Venerdì 25 luglio 2008 partiamo da Valdagno verso le 18, arriviamo a Cortina verso le 22 dopo esserci fermati per la cena ed entriamo
nell’area di sosta Fiames pagando il biglietto di 15 € per 24 ore. Durante la notte qualche gocciolina di pioggia.
Sabato 26 sveglia alle 8, c’è un bel sole, prepariamo le bici e partiamo percorrendo la strada della vecchia ferrovia, raggiungibile dall’area di sosta salendo per un sentiero in mezzo al bosco
fino ad incontrarla (il custode ci ha dato le giuste indicazioni); raggiungiamo Cima Banche e arriviamo alla stazione di Dobbiamo sempre pedalando lungo lo sterrato che viene utilizzato anche
durante l’inverno per la pista da fondo. Un panino e una radler in un piccolo bar vicino alla stazione e poi il ritorno. Poco dopo Cima Banche abbiamo pedalato sempre sotto la pioggia. Il giro
comunque è molto bello, con panorami splendidi, ponti che superano forre profonde con il fiume giù in basso, gallerie, prati, boschi e laghetti.
Tornati al camper laviamo sommariamente dal fango gli indumenti, una bella doccia, un caffè caldo e partenza per S.Candido, nel parcheggio del ristorante “da Claudia”; sta piovendo a dirotto e,
visto che non possiamo visitare il paese, decidiamo di spostarci all’area di sosta di Prato alla Drava, gestita dagli stessi proprietari. Ceniamo e, fra una schiarita e l’altra, usciamo dal
camper e, piacevole sorpresa, incontriamo alcuni soci del nostro Club.
Domenica 27 continua a piovere ma esce anche un po’ di sole; siamo molto indecisi su cosa fare ma alla fine prendiamo le bici e per la ciclabile arriviamo a Lienz, foriamo anche una gomma,
giriamo un po’ per la città e poi ci spostiamo in un paesetto vicino dove c’è un campeggio e lì mangiamo una pizza, ritorniamo in stazione, facciamo il biglietto e ritorniamo a S. Candido e da
lì, sotto la pioggia, torniamo all’area; operazioni di carico e scarico e partenza per Auronzo, ma una delusione ci attende: la bella area di sosta lungo il fiume non esiste più, al suo posto c’è
un bollente piazzale asfaltato, lontano dal fiume ma in compenso ben vicino alla strada principale del paese, che proprio non ci piace, per cui ce ne andiamo (e non torneremo mai più in un simile
posto!) e ci spostiamo a Casteltesino. Entriamo nel nuovo campeggio, molto bello, ma purtroppo non possiamo vedere più di tanto perché una telefonata nella notte ci annuncia un grave problema
famigliare. Al mattino, di gran fretta, rientriamo a casa.