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Umbria in camper e bici, dal 15 al 24 ottobre
Venerdì 15: partenza in mattinata, autostrada fino a Cesena e poi la famigerata E45, con infiniti cantieri e interminabili, continui cambi di corsia. Arriviamo nel primo pomeriggio nell’ area di sosta di Bevagna, in Piazzale dell’ Accoglienza; ci sono alcuni camper ma ovviamente c’ è molto posto. L’ area non è cambiata per niente da quando ci siamo stati, molti anni fa, anzi, diciamo che è piuttosto peggiorata: il tombino di scarico del WC è marcio e non c’ è la possibilità di scaricare il serbatoio delle acque grigie, in compenso è sempre gratuita e a due passi dal centro. Sistemato il camper ci rechiamo in paese che mantiene intatto il suo fascino medievale. Cena in camper e notte tranquilla.
Sabato 16: con le bici ci avviamo verso Assisi; la ciclabile passa proprio a fianco del parcheggio e si snoda fra campi e vigneti per stradine secondarie, tratti in sede propria e qualche breve tratto su strada normale. Le indicazioni, purtroppo, sono piuttosto scarse e in più di qualche occasione ci viene in aiuto la nostra applicazione Mapy.cz. In prossimità di Assisi la situazione migliora, saliamo lungo la salita delle migliaia di mattoncini donati dai benefattori e pagati a peso d’ oro e poi proseguiamo a piedi (in bici è impossibile, c’ è un sacco di gente) verso la basilica dedicata al “Poverello” e che di povero non ha proprio niente, quindi, per una salita lunga e impegnativa, saliamo all’ Eremo delle carceri. Il ritorno lo facciamo per la stessa strada dell’ andata, passando anche per il santuario di Rivotorto.
Domenica 17: oggi puntiamo a Spoleto; appena fuori dal parcheggio ci sono le indicazioni della ciclabile, che costeggia le mura cittadine di Bevagna. La ciclabile si snoda sempre in sede propria, sugli alti argini di alcuni torrenti; solo quando si arriva a Spoleto, come del resto è ovvio, ci si immette in strada. È sempre ben segnalata, forse un pò monotona perchè non incrocia mai I paesini che si vedono abbarbicati sulle colline circostanti, fra cui Trevi. Al ritorno facciamo una breve deviazione verso le sorgenti del Clitunno con le sue limpide acque che sgorgano dalle rocce. Torniamo al camper, carichiamo le bici e ci dirigiamo verso Scheggino, uno splendido paesino incollato alla collina attraverso il quale passa la ciclabile del Nera. Parcheggiamo nel parcheggio, senza servizi, in strada Valcasana (42,713550-12,832880); due passi per I vicoli del paese e cena in camper.
Lunedì 18: bella giornata, piuttosto freddina! Con le bici ci avviamo lungo la ciclabile del Nera in direzione di Norcia. Le indicazioni si trovano appena fuori dal parcheggio e ci mandano per un sentiero piuttosto ripido in mezzo al bosco per poi ridiscendere verso il fiume; segue un tratto piuttosto anonimo che corre parallelo alla strada per circa tre Km ma poi il tracciato si allontana dalla strada e segue, in mezzo ai boschi, le anse disegnate dalle limpide acque del Nera. Superiamo Borgo Cerreto ma, pochi Km dopo, siamo costretti a fermarci perchè la frana del terremoto del 2016 ha parzialmente ostruito la galleria; si potrebbero trasportare le bici oltre la frana ma non sappiamo le condizioni della galleria. Nel complesso il tracciato è molto bello, di buon sterrato e sempre in mezzo alla natura mentre I piccoli, caratteristici paesini ci osservano incollati ai monti circostanti; ci sono alcune gallerie non illuminate e nella più luga (circa 400 metri) è necessaria la pila. Al ritorno ci fermiamo a Borgo Cerreto per un paninazzo con la porchetta in un chiosco lungo la strada e poi facciamo una breve deviazione verso Vallo di Nera classificato, e a pieno titolo, come uno dei borghi più belli d’ Italia. Alla sera andiamo a cenare all’ Osteria Baciafemmine, nascosta fra I vicoli di Scheggino.
