Crespi d'Adda, ciclabile dell'Adda e Bergamo, dal 21 al 25 aprile
Venerdì 21: partenza come al solito nel pomeriggio, autostrada in direzione Milano fino a Capriate e poi arrivo al piazzale Vittorio Veneto di Crespi d'Adda; si tratta di un piazzale sterrato, vicino ad un bel parco e in teoria destinato soltanto ai pullman ma dove si può tranquillamente sostare; ci sono anche dei WC ed una fontanella. Crespi d'Adda è un paese diventato patrimonio dell'Unesco, costruito nel 1878 da un imprenditore illuminato, Cristoforo Benigno Crespi, che intese costruire il paese ideale per gli operai e gli impiegati. Tutto era stato previsto per il benessere delle maestranze, dalle case alle scuole ai servizi come l'ospedale, il dopolavoro,la caserma dei carabinieri, i lavatoi, i bagni pubblici e così via. Quello che colpisce, appena arrivati, è l' aria di tranquillità che si respira, dopo il caos dell'autostrada: casette ordinate, ognuna con il proprio giardino ben curato, che si affacciano sui viali quasi privi di auto. Sistemato il camper facciamo due passi per le vie del paese, praticamente deserte; è piacevole scambiare due parole con uno dei pochi abitanti che incontriamo, che si ferma per parlarci delle origini e della storia del paese, così simile per certi aspetti alla storia della nostra Valdagno; ci dice inoltre che fra queste case la Fiat ambienterà la pubblicità della 500L. Cena in camper e notte tranquilla.
Sabato 22: ci rechiamo al vicino Ufficio di Crespi Cultura, che si trova a pochi passi dal parcheggio, per la prenotazione della visita guidata del paese, che faremo nel pomeriggio; acquistiamo il pane nel panificio accanto e poi ci dirigiamo a piedi verso la villa Crespi e poi verso l' Adda che qui è regimentato da diverse chiuse. Da quì si diparte il naviglio della Martesana con una bella pista ciclabile che porta fino a Milano oppure, in senso contrario, si va verso Trezzo d' Adda ad imboccare la ciclabile dell' Adda. Ritorniamo al paese e andiamo verso il cimitero monumentale, passando fra le grandi ville dei dirigenti della fabbrica. Torniamo al camper per il pranzo e nel pomeriggio, come previsto, partecipiamo alla visita guidata del paese, preceduta da un filmato trasmesso nella sala dell' ufficio Crespi Cultura. Terminata la visita che è assolutamente da non perdere, anche per i tanti punti in comune con la storia di Valdagno e per la bravura delle guide, ci spostiamo con il camper nell' area di sosta di Olginate in Via Cesare Cantù ( a pagamento, 8€/24h GPS 45,79523-9,41610). l' area è a pagamento e il foglietto di pagamento si ritira in alcuni esercizi del paese il più vicino dei quali è una pizzeria che si trova lungo Via Cantù, uscendo dall'area a dx per circa 300 metri; la pizzeria è sulla sx della strada. Nel costo di 10€ è compresa la corrente; c'è un piccolo blocco servizi con dei lavandini e WC e il carico acqua si può fare appunto dai lavandini perchè, al momento della nostra visita, le fontanelle dell'area non hanno l'acqua. Per lo scarico delle cassette bisogna arrangiarsi con un tombino nei pressi dei WC. Sistemato il camper ci rechiamo alla pizzeria sopracitata per il ritiro del biglietto, che va compilato con la data e l'orario di arrivo e vale 24 ore e poi prepariamo il barbeque per la cena.
Domenica 23: con le bici imbocchiamo la ciclabile dell' Adda in direzione di Trezzo (l'area si trova proprio sul lago di Olginate e la ciclabile passa proprio lì accanto); si tratta di un percorso quasi sempre sterrato (e in qualche punto anche piuttosto accidentato) che corre sempre in riva al fiume e quindi abbastanza pianeggiante; l'unico dislivello, peraltro non difficile, si trova nei pressi di Paderno, in corrispondenza delle Conche Vinciane progettate da Leonardo da Vinci che con una serie di balzi superano un dislivello di circa 27 metri. L'Adda è un fiume bellissimo, circondato dai boschi e con una ricca avifauna. Lungo il percorso si incontra anche il traghetto, anche questo ideato da Leonardo, che funziona a forza umana e sfruttando la corrente del fiume, e alcune centrali idroelettriche (qualcuna in disuso ma altre tuttora funzionanti). A Trezzo si trova un'altro grande sbarramento e poco dopo, a Cassano, dal fiume si diparte il Naviglio della Martesana che porta fino a Milano. Torniamo al camper nel pomeriggio, ci rilassiamo un pò in attesa di andare a prendere l'altro biglietto di sosta alla pizzeria, che apre alle 17,30 e poi, alla sera,.....recuperiamo le calorie consumate!
Lunedì 24: tempo piuttosto incerto, comunque con le bici ci dirigiamo verso Lecco per la ciclabile che qui è quasi tutta asfaltata, anche se qualche tratto in cemento risente pesantemente dell'età; per un breve tratto, sul lago di Garlate, si allontana dalle rive e corre a fianco alla strada piuttosto trafficata ma per il resto è sempre con vista lago. Lecco in realtà non offre molto, a parte il bel lungolago alberato per cui la visita è abbastanza breve, anche perchè comincia a scendere qualche gocciolina di pioggia. Torniamo al camper e nel primo pomeriggio ci avviamo verso Bergamo. In realtà nei nostri progetti iniziali c'era la Val Seriana con la sua ciclabile ma le previsioni meteo non promettono niente di buono per domani per cui optiamo per la visita di Bergamo e in particolare della città alta. Facciamo sosta all' area camper in Via Corridoni, segnalata. L'area ha tutti i servizi, docce calde, bar, info turistiche, vendita biglietti tramviari e ristorante da asporto; le piazzole sono piuttosto contenute anche perchè si trattava di un parcheggio auto riconvertito a parcheggio camper. Facciamo due passi più che altro per trovare un panificio e vedere dove si trova la stazione della tramvia (proprio alle spalle dell' area) e alla sera ceniamo con i casoncelli alla bergamasca acquistati all' improvvisato ristorante dell' area.
Martedì 25: facciamo i biglietti alla reception dell' area e, prima con il tram e poi con l'autobus saliamo alla città alta, chiusa fra le sue possenti mura e ricca di palazzi e chiese imponenti. Torniamo al camper, paghiamo l'area (18€/24 ore) e ci avviamo verso casa.