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Tour della Sicilia, dal 25 gennaio al 5 marzo
Mercoledì 25 e giovedì 26: partiamo in mattinata verso Livorno dove ci imbarcheremo sul traghetto della Grimaldi Zeus Palace; nave piuttosto vecchiotta ma per fortuna la nostra cabina è abbastanza pulita, unico neo: il riscaldamento non funziona ed è piuttosto frechino. Abbiamo anche prenotato i pasti a bordo che si rivelano decenti. La notte trascorre abbastanza tranquilla, solo in certi momenti avvertiamo le oscillazioni della nave ma, d’ altra parte, ci hanno spostato la cabina al ponte n. 7 e, come si sa, più si è in alto e più si sentono i movimenti dell’ imbarcazione. Arriviamo al porto di Palermo verso le 13,30, le operazioni di sbarco sono veloci e ci immettiamo subito nel caos della città per raggiungere l’ area di sosta in Via Federico Imperatore (38,137499-13,352800) L’ area, completa di tutti i servizi (docce calde a pagamento) costa 17€ + 5€ per la corrente; pagamento anticipato. Sistemiamo il camper e facciamo due passi per orientarci un po'; nei dintorni ci sono vari servizi (alimentari, frutta e verdura, pizzerie ecc. e anche la fermata dell’ autobus e della metropolitana).
Venerdì 27: la notte è piovuto e il mattino si presenta incerto per cui preferiamo prendere l’ autobus e recarci in centro; scendiamo in Via Maqueda, nei pressi del teatro Politeama, e cerchiamo l’ uff. informazioni che troviamo grazie alla gentilezza di alcuni passanti. Con la cartina che ci forniscono giriamo alla scoperta dei principali monumenti, dal teatro Massimo alla cattedrale, al palazzo reale e così via. Ci fermiamo a mangiare in uno dei tanti localini che fanno principalmente street food al mercato del Capo, uno dei caratteristici mercati di Palermo (per la cronaca, mentre frutta e verdura costano veramente poco, altra cosa è il mangiare che non è certo di eccelsa qualità ma di prezzi eccelsi si). Bisogna dire che a Palermo è difficile perdersi perché i palermitani sono sempre ben disposti a fornire informazioni. Torniamo al camper nel tardo pomeriggio.
Sabato 28: il tempo è ancora incerto per cui preferiamo spostarci all’ area di sosta di Sferracavallo in Via Barcarello 25 (38,205293-13,281821); ad accoglierci è Massimo, il giovane gestore dell’ area che ci fa sistemare in una bella e grande piazzola con allaccio elettrico e idrico. L’ area è evidentemente in costruzione (in pratica mancano solo le docce calde ma c’ è già comunque un piccolo gruppo servizi) ma l’ entusiasmo, la buona volontà e la grande disponibilità di Massimo ti fanno sentire subito a casa; inoltre è una fonte continua di suggerimenti su cosa fare, cosa vedere, cosa e dove mangiare. Sistemato il camper ci rechiamo a piedi al vicino paese, dove si può soddisfare ogni golosità, mentre nel pomeriggio facciamo una bellissima passeggiata, fra il mare e le bianche scogliere, nella riserva naturale del monte Gallo.
Domenica 29: con la moto andiamo all’ Isola delle femmine che in realtà non è un’ isola ma una stretta penisola che si protende verso il mare. Oggi ci sono i pescatori sul porto che vendono il loro pescato e anche un piccolo mercatino di prodotti locali: formaggi, frutta e verdura. Acquistiamo un bel tonnetto, arance, mandarini e cedri; al ritorno sostiamo a Sferracavallo e acquistiamo due cannoli al Bar del Porto, indicatoci da Massimo come un’ ottima pasticceria e bisogna ammettere che quando si entra lì bisogna essere veramente forti e resistere alle tentazioni, tanti sono i dolci e le torte esposte. Torniamo al camper per grigliare il tonnetto appena acquistato e il pomeriggio lo passiamo mollemente sdraiati a goderci questo caldo sole.
