Verso la Bretagna e ritorno, fra una ciclabile e l’altra, dal 31 luglio al 25 agosto 2013
Mercoledì 31 luglio: partiamo da casa verso le 17,30, autostrada Milano-Torino (20 minuti di coda sulla tangenziale di Milano), uscita a Susa e poi su per il valico del Moncenisio dove arriviamo verso le 22,30. riusciamo a parcheggiare in compagnia di altri camper nei pressi del museo che si trova sul passo; purtroppo con il buio non è facile trovare sistemazione e il parcheggio in riva al lago dove avevamo parcheggiato due anni fa, ironia della sorte, si trova solo poche centinaia di metri più avanti, ma lo scopriremo il giorno dopo. Notte al fresco.
Giovedì 1 agosto: al risveglio ci sono 11°C all’esterno ma avremo modo di rimpiangere più tardi questo fresco. Ci avviamo verso Chambery, Aix le Bains, Annecy e poi Sevrier, dove abbiamo intenzione di sostare; dopo aver trovato due campeggi completi arriviamo al Camping L’Aloua 5 min. dopo mezzogiorno e la Reception fa la pausa proprio dalle 12 alle 14. ci fermiamo prima della sbarra d’ingresso, pranziamo ed aspettiamo che aprano. Riusciamo ad ottenere una delle ultime piazzole disponibili (nel pomeriggio anche questo campeggio sarà completo), tiriamo giù le bici e ci avviamo verso Annecy lungo la ciclabile. Visitiamo la città vecchia, carina, molto turistica e piena di gente e poi ritorniamo al camper. Bisogna dire che la ciclabile, molto famosa, trafficata e citata anche dalla guida Michelin come una delle più belle ciclabili, almeno nel tratto che si avvicina ad Annecy, corre fra il lago e la strada, che ha sempre un traffico piuttosto importante, per cui si respirano più gas di scarico che aria buona. Tornati in campeggio ci facciamo una bella doccia rinfrescante (fa un caldo boia!), cena, due passi nel campeggio e buona notte.
Venerdì 2 agosto: anche oggi si preannuncia una giornata caldissima; con le bici ci avviamo in direzione di Albertville. Qui la ciclabile è molto bella, segue sempre il tracciato della vecchia ferrovia fra i campi e con vista sul lago. A Duingt facciamo una breve sosta per vedere il piccolo paese e poi ripartiamo fino ad arrivare ad Ugine, in una zona lungo il torrente e attrezzata a parco; mangiamo il nostro panino e poi ci avviamo verso il ritorno, sotto un sole implacabile. Arrivati al campeggio ci facciamo una bella doccia, che purtroppo non rinfresca perché è solo calda e proprio non ci sono docce fredde, poi aspettiamo sotto il tendalino che venga l’ora di cena, programmando il percorso che faremo domani in direzione della Bretagna. Inutile dire che fa un caldo torrido.
Sabato 3 agosto: pagato il campeggio (19€ al giorno senza corrente) ci avviamo verso Bourg en Bresse, Macon, Moulins, Nevers, Orleans, Chartres, sempre evitando le autostrade anche perché ci sono comunque strade ottime e con pochissimo traffico. Una sosta a Briare per fare la spesa e rifornimento e poi decidiamo di trovare un posto per fermarci a dormire. Con l’aiuto della Guida Camper Europa troviamo un’area di sosta nel paesino di Nogent le Roi, in Rue du Pont des Demoiselles, pochi Km fuori dall’itinerario: è un paesino in mezzo agli immensi campi di orzo, avena e granoturco, attraversato dall’Eure eppure l’Amministrazione Comunale ha predisposto un’area di sosta per camper (5 posti) completa di carico, scarico e addirittura allaccio elettrico, e il tutto gratuito. Siamo soli ma il paesino, che comunque merita una visita per la sua bella chiesa e le case a graticcio, è assolutamente tranquillo. Il clima qui è decisamente più fresco e il sole tramonta alle nove di sera. Cena e buona notte.