Martedì 19: oggi seguiamo la ciclabile del Nera in direzione delle cascate delle Marmore; il tracciato presenta numerosi sali-scendi, anche piuttosto ripidi ed è quasi sempre, ma non sempre, di buon sterrato. Dopo circa 4 Km una frana ci costringe a trovare un’ alternativa in mezzo ai campi che ci consente di proseguire sulla ciclabile un pò più in là. Ariviamo alla cascata ma non entriamo nel parco (l’ingresso è a pagamento e comunque le cascate le avevamo già viste anni fa) e ci fermiamo ad un camioncino che fa I panini con la porchetta (fantastici!); così, chiaccherando, ci parla di un paesino, Rasiglia, conosciuto per le sorgenti di acqua limpidissima che scorrono in diverse rogge in mezzo al paese. Torniamo al camper, carichiamo le bici e ci avviamo, tanto è sulla strada, verso questo paese; parcheggiamo lungo la strada (c’ è una possibilità di sosta anche notturna nel parcheggio, segnalato, dell’ ex campo sportivo) e giriamo un pò per il paese, che è piccolissimo (38 abitanti!) ma molto carino. Riprendiamo la strada e arriviamo a San Feliciano, sul lago Trasimeno, dove si trova un’ area di sosta, adesso gratuita, con carico, scarico e allaccio elettrico (Lungolago A. Alicata 28, GPS: 43,114900-12,17100).
Mercoledì 20: con le bici cerchiamo le indicazioni della ciclabile che porta a Perugia; seguiamo la strada principale verso S. Savino e le troviamo grossomodo in corrispondenza del cartello stradale che indica l’ inizio del territorio comunale. La ciclabile è in parte lungo stradine sterrate circondate dai campi e in parte lungo strade, per la maggior parte poco trafficate. Arriviamo in vista di Perugia ma rinunciamo a cercare la strada per il centro storico perchè, come del resto è immaginabile, nella periferia della città c’ è un traffico caotico e non ci va di pedalare con le auto che ti sfrecciano accanto. Ci fermiamo in un bar per una pasta all’ amatriciana (niente di speciale, mia moglie la fa sicuramente meglio) e poi prendiamo la via del ritorno. Nel complesso non ci è piaciuta molto: troppi tratti in strada e troppo traffico nell’ approssimarsi a Perugia; inoltre non ci sono I panorami che ci hanno deliziato gli occhi in Val Nerina, con I suoi piccoli, meravigliosi borghi aggrappati alle colline.
Giovedì 21: giornata un pò nuvolosa ma comunque più calda; ci avviamo con le bici per fare il giro del lago in senso orario. In pratica, usciti dal parcheggio, percorriamo un paio di Km di strada normale fino a che incontriamo le indicazioni del “grande anello ciclabile del Trasimeno”. Nel complesso si tratta di un bel giro, praticamente sempre per stradine sterrate a parte un tratto di 6-7 Km di strada piuttosto trafficata, prima dell’ arrivo a Castiglione del lago; molto bello, in particolare, è il tratto dopo Castiglione che serpeggia fra alti canneti. Anche a Passignano è necessario pedalare per pochi Km su strada ma poi si riprende lo sterrato. Torniamo al camper, carichiamo le bici e partiamo verso Umbertide che si trova circa a metà strada della ciclabile del Tevere. Purtroppo la possibità di sosta, nei pressi della piscina, non ci soddisfa molto così decidiamo di spostarci a Città di Castello, nel parcheggio dedicato ai camper, con carico e scarico, in Piazzale Ferri, a ridosso delle mura della città. Parcheggiato il camper ci rechiamo in centro e ci fermiamo a mangiare una pizza.
Venerdì 22: comincia a piovigginare per cui lasciamo ferme le bici e giriamo a piedi per il centro; all’ ingresso del parcheggio notiamo le indicazioni per la ciclabile del Tevere: in pratica basta attraversare il parco che sta alle spalle del parcheggio e percorrere il viale alberato che conduce al Tevere e al suo percorso ciclabile. Verso mezzogiorno però quella che era una pioggerellina si trasforma in un violento acquazzone che prosegue fino a pomeriggio inoltrato e che ci costringe al riposo forzato.
Sabato 23: il tempo si mantiene sul brutto ma soprattutto ci insospettisce un vecchio furgone, parcheggiato proprio vicino a noi, con delle persone che sembrano zingari. Partiamo lo stesso verso la ciclabile ma poi decidiamo di tornare indietro: difficile restare lontani per diverse ore con il pensiero che qualcuno sia “interessato” al nostro camper. Carichiamo le bici ci avviamo verso Gorino Ferrarese, dove sappiamo esserci alcuni nostri amici. Arriviamo nel primo pomeriggio nell’ area di sosta sul porto di Gorino, sistemiamo il camper e, in compagnia degli amici, facciamo due passi per il paese. Alla sera andiamo a cena nell’ unico ristorante del posto.
Domenica 24: Giornata splendida! Sembra quasi che il sole voglia farsi perdonare per la sua assenza nei due giorni precedenti. Con le bici ci avviamo verso la ciclabile che dapprima costeggia il Po di Goro per poi passare il ponte di barche e pedalare verso la sacca degli Scardovari; passiamo per il paesino di Santa Giulia e poi verso il villaggio Barricata. Torniamo al camper nel primo pomeriggio, carichiamo la bici e ci avviamo erso casa.
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