piazzole delimitate dalla siepe e servizi molto puliti e con l'acqua calda. Il costo (2 adulti, corrente e camper) è stato di circa 42,000 lire a notte. |
domenica, 10/6/2001 |
Il tempo è bello, prendiamo le biciclette e facciamo un giro lungo la Marne per cercare di capire dove siamo, poi nel pomeriggio, sempre per lo stesso motivo, arriviamo fino a Piazza della Nazione; al ritorno vediamo il castello di Bois de Vincennes, il Parco, le scuderiee cifermiamo per vedere la stazione dove si prende il RER per cominciare a capire come funziona e i percorsi delle varie metropolitane. A sera, con carte e cartine, facciamo il programma per l'indomani. |
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lunedì, 11/6/2001
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Alla reception del campeggio (parlano un po’ di italiano) acquistiamo il biglietto per tre giorn di circolazione su tutti i mezzi pubblici di Parigi che dà anche alcuni sconti per la visita ad alcuni monumenti o musei e alle 9 prendiamo il 101 che ci scarica alla stazione del RER (c'è un negozio dove vendono baguettes fresche) e poi il Metrò. Arriviamo alla stafione de quartiere della Defense ed il primo problema consiste proprio nell'uscire dalla stazione: è enorme e non ricordo più su quanti piani; quando si dice la Grandeur Francese! Visitiamo i quartiere della Defense, grandissimo e modernissimo, con La Grande Arche, un impressionante cubo di 110 x 110 x 110 metri che si può salire in ascensore: da lassù si gode una vista incredibile di Parigi. Poi andiamo al Trocaderò, Tour Eiffel, Arc de Triompe, Avenue des Champs Elisee' Avenue Foch (quella dei miliardari) dove mangiamo un panino e una birra seduti su una panchina, Ecole Militaire, Hotel des Invalides il Luovre (solo da fuori,c'è una coda interminabile per entrare), Notre Dame, i grandi magazzini Samaritain e piazze e palazzi, la Senna con i suoi Bateaux mousce, un mercatino delle pulci e tante vie con negoz di lusso; alle 20, sfiniti, torniamo in campeggio dopo aver acquistato le immancabili baguettes nel negozietto della fermata del RER |
martedì, 12/6/2001 |
Partiamo alle 9,15 dal campeggio con meta il cimitero di MontMartre, Sacre Coeur, il quartiere MontMartre con il suo giardino fino in fondo alla collina, la piazzetta degli artisti, Pigalle, il quartiere Latino, St.German le Pres, il Pantheon, i giardini di Luxemburgo, la piazza dei Vosgi. Rientrati in campeggio si mangia e poi via di nuovo a vedere un pò di Parigi "by night": la tour Eiffel tutta illuminata e, ovviamente, Pigalle. A mezzanotte tutti sotto coperta |
mercoledì, 13/6/2001 |
Visitiamo la Villette della scienza: è una specie di museo della scienza e della tecnica con molti giochi scientifici interattivi ma, a nostro parere, il museo analogo di Monaco è certamente migliore, comunque passiamo quasi tutta la giornata non disdegnando anche un pò di relax nel parco, poi ritorniamo verso il campeggio, carichiamo le biciclette perchè domani si parte. |
giovedì 14/6/2001 |
Ciao Parigi, alle 9 ci dirigiamo verso Versailles, parcheggiamo il camper nel parcheggio a pagamento e visitiamo la reggia ed i giardini, bellissimi, quindi riprendiamo il viaggio, facciamo la spesa e gasolio in un supermarket nuovo (ce ne sono molti, sempre ben forniti e il gasolio costa anche un franco in meno dei distributori lungo le strade). Alle 18 arriviamo a Le Mont St.Michel e parcheggiamo nel parcheggio a pagamento (30F). Ci sono una sessantina di camper e neanche un italiano. Sembra di essere in una favola, alle 21,30 siamo ancora baciati dal sole, gironzoliamo alle pendici del borgo e scattiamo qualche foto, poi aspettiamo il buio: il borgo illuminato è bellissimo e sprigiona un fascino particolare. con la macchina fotografica appoggiata ad un paracarro scatto ancora alcune foto, poi, in camper, ci addormentiamo con gli oscuranti alzati per guardare lo spettacolo che ci sta davanti. |
