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Verso il Marocco, dal 15 ottobre al 20 novembre
Km alla partenza: 250126
Martedì 15 ottobre: partiamo in mattinata, prendiamo l’ autostrada a Montebello, e ne usciamo a Oulx passando per Piacenza e Alessandria perché, anche se un po' più lunga rispetto alla direzione Milano, è molto meno trafficata. Saliamo al passo del Monginevro e scendiamo verso Briancon e quindi, sempre per strade normali, arriviamo verso le 16 al parcheggio del paesino di La Saulce (44,424325-6,007422) che conosciamo già da tempo. Facciamo un giretto in paese e poi torniamo al camper per la cena. (Km 580)
Mercoledì 16: sveglia alle 8 e partenza verso Port Vendres, evitando accuratamente le autostrade. All’ inizio il navigatore, inspiegabilmente, ci fa percorrere una strada piuttosto stretta ma spettacolare che passa per le Gorges de la Meouge, poi Avignone, Nimes, Montpeller, Beziers, Narbonne, Perpignan e arrivo all’ area di sosta di Port Vendres (42,5176-3,1137) verso le 18. Sono stati 486 Km ma ci abbiamo messo un sacco di tempo, prima perché siamo passati per tanti piccoli paesini (comunque molto belli) e poi per superstrade che però, nei dintorni delle grandi città, si sono rivelate trafficatissime. Da quanto abbiamo capito, per il pagamento dell’ area, dovrebbe passare la polizia domani mattina verso le 8. Nota a margine: l’ area di sosta si è rivelata una delusione perché è vero che si trova sul porto ma è un porto commerciale, circondato da alte mura e pertanto inaccessibile ai turisti; fra l’ altro durante tutta la notte si odono i rumori di macchinari al lavoro.(Km 486)
Giovedì 17: dopo aver dormito pochino ci alziamo abbastanza presto da evitare l’ incontro con la polizia e il conseguente pagamento dell’ area e ci avviamo verso il confine con la Spagna; facciamo un tratto di bella strada normale e poi, una volta in Spagna, entriamo in autostrada (gratuita; in Spagna quasi tutte le autostrade sono gratuite) che è molto trafficata fino a Barcellona ma poi per fortuna diventa molto più scorrevole. Durante il tragitto ci imbatteremo anche in due violentissimi nubifragi che ci costringono a rallentare; usciamo a Peniscola e ci dirigiamo subito verso l’ area di sosta (40,3665-0,3965, a pagamento 10,5€ con carico e scarico) che già conosciamo per esserci fermati questa primavera. Pranzetto veloce, un po' di relax e nel pomeriggio due passi fino a un vicino supermercato per alcune compere alimentari. (Km 414)
Venerdì 18: operazioni di carico e scarico, riprendiamo l’ autostrada e ne usciamo ad Alicante nella illusoria speranza di trovare un posto in una delle due grandi aree di sosta vicine alla città: entrambe piene e, a quanto ci è sembrato di capire, almeno in questo periodo sono sempre prenotate. Ripartiamo e facciamo un altro tentativo a Santa Pola ma l’ area, nel bel mezzo di una zona industriale, non ci soddisfa per cui, dopo una breve sosta per un panino, ci spostiamo a San Fulgenzio dove abbiamo la fortuna di trovare l’ ultima piazzola libera al Camper Park San Fulgenzio (N 38,1205-O 0,659797, 13€ senza corrente, bagni e docce). In questa zona sembra proprio che le aree di sosta siano prese d’ assalto da tedeschi, olandesi, svedesi ecc. che vengono qui a svernare. (Km 390)
Sabato 19: partenza in mattinata, riprendiamo l’ autostrada verso Almeria e ne usciamo una quarantina di Km dopo per arrivare ad Almerimar e alla sua bella area di sosta sul porto (N 36,6965-O 2,7942; 15€ con corrente, pagamento alla vicina capitaneria). Pranziamo e nel pomeriggio facciamo un giretto lungo le banchine del grande porto turistico e i tanti residences in stile arabeggiante. (323 Km)
Domenica 20: partiamo diretti all’ ultima tappa in terra spagnola percorrendo la veloce superstrada che conduce a Gibilterra; verso l’ una arriviamo all’ area di sosta (sempre in territorio spagnolo) de “La Linea de la Conception”(N 36,1567-O 5,3557; grande area con circa 100 belle piazzole con vista sul porto, carico e scarico, 15€/24 ore). Nel pomeriggio facciamo una bella passeggiata verso Gibilterra (con rigoroso controllo dei passaporti, siamo in territorio inglese) e torniamo in serata al camper. Resteremo qui anche domani aspettando il gruppo di “Io viaggio in camper”.
