San Candido – Lienz dal 2 al 4 giugno 2006
Partiamo da Valdagno alle 15 circa dal solito distributore Q8 in zona industriale, dove, per caso, incontriamo anche Pio Schiavo con Marisa e Carlo Bergamin con Paola.
Facciamo il percorso più breve, ma non per questo più veloce, per Bassano, Feltre, Belluno, Cortina, Cima Banche, Dobbiaco e San Candido che oltrepassiamo fino a giungere all’area di sosta di Prato alla Drava, poche decine di metri prima della vecchia e ormai inutile frontiera fra Italia e Austria, verso le ore 20. Ad attenderci, assieme ad altri equipaggi del Camping Club Piccole Dolomiti, l’amico, oltre che organizzatore e Vice-Presidente, Franco Savegnago.
Fa freddo, piove, ma una buona minestra calda preparata in camper e un bicchiere di vino in compagnia ci riscalda il corpo e lo spirito; domani è un altro giorno, sicuramente migliore.
L’area di sosta è molto bella (15 € al giorno con corrente), con fondo in ghiaia, piantumata e ci siamo messi abbastanza comodi da poter aprire anche il tendalino, che per il momento si rivela utile più per la pioggia che per il sole, e inoltre il proprietario mette gratuitamente a disposizione un pulmino con autista che ti porta quando vuoi a S. Candido e ti viene a riprendere.
La notte, viste le temperature, accendiamo la stufa e il mattino dopo un timido sole si affaccia fra le nuvole e ci consente di tirare giù le biciclette per un primo assaggio della ciclabile: andiamo fino a S. candido e poi Dobbiamo, gironzoliamo per questi paesi con tranquillità e quindi ritorniamo ai camper, pranziamo e nel pomeriggio facciamo due passi con il cane sempre lungo la pista ciclabile e poi su fino alla chiesetta di Prato alla Drava.
In serata ci facciamo portare con il pulmino al Ristorante-Pizzeria “Da Claudia” per la cena organizzata in giornata ( 15 € menù completo), poi ritorno, sempre in pulmino, e a nanna: domani ci aspetta la biciclettata!
Sabato mattina il tempo si mantiene sempre piuttosto imbronciato ma non abbastanza da impedirci di partire in gruppo alla volta di Lienz. Pedaliamo in scioltezza (in fondo si tratta di una pista sempre in discesa), sostiamo per un panino, visitiamo le cascate poco prima dell’arrivo, (non ne vale la pena, 2.20 € a persona per gruppi di almeno 15 persone per un percorso che dura circa 10 minuti e le cascate sono banali) e quindi arrivo a Lienz. Ancora un panino, un bel cappuccino caldo e ritorno in treno, chi fino a Sillian e chi fino a S. Candido, con la speranza di fare una discesa con lo slittino su rotaia giù per la pista dei Baranci (speranza vana, visto l’incredibile affollamento, dovuto soprattutto ai biglietti fortemente scontati in occasione del 50° della seggiovia).
Alla sera, cena in camper e poi quasi tutti nel camper di Pio e Marisa per festeggiare allegramente il loro 34° anniversario di matrimonio. Polverizzato il record della sera prima, quando eravamo stati in 12 nel camper di Franco: 18 persone sedute “comodamente” a mangiare lo strudel e a brindare agli sposi!
Domenica mattina, dopo alcuni timidi spiragli di sole, le nuvole e il vento tornano padrone del cielo e decidiamo di partire per il rientro a casa; facciamo una sosta per il pranzo e una buona birra alla birreria Pedavena, in compagnia di Luigi Sammartin e la moglie Erica, e poi a casa, dove arriviamo alle 16 circa.
In conclusione, tre bei giorni, buona compagnia, tempo freddo e ventoso ma senza pioggia, anche se la neve durante la notte si è affacciata curiosa dalle cime circostanti, 20 equipaggi partecipanti e l’ottima organizzazione di Franco. Abbiamo contato i chilometri fatti in bici ma abbiamo perso il conto delle bottiglie di vino.