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venerdì, 15/6/2001
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La giornata è bella ma non durerà molto; visitiamo il monastero e tutto il borgo; è certamente molto turistico e tutto molto organizzato ma è comunque carino; alle 13 è attesa l'alta marea e muniti di binocoli ci appostiamo su un punto delle mura da dove si vede l'acqua che lentamente, avanza. Non è certo una grande marea ma è co munque un fenomeno che t coinvolge; nel frattempo abbiamo l'occasione di conoscere la "pioggerellina" della Bretagna Partiamo in direzione di Cancale ma troviamo molti divieti per camper e decidiamo d proseguire per Point du Grouin; ci fermiamo dove ci sono altri mezzi in un parcheggio vicino alla strada, un pò lontani dal paese. Facciamo un giro in bici ma veniamo "annaffiati" dalla solita pioggia per ben tre volte. torniamo al camper e facciamo un giretto a piedi, con l'ombrello. Durante la notte piove quasi sempre. |
sabato, 16/6/2001 |
Partiamo per St.Malò, parcheggiamo in un parcheggio vicino al porto e visitiamo la cittadina, anche oggi la pioggia ci accompagna ma ormai siamo quasi abituati e non ci facciamo caso, nel pomeriggio partiamo per Cap Frèhel, ci fermiamo nel parcheggio "P12F" vicino al faro e passeggiamo lungo la scogliera ascoltando il rumore del mare e il soffio del vento; il posto è di una tranquillità incredibile |
domenica, 17/6/2001 |
Ci svegliamo alle 9, facciamo colazione e poi via verso la Spiaggia d'oro; ci fermiamo in un parcheggio lungo la strada con rifornimento di acqua e scarico. Abbiamo camminato su una spiaggia grandissima con le barche adagiate su un fianco in attesa dell'alta marea e abbiamo raccolto le cozze per fare una spaghettata (ce ne sono a quintali). dopo mangiato siamo partiti per Tregastel: i parcheggi lungo la spiaggia hanno il divieto di pernottamento ma girando abbiamo trovato, davanti al Super U, un'area per camper con acqua e scarico. Questa zona è famosa per la costa tutta di massi enormi di granito rosa, c'è una bellissima passeggiata lungo il mare che ti fa scoprire ad ogni passo spettacoli unici e la marea avanza a vista d'occhio. |
lunedì, 18/6/2001 |
Con le bici andiamo in paese; oggi c'è il mercato con tantissimi banchi: frutta, pesce, pane, ecc..Torniamo al camper e partiamo; in un'area di sosta in riva al mare a Trebeurden ci fermiamo a mangiare e poi ripartiamo per Pleyben dove visitiamo la chiesa gotica con un bel "calvario". Alle 18 arriviamo a Pointe du Van, una scogliera a picco sul mare con un faro che rappresenta l'estremità occidentale della Bretagna, il cosiddetto Finisterrae. Il sole tramonta alle 22,25; ci addormentiamo cullati dal respiro del vento, dal muggito del mare e dallo stridio dei gabbiani. |
martedì, 19/6/2001 Con le bici ci dirigiamo verso Pointe du Raz; c'è una bella discesa e poi una bella salita ma la giornata è splendida. Pointe du Raz è altrettanto bello ma certa mente più turistico; al ritorno ci siamo fermati in una fabbrica dei famosi "burrosi" biscotti bretoni. Non sono molto buoni ma li abbiamo presi lo stesso perchè hanno vinto la medaglia per la bontà. Tornati al camper abbiamo ripreso il viaggio per Benodet: non è molto bello, troppi campeggi, troppo turismo, troppo casino e così siamo ripartiti e a furia di girare siamo arrivati a Port Manech. C'è un parcheggio asfaltato sul porticciolo dove l'amministrazione comunale ha sostituito 4 posti- auto con 3 posti-camper ma comunque, in questo periodo, credo che non ci siano problemi anche se si dovesse sostare nei posti-auto; abbiamo fatto conoscenza con un anziano camperista francese. |