Lunedì 21: al mattino ci avviamo a piedi verso il centro per i soliti acquisti e nel pomeriggio arrivano tutti gli equipaggi del gruppo; serata dedicata alla conoscenze reciproche e a qualche chiacchiera relativa al viaggio che ci aspetta.
Martedì 22: sveglia alle 4,30, partenza alle 5,30 e spostamento al porto di Algeciras per l’ imbarco: incredibili e al limite dell’ assurdo i controlli dei passaporti, la scansione del camper con i raggi X e altre amenità che dimostrano, se non altro, che mentre un africano può tranquillamente arrivare in Europa anche senza documenti, per un europeo è molto difficile entrare in Africa. In pratica passiamo l’ intera mattinata all’ interno del porto, prima di poter varcare la frontiera! Dopo aver stipulato l’ assicurazione per il camper, cambiato un po' di euro e acquistato la sim marocchina partiamo in direzione di Chefchauen, dapprima per un pezzo di autostrada e poi per buona strada normale e piuttosto trafficata; fanno tenerezza i tanti cani abbandonati e i bambini, alcuni molto piccoli, che ai margini della strada vendono cestini di corbezzoli o di qualche altro frutto che non riusciamo a identificare. Non senza qualche difficoltà arriviamo in serata al campeggio Azila (N 35,1755-O 5,26676). Bè, chiamarlo campeggio è forse un’ esagerazione, è poco più di un’ area di sosta ma sappiamo che qui bisogna avere un certo spirito di adattamento.
Mercoledì 23: con i camper, accompagnati dalla guida, ci spostiamo in un parcheggio per la visita della bellissima città dalle caratteristiche case blu; ci fermiamo a mangiare nella piazza principale e nel pomeriggio partiamo in direzione di Fes per una strada abbastanza larga ma paurosamente dissestata, con i ragazzini che ti salutano e gli asinelli che pascolano ai lati della carreggiata. Arriviamo in serata (per fare poco più di 200 Km impieghiamo 4 ore) al campeggio Diamant Vert (N 33,987838-O 5,020217), bel campeggio con buoni servizi (almeno per gli standard marocchini), piazzole non delimitate ma ben ombreggiate.
Giovedì 24: giornata dedicata alla visita (tragitto dal campeggio alla città in pullman personale) della città vecchia, della Medina e delle concerie, dove sembra che il tempo si sia fermato; giriamo per l’ intricato dedalo di viuzze sulle quali si affacciano centinaia di negozi che vendono di tutto, dal pesce alla carne, dagli oggetti in rame ai tessuti, ai tappeti, alle pelli, assediati dalle decine di venditori che ti offrono cineserie varie. Pranziamo in un locale all’ interno della Medina e proseguiamo nel pomeriggio il nostro girovagare accompagnati dalla nostra guida fino al quartiere dei falegnami e a quello dei tessitori e dei ceramisti (classici esempi di trappole per turisti). Ritorniamo al campeggio in serata, una doccia e cenetta leggera.
Venerdì 25: partiamo in direzione di Meknes percorrendo anche un altro pezzo di autostrada, parcheggiamo a ridosso delle imponenti mura che circondano la città per più di 40 Km e ci addentriamo nella Medina, molto più piccola e meno caratteristica di quella di Fes. Ci fermiamo a mangiare in un posto dove, in pratica, acquisti la carne (macinata al momento e condita con le spezie), la consegni al chiosco vicino dove la cucinano sulle braci e poi sali su una terrazza dalla quale godi di una splendida vista sulla città e attendi che ti portino su il piatto. Ci spostiamo quindi a Volubilis, grande sito archeologico di origini romane e poi a Moulay Idriss che avremmo dovuto visitare ma siccome veniamo avvertiti che un ragazzino ha tentato di entrare in un camper preferiamo lasciar stare ed entrare al campeggio Sidi Ali (N 34,015301-O 5,5625, Belle piazzole delimitate, bagni decenti) per trascorrere la notte.
