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Direzione Spagna, dal 25 aprile al 19 maggio
Giovedì 25 aprile: partenza in mattinata, autostrada fino ad Avigliana (sarebbe stato meglio se avessimo continuato fino all’ imbocco della strada per il Moncenisio, valichiamo il passo, completamente sgombro dalla neve e scendiamo verso Briancon e quindi Savines le lac; a Chorges il parcheggio per i camper non ci soddisfa (un piazzale polveroso (a pagamento:5€) con carico e scarico per cui proseguiamo verso Gap ma qui le tre aree di sosta sono occupate dai soliti locali. Continuiamo sulla strada in direzione di Sisteron e facciamo finalmente sosta nel grande parcheggio di La Saulce (44,424325-6,007422) a ridosso del paese; c’è soltanto un altro camper, sicuramente locale.
Venerdì 26: colazione, acquisto del pane alla vicina panetteria e partenza verso il sud della Francia, percorrendo lunghi tratti di autostrada gratuita e superstrade scorrevolissime, con poco traffico, fatta eccezione per i dintorni di grosse città (Nimes, Montpellier, Beziers, Narbonne e Perpignan) dove il traffico e le numerose rotonde rallentano non poco il viaggio. Arriviamo in serata all’ area di sosta di St. Cyprien-Plage (42,617658-3,0347539), sul porto (carico-scarico e allaccio elettrico, pagamento anticipato con carta bancaria: 10,10€/24 ore). Oggi abbiamo viaggiato quasi sempre con la pioggia e anche adesso il tempo non promette niente di buono; resteremo comunque qui un paio di giorni, prima di partire alla volta della Spagna.
Sabato 27: vento, pioggia, pioggia, vento; tutta la notte e anche di giorno. Comunque riusciamo a fare qualche passeggiata lungo il mare e fra i tanti villaggi turistici. In effetti il paese è molto turistico, con una splendida passeggiata ciclo-pedonale lungo il mare (per di qui passa la Mediterranèe a velò, EuroVelo 8) e numerosissime sono comunque le possibilità ciclabili.
Domenica 28: operazioni di carico e scarico, sotto la pioggia e partiamo in mattinata, superiamo il confine con la Spagna e imbocchiamo subito il lungo tratto di autostrada gratuita che, fra uno scroscio e l’ altro, ci fa superare Barcellona, Tarragona, Tortosa; usciamo a Peniscola e andiamo diretti all’ area di sosta “La Brisa” (40,366477-0,396485; carico-scarico, una doccia, no corrente, 9,5€/24 ore). Il simpaticissimo gestore ci accoglie con calore e ci fa sistemare dove meglio ci aggrada; parcheggiato il camper ci dirigiamo verso il centro del paese, molto turistico, con un bel castello e una lunga spiaggia e ci fermiamo a mangiare una paella valenciana in uno dei tanti ristorantini lungo il porto.
Lunedì 29: tanto per cambiare partiamo sotto la pioggia che ci accompagnerà per tutta la giornata; percorriamo un altro lungo tratto della Autovia del Mediterraneo, gratuita e con poco traffico, e arriviamo nel pomeriggio all’ area di sosta di Roquetas de Mar (36,744865-2,618115W). L’ area è molto bella, dotata di tutti i servizi (docce, lavandini, lavanderia, ecc. al costo di 11€+4€ per la corrente); le piazzole sono ampie e ghiaiate. L’ unico punto negativo è il posto in cui si trova, soffocata fra le serre e i condomini; piuttosto lontana dal mare. Sistemiamo il camper e scendiamo al lungomare che ha comunque una bella passeggiata ciclo-pedonale: finalmente un po' di sole!
Martedì 30: siccome gli orari in Spagna sono molto “elastici” attendiamo l’ arrivo del panettiere fino alle 10 passate, quindi partiamo per una strada dapprima circondata dalle serre e poi da condomini, residences e alberghi fino ad arrivare a Tarifa, il punto più a sud della Spagna; dalla spiaggia si vede distintamente la costa del Marocco. Il tempo di una foto e ripartiamo tentando la sosta alla Playa Bolonia ma l’ area di sosta non ci convince per cui proseguiamo fino a Barbate dove finalmente ci fermiamo all’ area di sosta sul porto (36°11’01,6”-5°56’07,8”W) recintata, carico e scarico, 13,15€+2€ per la corrente; il pagamento è di una complessità “borbonica” ma per fortuna ci sono anche le istruzioni in italiano. Facciamo una passeggiata fino al paese e ci fermiamo a mangiare in uno dei ristoranti sul lungomare. Notte ventosa!