Domenica 4 agosto: notte tranquillissima, dopo colazione facciamo quattro passi per vedere il paesino che ci ospita e quindi ripartiamo diretti ad Etretat. Dopo una breve sosta lungo la strada per il pranzo arriviamo all’area di sosta, vicina al campeggio comunale che risulta al completo, verso le 14 (8€/24 ore, accetta solo monete e non dà il resto). Ci sistemiamo e a piedi andiamo fino al paese e alle sue famose falesie; c’è un sacco di gente e sinceramente non sembra neppure più il paese pieno di fascino che avevamo visitato più di 10 anni fa o forse le cose sembrano molto più belle la prima volta che le vedi. Passeggiamo sulla spiaggia, evitando i tantissimi bagnanti, fin sotto le falesie e poi ritorniamo al camper. Notte all’area.
Lunedì 5 agosto: ripartiamo con destinazione Honfleur; una breve sosta a St. Jouin Brunevald, dove c’è una buona possibilità di sosta sul mare e poi, passando per il ponte di Normandia (6,10€) arriviamo all’area di sosta di Honfleur, stracolma di camper (10€/24 ore). Pranzetto veloce e poi ci incamminiamo verso il centro, anche questo strapieno di turisti. Torniamo al camper, cena e poi ritorniamo in paese per vederlo illuminato e lungo la passeggiata che porta al giardino delle celebrità. Notte all’area.
Martedì 6 agosto: operazioni di carico e scarico, quindi partenza verso Mont St. Michel. Arrivati ad Ardevonseguiamo le indicazioni per l’area di sosta ma prima di arrivarci, sulla sinistra, vediamo un prato dove sostano dei camper e c’è un cartello che indica che la sosta è gratuita. Ci sistemiamo, tiriamo giù le biciclette e, per una stradina interdetta al traffico, arriviamo alla famosa abbazia. Non è più possibile sostare nei parcheggi vicino al complesso monumentale ma sono stati allestiti dei grandissimi parcheggi, anche per camper, un paio di Km più lontano, con navetta gratuita. In mezzo ad un fiume di gente facciamo il giro delle mura e sostiamo ad ammirare la baia sconfinata. Tornati al camper ci avviamo verso Pontorson (sosta al Carrefour per alimentari e nafta) e quindi facciamo sosta nella piccola area di sosta di Les Viviers sur Mère, proprio di fronte al mare (basta che salga la marea, perché altrimenti il mare si vede solo in lontananza). L’area è a pagamento dalle 19 alle 10 (5€); passa un addetto alla riscossione.
Mercoledì 7 agosto: al mattino facciamo una bella passeggiata per il sentiero che costeggia il mare; al ritorno decidiamo di fermarci a mangiare un piatto di ostriche e di cozze al punto di ristoro dell’allevamento vicino all’area di sosta, quindi ci avviamo verso Tinteniac dove pensiamo di fare sosta al campeggio comunale, in riva al canale d’ Ille et Rance. In realtà poi decidiamo di sostare all’area di sosta che si trova dall’altra parte del canale, proprio di fronte al campeggio. L’area è gratuita, compreso il carico e lo scarico. Tiriamo giù le bici e facciamo un giro in paese; al Sindicate d’Iniaziative, vicino alla biblioteca, ci danno i depliants delle piste ciclabili della Bretagna, compreso quello che riguarda il Canal d’ Ille et Rance.
Giovedì 8 agosto: con le bici ci avviamo in direzione di Rennes lungo la ciclabile che segue perfettamente il canale; è tutta su fondo sterrato molto buono, pianeggiante ma anche piuttosto monotona, anche perché non si incontrano paesi lungo il percorso. Sono comunque molto interessanti le numerose chiuse, tutte manuali, che interrompono il corso del canale. Arriviamo fino a St. Gregore, mancano solo 6 Km a Rennes ma preferiamo fermarci perché abbiamo già percorso 45 Km. Tornati al camper ci avviamo verso Trèverien, dove dovrebbe esserci un campeggio; in realtà si tratta di un terreno dove è possibile sostare ma siamo da soli e preferiamo spostarci a Lanvallay, dove facciamo sosta nell’unico posto libero dell’area di sosta gratuita. Cena e notte all’area.
