Fine dell’ anno in Croazia, dal 29 dicembre 2016 al 9 gennaio 2017
Giovedì 29 dicembre: dopo tante incertezze (andiamo in Toscana o in Croazia?) abbiamo deciso di passare l’ultimo dell’anno (ma non solo) in Croazia. Sappiamo che ci sono alcuni campeggi aperti anche in inverno e questa volta scegliamo come prima tappa il campeggio Cikat, nell’ isola di Cres. Partiamo da casa nel primo pomeriggio, autostrada fino a Trieste e quindi verso Fiume. Entriamo in autostrada a Rupa (2 euro) e così superiamo velocemente Fiume e arriviamo direttamente al ponte di Tito (circa 6,5 euro), attraversiamo l’isola di Krk fino all’imbarco del traghetto a Valbiska; arriviamo giusto in tempo per salire al volo sul traghetto delle 20,00 (31,5 euro) praticamente vuoto e in circa 20 minuti arriviamo sull’isola di Cres, a Merag. Decidiamo di fermarci per mangiare e pernottare; sappiamo che in Croazia non si può pernottare al di fuori dei campeggi ma confidiamo sul fatto che siamo in inverno e non c’è sicuramente il via-vai dell’ estate. In effetti la notte trascorre tranquilla, rotta soltanto dal rumore di alcuni traghetti che arrivano anche di notte.
Venerdì 30 dicembre: facciamo colazione e ci avviamo con il camper verso il paese di Cres; lungo la strada che sale dal traghetto notiamo alcuni slarghi idonei alla sosta, ovviamente in questa stagione. Facciamo una deviazione per vedere il campeggio Kovacine (ah, la nostalgia delle volte che siamo stati qui con il gommone!) che però è chiuso e poi verso Lussino per una strada bellissima: macchia mediterranea, cielo azzurro, qualche pecora nei campi e nessuna auto. Entriamo nel campeggio e ci sistemiamo in una piazzola fronte mare. Nel pomeriggio facciamo una lunga passeggiata per il sentiero che, sempre lungo il mare, arriva fino al paese. Cambiamo un po’ di soldi in una banca (qui sono aperte anche al pomeriggio), ci riscaldiamo con un vin brulè alle casette natalizie allestite nel porto e poi ritorniamo al campeggio per un’altra strada, un po’ più breve. Cena in camper.
Sabato 31 dicembre: giornata splendida; torniamo in paese sempre per il sentiero che corre lungo il mare, giriamo fra le viuzze e saliamo fino alla chiesa, quindi torniamo al campeggio e ci godiamo questo caldo sole invernale. Alla sera festeggiamo la fine dell’ anno con una ricca cenetta in camper, guardano i fuochi d’ artificio che sparano da un promontorio poco lontano dal nostro camper. Brindisi di mezzanotte, rigorosamente con prosecco e poi a nanna.
Domenica 1 gennaio 2017: un cielo azzurro e senza nubi ci sorride al risveglio; fatta colazione ci avviamo, sempre a piedi, verso la parte sud dell’isola, per una bella passeggiata lungomare che passa davanti a sontuosi alberghi e splendide ville e si affaccia su incantevoli calette con un’ acqua limpidissima. E’ sempre asfaltata o lastricata, a parte l’ultimo breve tratto che arriva al piccolo porto Sesula passando per un bosco dove i pini di Aleppo mostrano tutta la fatica di resistere ai venti impetuosi che a volte sferzano queste coste. Torniamo al camper e anche oggi ci godiamo il caldo sole.
Lunedì 2: giornata così così; facciamo comunque una passeggiata fino al paese fino al porto dove sono ormeggiati due grandi traghetti della Jadranka e poi “scolliniamo” sul piccolo istmo dall’ altra parte dell’ isola, dove si trova un’ altra bella passeggiata lungomare che porta a Veli Lusini. Pomeriggio a guardare il mare che comincia ad agitarsi un po’. Verso sera qualche goccia ci fa ritirare in camper.
Martedì 3: notte ventosa e piovosa e mare piuttosto arrabbiato. Decidiamo di partire e andare a Krk. Paghiamo il campeggio (gli sbandierati 12 euro al giorno in realtà diventano quasi 15, fra tassa di soggiorno e registrazione) e ci avviamo verso Osor; parcheggiamo il camper in un piccolo parcheggio sul canale con il ponte girevole (in alta stagione il parcheggio è a pagamento e ovviamente interdetto ai camper) e facciamo un giretto per il piccolo paese, caratteristico e praticamente deserto. Ripartiamo verso Cres ma prima facciamo una piccola deviazione verso la contrada dei Loznati, dove eravamo stati diversi anni fa a mangiare l’agnello nel’unica trattoria del minuscolo paese e poi scendiamo a Cres. Facciamo sosta nel parcheggio in Jadranka Obala, vicino alla chiesa e di fronte alla capitaneria di porto (GPS: N 44,95737°-E 14,41214°) e facciamo un giretto lungo il porto; veniamo attirati dall’ insegna di una trattoria e ci fermiamo a mangiare un piatto di calamari visto che è già mezzogiorno passato. Dopo pranzo ci avviamo a piedi per la bella passeggiata che, sempre lungo il mare, porta fino al campeggio Kovacine, che è in continuo rinnovamento e ampliamento. Torniamo al camper e andiamo a prendere il traghetto a Merag; anche questa volta arriviamo giusti per salire senza attese. Sbarchiamo a Valbiska e ci dirigiamo verso l’area di sosta che avevamo trovato su internet (GPS: N 45°2’9”-E 14°34’5”) ma è chiusa; per fortuna sappiamo che c’è anche il campeggio Bor aperto e allora andiamo lì (45°01’350” – E 14°33’710”). Il campeggio non è sul mare ma su un’altura dalla quale si gode di una splendida vista sul centro di Krk e sul suo porto; il proprietario, molto gentilmente, ci indica le migliori per la vista. Il campeggio dispone anche di una piscina e il centro di Krk e il mare sono lontani poco meno di un chilometro.