Sabato 26: partenza alle 9,00 diretti a Ifrane, graziosa località a 1700 metri di altezza soprannominata la Piccola Svizzera per la sua atmosfera europea. Parcheggiamo in un parcheggio custodito per una brevissima visita (anche perché pioviggina) e ci spostiamo poi una ventina di Km più avanti per il pranzo e per fotografare le scimmie che vivono lì. Ripartiamo, superiamo un passo di 2000 metri sulla catena del Medio Atlante e poi un altro sul Grande Atlante (spettacolare questo tratto di strada) fino ad arrivare al campeggio dell’ Hotel Camping Jurassique (N 32,153999-O 4,37553; bella sistemazione con piazzole delimitate, servizi come al solito discreti secondo gli standard del Marocco). Questa sera cena marocchina al ristorante dell’ Hotel.
Domenica 27: partenza alle 9,00 diretti a Merzouga, passando per Errachidia e Erfoud dove ci fermiamo per una visita a una fabbrica che lavora un tipo di marmo pieno di fossili, attraversando scenari meravigliosi e una grandissima coltivazione di palme da dattero. Arriviamo in serata a Merzouga, al parcheggio a noi riservato (N 31,21729-O 4,01749)dove pernottiamo; si tratta di un parcheggio sterrato alle porte del deserto e vicino a un campo berbero riadattato a uso turistico; di fronte a noi le spettacolari dune del deserto del Sahara.
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Lunedì 28: la giornata è dedicata all’ escursione in 4x4 fra le dune. Passiamo per Merzouga dove visitiamo una fabbrica artigianale di tappeti (le solite visite obbligate) e poi il museo dell’ auto; ci spostiamo quindi in un villaggio berbero dove ci propinano mezzora di musica africana e poi via di nuovo verso un villaggio nomade (che tanto nomade non è: è lì da tempo a uso turistico) per il pranzo al sacco sotto la tenda dei nomadi; il paesaggio è di una bellezza unica e forte. In serata cena berbera in una delle tende dell’ accampamento vicino.
Martedì 29: partenza alle 9,00 in direzione delle gole del Todra; non è solo un viaggio di trasferimento ma un percorso che si snoda tra lunghi rettilinei e pianure dalla rada vegetazione. Attraversiamo distese selvagge e villaggi berberi per arrivare al palmeto, irrigato da una serie di canali alimentati dal fiume Todra. Purtroppo lungo il tragitto siamo costretti ad una sosta forzata di alcune ore a causa di un fiume in piena che ha inondato la strada e, dopo aver inutilmente atteso che la piena diminuisca, decidiamo di tornare indietro di una ventina di Km e pernottare nel parcheggio del Restaurant Khettara chez Bachir (N 31,53161-O 4,49219). Alla sera ci rechiamo a mangiare il cous-cous nel primitivo ristorante del parcheggio. Avrebbe dovuto essere un cous-cous di pollo ma il pollo deve essere restato nel pollaio: in pratica, una autentica fregatura (e sull’ igiene meglio sorvolare).
Mercoledì 30: sveglia alle sette e partenza alle otto diretti verso le gole del Todra, percorrendo strade disastrate dalla recente alluvione; le gole comunque sono spettacolari e richiamano centinaia di turisti. Torniamo indietro per le stesse strade e risaliamo la valle del Dares, anche questa colpita dall’ alluvione, fino ad arrivare alla sommità del monte dove si trova un fantastico canyon; ancora una volta ritorniamo indietro e ci dirigiamo verso Ouarzazate ed entriamo, che è ormai buio, al campeggio municipale (N 30,923201-O 6,8867).