Venerdì 9 agosto: a piedi andiamo a Dinan e visitiamo la bella cittadina, ricca di chiese gotiche e di case a graticcio o in pietra, poi ritorniamo al camper, carico e scarico e quindi ci spostiamo a Pleslin Trigavou, nell’area di sosta gratuita. Rapido pranzo e poi, con le bici, seguiamo la Voie Vertche porta a Dinan e, nel senso opposto, verso l’estuario della Rance. Al ritorno ci perdiamo un po’ fra le strade ma riusciamo comunque a ritornare al camper verso le 18. Cena e notte all’area.
Sabato 10 agosto: con le bici andiamo fino a Dinard lungo la ciclabile che corre sul tracciato di una vecchia ferrovia. Arrivati alla spiaggia, a piedi seguiamo il sentiero che costeggia la scogliera fino al porto di Dinard; ad un certo punto, con grande sorpresa, vediamo un cucciolo di volpe che, impaurito, gironzola fra i massi di granito cercando evidentemente una via di uscita. Arrivati al porto informiamo due ragazzi del soccorso in mare del fatto; ci assicurano che i pompieri pessano più volte al giorno lungo il sentiero e sicuramente noteranno la cosa. Torniamo al camper, dopo aver a lungo girovagato fra le tante strade della città, e ci spostiamo nell’area di sosta “Des Ilots”, a circa metà strada fra St. Malò e Cancale; l’area (10,30 € a notte, acqua ed elettricità inclusa) è quasi al completo, troviamo comunque un posto dove sistemarci. A dire il vero, più che un’area di sosta sembra un campeggio e da quel che si vede come tale è utilizzata dai tanti camper, alcuni mastodontici, che fanno sosta. Facciamo una passeggiata lungo la baia dove, complice la bassa marea, tante persone stanno “arando” la sabbia con degli attrezzi che, appunto, somigliano a dei piccoli aratri, alla ricerca di piccolissimi pesciolini. Alla sera ritorniamo alla baia per ammirare lo spettacolo dell’alta marea, che rapidamente riempie la baia e ritorna a far galleggiare le barche prima adagiate sulla sabbia: è uno spettacolo visto tante volte ma che mantiene intatto il suo grande fascino.
Domenica 11 agosto: con le bici andiamo a St. Malò, le parcheggiamo lungo una strada e poi a piedi facciamo la lunga passeggiata che porta al centro del paese, tutta con vista mare. Facciamo il giro delle mura e poi gironzoliamo per le stradine del centro, molto animato, pieno di ristoranti e di turisti, quindi ritorniamo al camper. Nel pomeriggio un altro giro fino al mercatino degli artisti e poi ci spostiamo a Cancale, dove facciamo sosta nell’area per camper che si trova sopra al porto (dieci anni fa era un semplice prato, oggi è un’area di sosta con carico e scarico, 6€ al giorno e 3€ per il carico). Cena in camper e notte all’area.
Lunedì 12 agosto: facciamo un giretto in paese, stranamente vuoto e acquistiamo una dozzina di ostriche, quindi ripartiamo verso Cap Frehel: è proprio vero che nel tempo le cose cambiano; adesso il parcheggio (4€ dalle 8 alle 22) per i camper è stato di molto ridotto e non si può più sostare la notte. Facciamo una passeggiata verso il faro e lungo le scogliere, quindi, un po’ delusi dal fatto che non si può stare la notte, ripartiamo per fare sosta pochi Km dopo al campeggio municipale “Pont de l’etang” (13,20€ a notte per due adulti, senza corrente, uscita entro le 19,30 del giorno dopo). Ci sistemiamo in un posticino vicino al gruppo di servizi perché abbiamo bisogno di lavare un po’ di biancheria. Scendiamo in spiaggia dove per il momento c’è la bassa marea che lascia scoperti i massi di granito ricoperti di cozze; alla sera, dopo cena, torneremo in spiaggia per vedere la marea che sale e che li ricoprirà quasi completamente.
Martedì 13 agosto: un’altra passeggiata sulla spiaggia: la marea sta risalendo e restiamo a guardare il suo inarrestabile avanzare, onda dopo onda. Torniamo al camper, pranzetto veloce e decidiamo di cambiare programma per un paio di giorni: ci spostiamo quindi con il camper a Rohan, verso l’interno e facciamo sosta nel campeggio comunale “Val de l’Oust”; vicino al campeggio passa la ciclabile del canale Brest-Nantes. Domani ne percorreremo un pezzo.