Mercoledì 1° maggio: pioggia e vento, vento e pioggia ci hanno tenuto compagnia tutta la notte e il mattino non è molto diverso! Riusciamo, dopo diversi tentativi, ad uscire dall’ area (nel cervello di chi ha progettato questo sistema deve esserci stato un topo che si è mangiato quei pochi neuroni che aveva in dote dalla nascita) e ci avviamo verso Rota, mentre il tempo tende a migliorare. Sostiamo in un parcheggio lungo strada giusto il tempo per fare due passi verso la zona dove si sta preparando la grande festa di primavera, con giostre, capannoni-ristorante e diverse signore agghindate in abiti tradizionali. Ripartiamo e facciamo sosta a Chipiona, in un’ area di sosta un po' discosta dal paese (36,762002-6,387718W) con tutti i servizi (10€+4€ per la corrente, docce a 1€) e piazzole molto grandi (si può aprire il tendalino, se non fosse per il vento che soffia impetuoso ma che comunque ha spazzato via la pioggia e le nuvole). Nel pomeriggio tiriamo giù le bici ed andiamo al vicino Sanlucar de Barrameda con il suo bel lungomare ciclo-pedonale; torniamo poi verso Chipiona e gironzoliamo fra le stradine e l’ oceano. Alla sera pensiamo di andare a mangiare in un ristorantino vista oceano ma è fin troppo chiaro che gli orari spagnoli non coincidono proprio con gli orari italiani: prima delle 20,30 la cucina non apre! Ci accontentiamo di un piatto di prosciutto e formaggio e concludiamo in camper con il classico piatto di spaghetti, aglio olio e peperoncino.
Giovedì 2: lasciamo l’ area e ci dirigiamo verso Arcos de la Frontera, definito come uno dei “Pueblos Blancos”; riusciamo a parcheggiare il camper in un parcheggio ai piedi del paese (36,750259-5,815242W) e saliamo al paese, molto caratteristico con le sue case bianche e le chiese in tufo. Ripartiamo verso Zahara della Sierra e con qualche difficoltà (strade strette e pendenti) parcheggiamo nel piccolo parcheggio vicino al paese (36°50’24,8”-5°23’35,1”W), molto più piccolo del precedente ma anche molto più bello. Mangiamo qualcosa in un ristorantino in centro e torniamo al camper per dirigerci verso Setenil, altro paese particolare, con le sue case che sembrano fare un tutt’uno con le rocce: è evidentemente un paese molto visitato, infatti non riusciamo a trovare un posto per parcheggiare e a malincuore dobbiamo rinunciare alla visita. Ci dirigiamo allora verso Ronda, altro paese che, a leggere i diari di altri camperisti, dovrebbe essere un “Pueblo Blanco”. In realtà il paese si dimostra abbastanza deludente e sicuramente non all’ altezza dei precedenti per cui, inversione di marcia e via verso Siviglia dove comunque prevediamo di andare domani; ci fermiamo infatti a Algodonales, altro bel paese bianco che offre anche un’ area di sosta gratuita (36,873947-5,410165W) con carico e scarico. Facciamo due passi verso il bel paese lontano 7-800 metri e poi torniamo al camper per la cena.
Venerdì 3: partenza: Siviglia ci aspetta! Percorriamo il centinaio di Km che ci separano dalla città per belle strade e con pochissimo traffico, salvo naturalmente quando arriviamo alla periferia di Siviglia; entriamo nel parcheggio (definirla un’ area di sosta è piuttosto pretestuoso, è un grande parcheggio per auto, camper e camion che comunque ha il carico e lo scarico e, a pagamento, l’ allaccio elettrico; 15€/24 ore senza corrente; 37,36275-5,994499W)) dove sostano diversi camper; in effetti è un buon posto per visitare la città che dista un paio di Km. Tiriamo giù le bici e, sempre su pista ciclabile, raggiungiamo Plaza de Espana, la Cattedrale (solo l’ esterno, biglietti solo on-line e comunque esauriti) e altri monumenti; torniamo al camper nel pomeriggio, sotto un sole che ci fa rimpiangere il fresco dei giorni passati.
Sabato 4: sempre con le bici (Siviglia è completamente ciclabile)giriamo (spesso a vuoto, purtroppo in mezzo ai palazzi il navigatore perde la bussola) il quartiere Triana con il suo caratteristico mercato, tornando al camper ci fermiamo al vicino supermercato Aldi e nel pomeriggio torniamo in centro e puntiamo ai quartieri Santa Cruz e Macarena; tornati al camper carichiamo le bici, una bella doccia nei servizi dell’ area e ci prepariamo alla partenza di domani per Cordoba.