Giovedì 31: partenza alle 9; con i camper ci spostiamo di qualche Km per visitare la città vecchia di Ouarzazate, accompagnati dalla guida. Si tratta di una splendida città fortificata eretta nel 1754 e recentemente, almeno in parte, restaurata. Nei dintorni ci sono numerosi studi cinematografici perché in queste zone sono stati girati diversi film come ad esempio “Lawrence d’ Arabia” e “Il tè nel deserto” Ripartiamo per visitare la città fortificata di Ait Benhaddou, Patrimonio dell’ Umanità. Nel pomeriggio ripartiamo per Zagora, percorrendo la verdissima Valle del Draa, lungo la quale sorgono lussureggianti palmeti. Arriviamo in serata al campeggio Les Jardens de Zagora (N 30,3288-O 5,83278).
Venerdì 1 novembre: con i camper ci spostiamo verso il centro di Zagora, dove si trova l’ indicazione (sbagliata) per Timboctou, quindi ci spostiamo al villaggio di Tamegroute, dove lavorano la terracotta con sistemi ancora artigianali e poi alla vicina “duna solitaria”, definita dalla nostra guida come “la duna per i turisti” e ritorno ai camper per la prima tavolata in compagnia. Notte al campeggio.
Sabato 2: Partenza di prima mattina per Taliouine, dove comincia il regno dello zafferano e visita alla cooperativa dello zafferano. Continuiamo il viaggio attraversando un paesaggio brullo con qualche arbusto di argan e greggi di capre; qualcuna si arrampica addirittura sulle piante per mangiarne e germogli. Arriviamo a Taroudant, una Marrakesh in miniatura; parcheggiamo vicino alle mura della bella città per una veloce visita al suo pittoresco mercato e poi entriamo nel campeggio “Du Jardin” (N 30,477501-O 8,84375)
Domenica 3: partenza alle 9,00 con sosta per la visita di Tiznit, una piccola cittadina vicino alla costa atlantica e capitale dell’ argento. Sorprendente è il tratto di costa che da Tiznit si estende verso Sidi Ifni e la remota Plage Blanche, dove il Sahara incontra l’ oceano. Arriviamo in serata a Sidi Ifni, importante ex città di dominazione spagnola, costruita su una formazione rocciosa. Sistemiamo i mezzi nel campeggio “Complexe el Barco (N 29,3832-O 10,1753) e visitiamo il mercato del pesce della cittadina; alla sera torniamo in centro per pranzare in uno dei tanti ristorantini del mercato del pesce.
Lunedì 4: partenza alle 9,00 e visita della spiaggia di Legzira, una magia della natura e del tempo. Continuiamo fra palmeti, granito rosa, case in terra incastonate sui fianchi delle montagne rocciose, pietre, olivi, argan e mandorli, lungo una delle strade più spettacolari del Marocco che da Tiznit conduce a Tafraoute; l’ ultima cinquantina di Km li facciamo per una strada terribile. Raggiungiamo i 1000 metri di altitudine e una vallata circondata da montagne granitiche. Tafraoute si trova nel cuore di una splendida vallata dell’ Anti-Atlante e al tramonto le rocce assumono sfumature che vanno dall’ ocra al rosa. Raggiungiamo il campeggio Granite Rose (N 29,7171-O 8,98446; piccolo e brutto campeggio con le docce fredde e l’ acqua che esce con il contagocce, per di più lontano dal paese).
Martedì 5: partenza con i camper alle 8,30 per una visita dapprima alle case berbere incastonate nelle rocce granitiche e poi al paese, famoso soprattutto per la produzione delle babbucce e successivo spostamento verso la zona dove qualche spinellaro nullafacente ha avuto la splendida idea di dipingere alcune rocce di rosso, di blu e di verde. Nel pomeriggio trasferimento ad Agadir per una strada piuttosto impegnativa, su e giù per le montagne dell’ Atlante. Agadir è una rinomata località balneare; breve sosta in un supermercato e ingresso nel campeggio Atlantica (N 30,509701-O 9,68372; bel campeggio in riva al mare con piazzole grandi, ma noi veniamo sistemati in due per piazzola!).
Mercoledì 6: mentre la maggior parte dei partecipanti si reca in taxi ad Agadir (che, essendo stata completamente ricostruita dopo il terremoto del 1960 è soprattutto una città moderna) io preferisco restare a godermi la spiaggia e il mare e, anche se con qualche brivido, un bagno nell' oceano non me lo toglie nessuno.