Mercoledì 14 agosto: con la bici ci avviamo verso Pontivy e poi Mur de Bretagne. La ciclabile corre sempre lungo il canale, che ha 118 chiuse, tutte manuali; è asfaltata fino a Pontivy e poi è su buon sterrato. Ci sono molti ciclisti che la percorrono con tenda al seguito ed infatti, verso sera, il piccolo campeggio si riempie di tendine multicolori. Questa sera c’è una piccola festa dell’amicizia in campeggio, una cosa molto semplice ma anche molto simpatica; c’è anche il sindaco che ci ringrazia per aver sostato in questo simpatico paesino.
Giovedì 15 agosto: prima di partire con le bici paghiamo il campeggio (20,40€ per due giorni!), quindi ci avviamo verso Josselin, sempre lungo il canale e le sue chiuse, alcune molto belle e piene di fiori. Josselin è una bella cittadina, con un imponente castello ed un’altrettanto imponente campanile, oltre ad un interessante centro storico, con diverse case a graticcio. Torniamo al camper, facciamo carico e scarico nella vicina area di sosta gratuita) e poi ci dirigiamo verso Pont Augan, una frazione di Quistinic e facciamo sosta al campeggio “De Pont Augan” che si trova lungo il fiume Blavet.
Venerdì 16 agosto: questa mattina, per la prima volta, il tempo è un po’ nuvoloso; ciò nonostante con le bici ci avviamo verso Pontivy. La ciclabile costeggia sempre il fiume ed è in gran parte sterrata, comunque, anche dove è asfaltata, non è in buone condizioni. Arriviamo a Pontivy che comincia a pioggerellare e il ritorno lo facciamo tutto sotto una pioggerellina sottile. Una bella doccia, quattro passi nei dintorni (ci sono solo alcune case) e ritorno al camper giusto in tempo per non prendere la pioggia.
Sabato 17 agosto: anche se il cielo è un po’ nuvoloso partiamo con le bici verso Hennebont; qui la pista è sempre asfaltata anche se in alcuni tratti è piuttosto sconnessa. Torniamo al camper verso le 14,30, carico e scarico, paghiamo il campeggio (aspettiamo le 15,30 perché arrivi l’addetta, ) e quindi ci avviamo verso la penisola del Quiberon. Una breve sosta per acquisti ad un supermercato e poi arriviamo all’ area di sosta in Rue de Port Kernè, piuttosto piena di camper.
Domenica 18 agosto: al mattino facciamo una bella passeggiata lungo la “Cote Sauvage” fino al paese diQuiberon, gironzoliamo fra i tanti negozietti, facciamo alcune compere alla “Belle Iloise” e poi torniamo al camper per il pranzo. Al pomeriggio con le bici percorriamo i sentieri ciclabili sempre lungo la “Cote Sauvage” (i tanti parcheggi hanno tutti la sbarra e forse un po’ di colpa ce l’hanno anche quegli stessi camperisti che adesso, maleducatamente, occupano tre posti dentro l’area di sosta), torniamo al camper e ci avviamo con l’intenzione di sostare a Damgam, ma l’area è zeppa; ci spostiamo allora ad Arzal ma anche qui dobbiamo rinunciare (tutto pieno e tantissimo traffico). Ci dirigiamo allora a La Roche Bernard, dove finalmente facciamo sosta in un parcheggio in place du Dome; è un semplice parcheggio ma ci sono i servizi pubblici.
Lunedì 19 agosto: oggi lunga giornata dedicata al trasferimento per avvicinarci a casa. Percorriamo 565 Km di ottime superstrade e strade normali con traffico praticamente assente; una breve sosta per un panino e in serata arriviamo al campeggio comunale di Clamecy. Ci sistemiamo proprio in riva al canale. Il campeggio, piuttosto isolato, si trova a 5 minuti di bici dal centro della cittadina.