Domenica 5: solite operazioni di carico e scarico e ci avviamo verso Cordoba, sempre per ottime superstrade gratuite; entriamo nell’ area di sosta (37,870912-4,856021W) lontana circa 8 Km dal centro ma ben servita dalla pista ciclabile (dispone di piazzole di diversa metratura, il costo va dai 10€ senza corrente ai 16€ con corrente; bisogna far attenzione quando si parcheggia perché non è corretto mettersi nelle piazzole grandi con corrente e poi non prendere la corrente; comunque il personale è molto gentile e comprensivo). Pranziamo e ci rechiamo in centro con le bici; come previsto è impossibile entrare alla cattedrale-moschea, c’ è una marea di gente in fila! Torniamo al camper, carichiamo le bici e ci prepariamo per la partenza di domani.
Lunedì 6: ci spostiamo con il camper al vicino sito archeologico della Medina Azahara, che purtroppo oggi è chiusa (e ti pareva!) così riprendiamo il viaggio in direzione di Granada, fra distese infinite di olivi. Decidiamo però di fare una tappa a Alcalà la Real, dominata dal maestoso castello della Motta. Parcheggiamo nel piccolo parcheggio e visitiamo l’ imponente edificio (4€ a persona over 65), quindi scendiamo ed entriamo nella bellissima area di sosta (37,45327-3,920653W, 12€ senza corrente, docce gratuite, lavatrice e asciugatrice, piazzole molto grandi) perché abbiamo bisogno di un pit-stop; il titolare, gentilissimo, ci informa di tutte le possibilità che ci offre il paese, dai bar ai ristoranti ai supermercati,. Un giretto in paese, che vanta anche alcune belle chiese e poi ritorno al camper per le pulizie generali.
Martedì 7: breve sosta al vicino Lidl per alcune compere e poi verso Granada; entriamo nell’ area di sosta dietro a un distributore di benzina (37,156898-3,54573W)(10€ senza corrente, ha anche le docce) pranziamo e poi ci avviamo con le bici lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume e che ci fa arrivare al centro (circa 6 Km). Purtroppo anche qui, come abbiamo notato nelle precedenti città, le indicazioni turistiche sono piuttosto scarse e, se aggiungiamo il traffico di una grande città, non è facile individuare i vari monumenti tanto che ad un certo punto ci stanchiamo di girare a vuoto e decidiamo di tornare al camper.
Mercoledì 8: lasciamo l’ area e ci dirigiamo verso Baeza, città iscritta nel patrimonio mondiale dell’ umanità, e ci fermiamo nell’ area di sosta gratuita con servizi di carico e scarico (37,996114-3,459769W). Visitiamo il tranquillo paese con molti edifici storici e una bella passeggiata da cui si ammirano le vallate sottostanti, coltivate ad ulivi.
Giovedì 9: partiamo verso la vicina Ubeda, anche questa patrimonio dell’ umanità e anche qui sostiamo nell’ area gratuita (38,006401-3,37972). visitiamo il paese e ci avviamo verso Valencia fra distese infinite di ulivi. Preferiamo non arrivare a Valencia e ci fermiamo per la notte nell’ area di sosta di Chinchilla de monte Aragòn (38,920898-1,72231W), gratuita con carico e scarico, ai piedi del bel paesino che saliamo a visitare e che si rivela davvero molto piacevole, con diversi monumenti e il suo castello ben conservato.
Venerdì 10: lasciamo questa bella area e l’ altrettanto bel paese e, sempre per ottime strade, raggiungiamo Valencia ed entriamo nell’ area sosta camper Aldaia (39,463155-0,447783W)(carico, scarico, corrente e docce; 20€/24 ore). La gentilissima signora che ci accoglie ci dà una bella mappa di Valencia e tutte le indicazioni per arrivarci in bici; in effetti Valencia è ciclabilissima anche se raggiungere l’ inizio dei giardini del Turia (uno splendido parco urbano costruito sul letto del fiume) non risulta proprio facilissimo. Superiamo la città vecchia e puntiamo direttamente alla città delle arti e della scienza, progettata da Calatrava; proseguiamo quindi verso la marina e il bel lungomare. Tornati al camper faccio un salto al vicino Mercadona per acquistare due porzioni di paella.