Giovedì 7: partenza alle 9,00 in sirezione di Essaouira; facciamo pausa pranzo in un parcheggio alla spiaggia di Imsouane, luogo piuttosto conosciuto dai surfisti, dove i figli di papà, fra una surfata e una trombata, fingono di vivere come i poveracci; Imsouane ha anche un caratteristico porto peschereccio e diversi ristorantini che propongono pesce fresco cotto alla brace. Ripartiamo nel primo pomeriggio e arriviamo dopo un paio d’ ore al campig “La Calme” (N31,4326-O 9,65788) a una ventina di Km da Essaouira.
Venerdì 8: alle 9,00 partiamo con i camper per la visita alla città di Essaouira, bella località costiera con candide case dalle finestre azzurre; ci fermiamo a pranzare in uno dei caratteristici ristorantini che ti preparano il pesce che scegli cucinandolo alla brace. Nel pomeriggio ripartiamo per fare sosta in un altro campeggio, anche questo poco lontano da Essaouira e in direzione di Marrakech: Ounagha (N 31,532801-O 9,54654).
Sabato 9: partenza alle 9,00 in direzione di Marrakech; percorriamo un ottimo tratto di superstrada e poi di autostrada a pagamento fino ad entrare nel campeggio “Le Ferdaous” (N 31,719268-O 7,983167). pomeriggio di relax e in serata con un pulmino ci portano a vedere Marrakech di notte, con cena in ristorante tipico e spettacolo della danza del ventre. Ritorno al campeggio per il pernottamento.
Domenica 10: al mattino, sempre con l’ autobus, visita guidata di Marrakech e alla sua grandissima e bellissima piazza, sede al mattino di un coloratissimo mercato con incantatori di serpenti, tatuatori e ammaestratori di scimmie mentre alla sera si fa ancora più vivace con danzatori, cantastorie, maghi e musicanti. Rientro al campeggio e pernottamento.
Lunedì 11: partenza alle 9,00 verso le cascate di Ouzoud; attraversiamo splendide valli di olivi dominate dalle cime innevate dell’ Atlante. Arrivo al camping Zebra (N 32,00601-O 6,71946) per il pranzo e nel pomeriggio raggiungiamo con una breve passeggiata le cascate di Ouzoud. Le cascate sono composte da più salti, per un totale di 110 metri di altezza. Un sentiero permette di scendere per tutta la montagna fino alla base delle cascate, dove l’ acqua forma piscine naturali, circondate da mercatini e ristoranti.
Martedì 12: oggi tappa piuttosto impegnativa verso un’ altra città simbolo del Marocco: Casablanca, città commerciale con un grande porto artificiale. Delle diverse strade che si potevano fare sembra proprio che la nostra guida abbia scelto la peggiore: molte interruzioni e tratti sterrati, continue perdite di tempo, giri a vuoto (ovviamente per strade pessime), soste inutili; insomma: tutto quello che si poteva fare per perdere tempo è stato fatto. Basti pensare che, mentre il navigatore prevedeva l’ arrivo in campeggio verso le 12,30, arriviamo alle 18 all’ Ocean Bleu, fra Casablanca e Rabat, a Mohammedia (N 33,73758-O 7,324443). E come se non bastasse, domani mattina dovremo ripercorrere circa 40 Km di autostrada per tornare a Casablanca!
Mercoledì 13: partenza alle 8,00. Con i camper ci postiamo a Casablanca, in Boulevard de la Corniche, in un parcheggio vicino alla Moschea di Hassan II, il più grande edificio religioso al mondo dopo la Mecca, mentre il minareto con i suoi 210 metri di altezza è il più alto del mondo. Percorso allucinante, in mezzo al caotico e delirante traffico di questa metropoli per poi fare il percorso inverso! Riprendiamo l’ autostrada per il trasferimento verso la capitale Rabat; parcheggiamo nel parcheggio del supermercato Marjana e a piedi saliamo alla città; bighelloniamo per le vie della città nuova fino alla medina che costituisce il centro di Rabat , racchiusa fra le mura del XII secolo. In contrasto con le altre medine di altre città marocchine, quella di Rabat è chiaramente più moderna. A dire il vero avrei preferito visitare veramente la parte vecchia della città, sicuramente più interessante di quattro botteghe, piuttosto che la via dello shopping. Pernottamento lungo la strada di fronte all’ Hotel Sofitel, sicuramente tranquillo per la presenza della polizia ma non altrettanto tranquillo per quanto riguarda il traffico (N 33,991150-O 6,838470).