Martedì 20 agosto: con le bici seguiamo il canale di Nivernais in direzione Auxerre arrivando fino al paese medioevale di Cravant; la ciclabile, che segue sempre il canale, interrotto da numerose chiuse, è molto bella bene asfaltata e ben segnalata e passa accanto ad alcuni caratteristici paesini. Nel pomeriggio ritorno al camper. Notte al campeggio.
Mercoledì 21 agosto: con le bici, sempre lungo il canale, arriviamo fin poco oltre Corbigny; anche qui la pista è ben segnalata e con un buon fondo. Purtroppo si rompe il filo del deragliatore posteriore della bici di Graziella che è costretta a ritornare sempre con lo stesso rapporto e con il vento contrario. Torniamo al camper verso le 14,30, carico e scarico e poi ci avviamo verso Chatellois en Bazois ma il campeggio (segnalato anche su internet) non esiste per cui siamo costretti a dirigerci verso Decize per fare nafta e cercare di trovare il cavetto che ci serve per la riparazione. In effetti, all’ Intermarchè di Decize troviamo sia l’una che l’altro. A questo punto decidiamo di ritornare un po’ sui nostri passi fino a fermarci al campeggio comunale di Cercy la Tour, piccolo e simpatico come tutti i campeggi comunali che abbiamo trovato fin’ora. Aggiustiamo la bici, cena (all’aperto perché fa caldo) e notte al campeggio.
Giovedì 22 agosto: con la bici risaliamo il canale fino a Chatellois en Bazois sotto un sole caldissimo. Anche qui la ciclabile è ben segnalata e ci sono anche diverse deviazioni che portano nei paesini circostanti; abbiamo notato che c’è un campeggio anche a Pannecot. Ritorno al camper nel pomeriggio, relax all’ombra (fa sempre caldo), cena e notte in campeggio.
Venerdì 23 agosto: giornata calda, con le bici seguiamo il canale fino a Decize ma qui purtroppo la ciclabile si ferma e non abbiamo voglia di immetterci nel traffico cittadino. Andiamo a vedere il campeggio, poi, verso la via del ritorno, deviamo verso La Machine: è una bella ciclabile sulla sede di una vecchia ferrovia, molto ombreggiata, il ché non guasta, vista la giornata caldissima. Torniamo al camper, una bella doccia e poi partiamo in dir. di Prissè, dove dovrebbe esserci un’area di sosta vicina ad una cantina cooperativa: l’area c’è ma la cantina sembra una boutique con prezzi altissimi, per cui ce ne andiamo, vediamo le indicazioni di una cantina cooperativa e finalmente acquistiamo un po’ di vino sfuso. Ci dirigiamo allora a Pont de Veyle ma il parcheggio segnalato sulla guida camper non ci soddisfa per cui facciamo rotta verso Bourg en Bresse dove finalmente ci fermiamo nel parcheggio degli autobus, in compagnia di altri camper e, sorpresa, anche di un equipaggio che abbiamo conosciuto in occasione di qualche raduno con il Canaletto Camper Club. Il mondo è proprio piccolo!
Sabato 24 agosto: partiamo in direzione del Moncenisio con l’idea di fermarci lassù la notte ma quando arriviamo in cima al passo il tempo è notevolmente peggiorato: piove e c’è la nebbia. Decidiamo quindi di anticipare il rientro, scendiamo dal versante italiano e prendiamo l’autostrada, fortunatamente poco trafficata. Fra Torino e Milano ci imbattiamo però in alcuni violentissimi temporali che ci obbligano a rallentare perché la visibilità è quasi nulla. Arriviamo a casa verso le otto di sera.
CONCLUSIONI: come sempre, la Francia si dimostra essere il paradiso dei camperisti: aree di sosta ovunque, a volte gratuite, campeggi con prezzi irrisori rispetto allo standard italiano, strade e superstrade gratuite e con traffico pressoché inesistente, piccoli, meravigliosi paesi e piste ciclabili ovunque. Diverso è il discorso per i luoghi più famosi e frequentati, ma dobbiamo tener conto che, in fin dei conti, siamo in agosto e ciò nonostante il campeggio più caro, sul lago di Annecy, è costato 19€ al giorno. Ogni altro commento è inutile. Alla prossima!