Equipaggi: Carlo e Graziella su Sleek 541
Francesco e Simonetta su Arca Europa 520
Franco e Doriana su Wingamm Ibis
Venerdì 21/4
Alle 15 partiamo da Valdagno in compagnia di Franco Cracco e Doriana; autostrada fino a Trieste, frontiera a Rabuiese e successivamente percorriamo la nuova superstrada a pagamento. Sosta per la cena in uno dei parcheggi, molto belli e dotati di WC, che incontriamo e quindi uscita aRovigno e sosta davanti al Camping Polaris. Poco dopo ci raggiungono Francesco e Simonetta.
Sabato 22/4 e domenica 23/4
Entriamo in campeggio dove restiamo due giorni. Il tempo è bello, nel campeggio, che conosciamo ormai da diversi anni, hanno costruito una piscina e stanno sistemando e delimitando buona parte delle piazzole: speriamo che il prossimo passo non sia un considerevole aumento dei prezzi che, almeno per il momento, sono ancora abbastanza contenuti.(2 notti per due adulti e il cane, corrente: 26 €). Gironzoliamo a piedi e in bicicletta fino a Rovino e lungo le piste ciclabili a sud del campeggio, alla sera tentiamo inutilmente la caccia alle seppie che però non si fanno neanche vedere.
Lunedì 24/4 e martedì 25/4
Al mattino riprendiamo la superstrada in direzione Pola e ci dirigiamo verso il campeggio Medulin, nel quale eravamo stati circa 20 anni fa. Poche cose sono cambiate rispetto ad allora ma notiamo con piacere che anche qui la maggior parte del camping è a piazzole delimitate, cosa senz’altro positiva, soprattutto in alta stagione. Il tempo si mantiene bello e ci permette di fare lunghi giri in bici fino al parco di Prematura, dove fra l’altro notiamo alcuni camper in sosta libera (evidentemente in questo periodo i controlli, e le relative, salatissime multe, sono un po’ più blandi). Alla sera, visto che di prendere seppie non se ne parla, ci consoliamo con una splendida grigliata di calamari in uno dei ristorantini del campeggio.(per 2 notti: 26 €)
Mercoledì 26/4 e giovedì 27/4
Al mattino usciamo dal campeggio, ritorniamo verso Pola e prendiamo anche in questo caso la nuova superstrada che, attraverso un tunnel a pagamento (40 Kn), attraverso dei bei paesaggi collinari, ci porta in breve tempo a Fiume e quindi, attraverso il ponte di Tito ( 40 Kn), arriviamo a Krk, capoluogo dell’omonima isola, ed entriamo al campeggio Jezevak, poco lontano dal paese. Al momento dell’accettazione, scioccamente, accettiamo la connessione alla colonnina della corrente, che ovviamente è a pagamento e della quale, onestamente, non avremmo avuto bisogno per una sosta programmata di due giorni. Il tempo purtroppo volge al brutto e le biciclette restano sul portabiciclette. Giriamo a piedi per il paese, per il porto e lungo il sentiero che corre lungo il mare, sia da una parte che dall’altra del campeggio.
Venerdì 28/4
Francesco e Simonetta devono rientrare in Italia, la nostra intenzione era quella di portarci in un campeggio un po’ più su, a Njvice, ma il brutto tempo ci consiglia di cambiare programma, per cui insieme passiamo la frontiera (anche in questo caso per una comoda superstrada che ci fa dimenticare la vecchia strada sconnessa che percorrevamo fino allo scorso anno e che termina comunque alla frontiera con la Slovenia). Ci fermiamo per il pranzo al Villaggio del Pescatore, in prossimità di Duino, e ci prendiamo una enorme frittura mista con patate al Ristorante “Baia degli Uscocchi” e la consumiamo in camper. Ripartiamo e, mentre Francesco prosegue verso casa, facciamo una breve sosta a Palmanova per visitare le mura della città.
Ripartiamo e in serata arriviamo a Venzone, in Friuli, sostiamo nel parcheggio in riva ad un affluente del Tagliamento, nei pressi delle scuole e degli impianti sportivi, in Via dei Fossati. Giretto del bellissimo paesino, perfettamente ricostruito dopo il terremoto del 1975, con l’ombrello sempre a portata di mano.
Sabato 29/4
Torniamo in paese per alcune compere e ripartiamo in direzione di Bordano, poco lontano. La strada è piuttosto stretta e sconsigliabile a mezzi grossi, per i quali sarebbe più consigliabile raggiungere il paese dalla strada più a valle.
Troviamo subito un bel parcheggio e ci incamminiamo per il paese, ammirando gli splendidi murales che abbelliscono le case, quindi visitiamo la Casa delle Farfalle, una grande serra dove vivono e si riproducono numerose specie di questi insetti, oltre a serpenti, uccellini, iguana e arricchita di tante tavole didascaliche ( 6 €). Risaliti in camper ci spostiamo a Interneppo, altro paese di murales sul lago di Gavazzo, pranzo in un piccolo parcheggio sopra il lago e partenza per Gemona dove però non troviamo possibilità di sosta (sarà anche per il tempo che continua a piovere), quindi Tarcento, dove troviamo l’area di sosta, molto bella, gratuita, sul fiume Torre e a pochi passi dal paese che si può raggiungere per una bella passeggiata lungo il fiume. Un acquisto di formaggi e partenza per S. Daniele del Friuli, sotto la pioggia.
L’area di sosta, molto bella e gratuita, è quasi interamente occupata da un raduno di VAS, una specie di gara a chi ha il camper più bello o più nuovo, fra l’altro parcheggiati in completo dispregio degli spazi previsti (dimostrazione che avere un camper non significa essere camperisti). Con i nostri modesti mezzi ci sistemiamo dove possiamo, facciamo il consueto giro in paese con l’obbligatorio acquisto di prosciutto, cena, due chiacchere e poi a letto, mentre Giove Pluvio si scatena.
Domenica 30/4
Per tutta la notte la pioggia ha picchiato sul camper e il vento lo ha scosso per bene, la temperatura esterna è di 5°C e così decidiamo di anticipare il rientro. Senza fretta, per strada normale torniamo a casa; arriviamo a Valdagno alle 12.30 e troviamo ad attenderci un timido sole, preludio delle prossime, discrete giornate che però prevedono il ritorno al lavoro.