mercoledì, 20/6/2001 |
Abbiamo fatto una distensiva passeggiata lungo la scogliera e poi siamo partiti per Le Pouldu dove abbiamo mangiato in un piccolo parcheggio sul porto, poi verso Larmot dove c'è una bella spiaggia con tanta gente che prende il sole, la marea che cresce velocemente e le barche che arrancano e sbuffano per poter uscire dal porto, tanto è forte la corrente. Nel pomeriggio siamo partiti per la penisola del Quiberon, siamo arrivati fino in fondo alla penisola ma ci sono tanti divieti e nell'area di sosta ci sono troppi camper, così siamo andati verso la Cote Sauvage: ci sono tante aree lungo la strada che corre sulla scogliera e ci fermiamo in una di queste, assieme ad altri camper. L'oceano stasera è un pò arrabbiato e scaglia contro la scogliera le sue possenti ondate: addormentarsi con nelle orecchie il suo rombare è meraviglioso. |
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giovedì, 21/6/2001 |
Con le bici siamo tornati al paese di Quiberon godendoci lo spettacolo della costa e dell'oceano (lungo la strada , ogni tanto, ci sono i cippi in me moria di quanti sono morti annegati, a testimonianza e a monito della pericolosità del mare in questi punti). Giunti in paese, finalmente, siamo entrati in una pescheria dove abbiamo comprato 4 tipi di pesce e 6 ostriche che ha mangiato solo Carlo: mi ha garantito che sono state "speciali" ma dall'espressione sembrava proprio di no. Ci siamo spostati lungo la Cote Sauvage, ci sono tanti punti sosta e il mare è quello giusto per i surfisti. Siamo ripartiti verso La Trinitè ma non abbiamo trovato posti decenti per fermarsi e così siamo andati verso LocMariaquier dove abbiamo trovato una bella area di sosta in riva al mare e in serata con la bici siamo andati al ristorante Al Porto e abbiamo mangiato cozze e capesante al burro (le mie sono migliori) |
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venerdì, 22/6/2001 |
Prima di partire facciamo un giro per vedere un Mehir, una tomba preistorica fatta con grandi sassi e un tunnel sotterraneo, poi facciamo acqua e scarichiamo nella colonnina vicino all'area di sosta e poi via verso Querandes, una città fortificata circondata da saline dalle quali ricavano ancora oggi il sale che poi vendono sulla strada dentro a dei piccoli furgoni. Dopo la visita ci rimettiamo in strada con meta il castello di Chenonceaux dove c'è un'area di sosta ma senza acqua. Purtroppo quando arriviamo stanno per chiudere i giardini e domani non avremo il tempo di visitarli; pazienza. Dopo cena prepariamo il viaggio di ritorno. |
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sabato, 23/6/2001 |
Partenza dal castello in direzione Lion, Grenoble,Briancon e passo del Monginevro dove arriviamo in serata; c'è una bella area di sosta vicino a due laghetti, peccato che i camperisti già arrivati si siano maleducatamente piazzati in modo da impedire che qualcun altro possa godere del panorama: a volte c'è da vergognarsi ad essere camperista. |
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domenica, 24/6/2001
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Partenza, una sosta alla fortezza di Vinadio per una foto e poi Torino, Milano e arrivo a Valdagno alle 13,45. C'è da dire che il percorso fatto al ritorno è stato meno piacevole d quello fatto all'andata, sia per l'attraversamento di grosse città, che per il tratto di strada Briancon-Monginevro, davvero interminabile. In Francia non abbiamo mai fatto le autostrade ad eccezzione del tratto di avvicinamento a Parigi e poi in Bretagna (gratuite). Anche i trafor non ci sono simpatici: sono cari, non si vede nulla di interessante e, di questi tempi, non si sa mai se si esce dall'altra parte. |
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