Sabato 11: ripercorriamo con le bici i giardini del Turia fino al ponte romano che, attraverso le torri Serrano, ci introduce nella città vecchia. Leghiamo le bici e ci avventuriamo a piedi fra le strade e i bei monumenti, in mezzo a tanta gente e anche tanti italiani. Purtroppo, al ritorno, ci aspetta una brutta sorpresa: hanno tagliato il cavo d’ acciaio che legava le bici e hanno rubato la mia! Con la tristezza e la rabbia nel cuore ripercorriamo a piedi i Km che ci separano dall’ area di sosta, andiamo a piedi al vicino Mercadona per gli acquisti che avevamo programmato e torniamo al camper.
Domenica 12: paghiamo l’ area (20€/24 ore con corrente) e cominciamo il viaggio di avvicinamento a Barcellona; facciamo sosta nell’ area gratuita di Tortosa (40,80295-0,51449E), pranziamo e nel pomeriggio visitiamo il paese che comunque non offre un gran chè, almeno oggi che è domenica e tutti i monumenti (compresa la cattedrale) sono chiusi. Saliamo fino al castello che domina il paese ed è stato trasformato in un hotel e torniamo al camper verso sera.
Lunedì 13: partiamo in direzione di Barcellona percorrendo sempre l’ autopista gratuita che ci conduce fino al camping “3 estrellas” (41,272499-2,04257); ci viene assegnata la piazzola (tariffa ACSI: 23€+tassa di soggiorno) e il personale, molto gentile, ci da tutte le informazioni per raggiungere il centro della città. Pranziamo velocemente e ci avviamo alla fermata dell’ autobus L95 (biglietto sull’ autobus, 2,55€ a persona) che, in circa 45 minuti, ci porta a Piazza Catalunja dove si trova l’ ufficio turistico per tutte le informazioni del caso. Passeggiamo per la Rambla e lungo le vie laterali alla ricerca dei vari monumenti, fino ad arrivare al porto. Sempre con lo stesso autobus torniamo al campeggio.
Martedì 14: riprendiamo l’ autobus che ci porta in centro ma oggi purtroppo il tempo è pessimo: piove, e come piove! Sotto la pioggia visitiamo casa Batlò, Amatler e Morera, quindi Casa Milà, la Sagrada Familia e infine il vecchio ospedale di Sant Pau. Ci rifugiamo in un piccolo ristorante cinese per sfuggire ad un violento scroscio e nel primo pomeriggio, bagnati fradici, rientriamo al campeggio.
Mercoledì 15: comincia, aimè, l’ anticipato viaggio di ritorno (in effetti il furto della bici ci ha fortemente demotivato anche perché per i prossimi giorni avevamo programmato alcune piacevoli escursioni in bicicletta); superiamo il confine fra Spagna e Francia e ci fermiamo a Le Barcares, nell’ area di sosta sul porto (42,802004-3,033504)(8€+4€ per la corrente); purtroppo ricomincia a piovere.
Giovedì 16: in mattinata lasciamo l’ area e, sempre per strade gratuite, raggiungiamo l’ area di sosta di Valras Plage (43,253366-3,288495E)(10,32€ senza corrente) che fa parte della stessa catena di quella dove eravamo ieri; anche qui infatti, per entrare, è necessario pagare subito (solo con carte) selezionando il periodo di sosta e se si vuole la corrente dopodichè viene rilasciato un QR Code con il quale si può accedere all’ area e ai vari servizi (istruzioni anche in italiano). Facciamo un giretto nel vicino centro paese dove troviamo un bel mercato con pescherie, macellerie, frutta ecc.; acquistiamo ostriche, cozze e olive che gusteremo in camper. Nel pomeriggio una bella passeggiata fino al porto e alla spiaggia mentre il tempo volge al peggio: facciamo appena in tempo a tornare al camper che comincia a piovere.
Venerdì 17: ci dirigiamo verso Les Saintes Maries de la Mer, all’ area di sosta sul mare (43,449799-4,40529)(15€ senza corrente) collegata al centro da una bella pista ciclo-pedonale di un paio di Km. Nel pomeriggio facciamo due passi per il piacevole centro, pieno di negozi di prodotti tipici, bar e ristoranti; in serata torniamo al camper per la cena.
Sabato 18: partenza per il lungo tratto di avvicinamento a casa; sempre per strade normali ci dirigiamo verso il Monginevro che, dopo una breve sosta in un supermercato per le ultime compere, superiamo per fermarci in serata nel grande parcheggio del Forte di Exilles (45,100933-6,937085).
Domenica 19: ultima lunga tirata di 412 Km (questa volta in autostrada) fino a casa dove arriviamo verso le 13.
Km percorsi: 5560
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