Giovedì 14: Ultimi Km in territorio marocchino. Trasferimento in direzione di Tangeri, dopo le interminabili operazioni e controlli doganali ci imbarchiamo con solo un’ ora di ritardo e sbarchiamo alla sera ad Algeciras, ancora i soliti controlli doganali e successivo spostamento alla Linea de la Conception (N 36,156694-O 5,355654) e pernottamento.
Venerdì 15: partenza in mattinata per la prima tappa di trasferimento in Spagna; salutiamo gli altri equipaggi e ci avviamo, per ottime superstrade, verso Almeria; traffico piuttosto sostenuto fino a Malaga, accompagnati da migliaia di residences turistici, poi il traffico sparisce. Deviamo verso Tabernas per visitare il villaggio di Sergio Leone (N 37,03172-O 2,44587) dove, pagando il biglietto di 12€ a persona, si può visitare il villaggio (ormai piuttosto fattiscente) e anche pernottare.
Sabato 16: partiamo verso le 8,30 e percorriamo un bellissimo tratto di strada che passa fra calanchi e panorami desertici, quindi imbocchiamo l’ autostrada fino a Murcia; entriamo nell’ area di sosta di Murcia Rio, bella, ghiaiata e circondata da agrumeti (N 37,98909-O 1,102361; 14€ senza corrente, docce gratis). Sistemato il camper ci avviamo per un bel percorso ciclo-pedonale che, in circa 3 Km, porta al centro con la sua splendida cattedrale e la Plaza de Toros. Mangiamo degli involtini di spinaci e formaggio in un bar dove la signora parla perfettamente italiano (ha vissuto a Modena per 9 anni) e nel pomeriggio torniamo al camper.
Domenica 17: altra giornata di avvicinamento: partiamo verso le 8,30, riprendiamo l’ autostrada e ne usciamo a La Jonquera, praticamente a pochi Km dalla Francia. Durante il tragitto facciamo una breve sosta al Perellò, poco dopo Tortosa, in un’ area di sosta gratuita a pochi passi dalla bella spiaggia di ghiaia (40,828212-0,739961). arriviamo a La Jonquera verso le 17, facciamo nafta al distributore che ha anche un’ area di sosta camper (42,411774-2,874864) ma poi preferiamo spostarci nel parcheggio del supermercato Escudiero (42,425917-2,867749) per gli ultimi acquisti in Spagna.
Lunedì 18: superiamo l’ invisibile confine con la Francia e procediamo per buone strade e lunghi pezzi di autostrada gratuita; purtroppo un grosso incidente in autostrada nei dintorni di Marsiglia ci blocca per circa due ore, imbottigliati in un traffico infernale. Superiamo il tratto di autostrada chiusa e proseguiamo arrivando solo in serata all’ area di sosta di Folquarquier (43,958401-5,79144). ci sono alcuni vecchi camper che sembrano parcheggiati in maniera stabile e l’ area non inspira molta fiducia ma è ormai buio e decidiamo comunque di restare qui.
Martedì 19: ultimi Km in Francia; facciamo il passo del Monginevro, scendiamo a Susa e cerchiamo un posto per fermarci che sia vicino a un ristorante o a una pizzeria ma molti locali sono chiusi; proseguiamo per tentativi fino a chè ci arrendiamo e sostiamo in un anonimo parcheggio a Rivoli (45,080424-7,510612) che comunque ha carico e scarico
Mercoledi’ 20: partenza di buon mattino, entriamo in autostrada percorrendo il tratto Torino-Milano-Bergamo-Brescia-Verona (forte nebbia nei pressi fra Torino e Milano, un grosso incidente nel senso opposto al nostro poco dopo Torino) e ne usciamo all’ uscita Valle Agno , quindi a casa; arriviamo verso le 12,30.
Km all’ arrivo: 259082; Km percorsi: 8956 di cui in Marocco: 4060
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