Mercoledì 4: ancora una bella giornata; scendiamo al porto e giriamo per le vie del bel centro storico, poi per una bella passeggiata lungo mare. Facciamo alcuni acquisti alimentari in un supermarket del centro e torniamo al camper. Nel pomeriggio seguiamo una stradina sterrata che costeggia il campeggio e che sale leggermente fra incredibili muretti a secco e ulivi; troviamo anche i resti di una antica chiesetta romanica. Stasera grigliata!
Giovedì 5: paghiamo il campeggio (20 euro a notte) e ci avviamo verso Vrsar (Orsera) passando per Fiume, il tunnel Ucka, Pazin, Baderna (è una bella superstrada a pagamento: 66 kune, circa 8,5 euro) e infine Vrsar. Entriamo al campeggio Porto Sole dove sono già ad attenderci alcuni amici. Nel pomeriggio facciamo due passi fino in paese.
Venerdì 6: giornata serena ma ventosa; al mattino facciamo due passi verso il vicino campeggio Koversada, chiuso adesso mentre al pomeriggio torniamo in paese e prenotiamo la cena in compagnia al ristorante della marina, che sembra anche essere l’unico aperto in questa stagione.
Sabato 7: paghiamo il campeggio (circa 19 euro al giorno con lo sconto anziani) e ci spostiamo a Novigrad dove facciamo sosta in un parcheggio vicino ad un supermercato e alla marina (a pagamento in stagione e con divieto di pernottamento); facciamo la spesa e poi facciamo un giro per la bella cittadina murata, quindi ci spostiamo a San Lorenzo, poco dopo il Caravan Park Umago, per pranzare in riva al mare. Anche qui i parcheggi, in stagione, sono a pagamento e con divieto di pernottamento ma adesso non ci sono problemi. Passeggiamo lungo il mare e restiamo ad ammirare il tramonto del sole sul mare, poi ci avviamo verso Petrovia perché stasera si cena al ristorante Melon. Parcheggiamo i camper nel piccolo parcheggio del ristorante, ceniamo con i piatti tipici della cucina croata e ci spostiamo poi in un parcheggio vicino ad un porticciolo a Umago (ovviamente interdetto ai camper in stagione) per dormire.
Domenica 8: oggi è un po’ meno freddo; ci spostiamo un po’ più vicino al centro e facciamo due passi per le strade e i vicoli della città, un caffè in compagnia e poi torniamo ai camper: mentre i nostri amici si avviano verso casa noi torniamo indietro verso Parenzo ed entriamo nel piccolo campeggio Polidor vicino al Bijela Uvala (GPS: N 45,19140° – E 13,59972°). In pratica, prima dell’ingresso al Bijela Uvala si imbocca la stradina sulla sinistra e in un centinaio di metri, si arriva alla Konoba Nando e al campeggio Polidor. Il campeggio è di recente costruzione ed è perfettamente organizzato con piazzole pianeggianti e ghiaiate, edificio polifunzionale con i servizi (davvero belli, speriamo nel rispetto di tutti gli ospiti) e zona giochi per i bimbi, un biliardo e addirittura una piccola palestra; dispone di Wi-Fi gratuito ed è in costruzione anche una piscina. Il mare e la porzione di spiaggia riservata al campeggio è raggiungibile percorrendo la pista ciclo-pedonale che porta alla località Funtana. Al momento della registrazione i gentili proprietari ci offrono anche una bottiglietta d’olio. Pranziamo e nel pomeriggio facciamo due passi lungo la ciclabile fino alla spiaggia del campeggio e poi al Funtana; abbiamo occasione di osservare molti lavori che sicuramente porteranno molti miglioramenti in tutto questo tratto di costa.
Lunedì 9: era nostra intenzione restare ancora un giorno in questo bel campeggio ma, guardando le previsioni, sembrerebbe che domati ci siano serie possibilità di neve nelle nostre zone per cui decidiamo di anticipare il rientro. Paghiamo il campeggio (14 euro + la tassa di soggiorno di 0,60 euro a persona) e ci avviamo, prima per strada normale e poi, a Trieste, per autostrada.