Lunedì 30: tempo incerto comunque con la moto ci dirigiamo verso Monreale, in mezzo ad un traffico infernale dove le regole del codice della strada (frecce, sorpassi, taglio di strada, parcheggi in doppia fila, ecc.) proprio non esistono. Visitiamo l’ imponente duomo, i cui interni sono arricchiti da splendidi mosaici e il chiostro dei benedettini (biglietto per il chiostro: 6€ a persona), parzialmente in restauro, quindi ci spostiamo verso Mondello e la sua lunga spiaggia di sabbia bianca. Un panino ad un bar e poi ritorno al camper. Carichiamo la moto perché domani mattina si parte.
Martedì 31: notte ventosa e mattino nuvoloso; paghiamo l’ area (20€ a notte) e ci avviamo verso Castellammare del Golfo prendendo l’ autostrada che qui è gratuita. Troviamo subito l’ area di sosta “Play time” (38,025101-12,890500); simpatica piccola area, alta sulla strada e con vista mare. Sistemiamo il camper e ci rechiamo a piedi in paese per alcuni acquisti alimentari; nel pomeriggio, nonostante il forte vento e qualche goccia di pioggia, andiamo fino al porto e poi, nel senso opposto, verso la lunga spiaggia sabbiosa, aggredita dai marosi.
Mercoledì 1 febbraio: mattinata fresca ma splendida; con la moto andiamo alla riserva naturale dello Zingaro; facciamo una breve sosta ai faraglioni e alla tonnara di Scopello che però è proprietà privata e per di più chiusa per cui, dopo aver fatto alcune foto, proseguiamo fino alla riserva. All’ ingresso c’ è un bel parcheggio dove sostano alcuni camper; per noi vecchiotti l’ ingresso è libero, c’ è un bel sentiero, piuttosto sassoso, che corre a mezza costa in prossimità del mare con qualche possibilità di discesa verso alcune splendide calette e che prosegue fino all’ ingresso nord al quale si accede da S. Vito lo Capo. Torniamo al camper nel pomeriggio e ci sediamo fuori a goderci finalmente un caldo sole.
Giovedì 2: anche oggi il tempo è piuttosto nuvoloso comunque inforchiamo la moto e ci avviamo verso il Tempio di Segesta. Visitiamo il sito archeologico (6€ a persona) i cui monumenti più importanti sono il tempio e l’ anfiteatro e poi ci dirigiamo verso Alcamo, percorrendo anche un tratto di autostrada, gratuita e pochissimo trafficata. Alcamo è un bel paese, con diverse chiese e vie ben ristrutturate e pulite. Torniamo al camper nel pomeriggio mentre un timido sole fa occhiolino fra le nubi.
Venerdì 3: paghiamo l’ area (dovevano essere 13€ ma siccome siamo rimasti 3 giorni paghiamo 10€ a notte) e ci avviamo verso San Vito lo Capo, facciamo sosta all’ area attrezzata “Da Giovanni” in Strada Provinciale 16 (38,1623-12,7367); bella area con tutti i servizi, supermercato Conad a un centinaio di metri e a circa 1 Km dal paese e dal suo porto. Il titolare, molto gentilmente, ci fa parcheggiare e ci da tutte le informazioni del caso. È una bella giornata e finalmente pranziamo all’ aperto; nel pomeriggio andiamo a piedi fino al porto e alla lunga spiaggia a forma di falce.
Sabato 4: con la moto ci dirigiamo verso l’ ingresso nord della riserva dello Zingaro; facciamo una brevissima deviazione verso la tonnara di Punta Secca, in completo abbandono e tutta transennata per paura di crolli e poi, per bella strada, arriviamo alla riserva. Anche in questo caso si percorre un sentiero che consente di scendere al mare, dove ci sono delle spiaggette da sogno, e poi risalire fino a una grotta preistorica; volendo, si può arrivare fino all’ ingresso sud ma preferiamo tornare alla moto e al camper perché si è alzato un forte vento. Alla sera andiamo al vicino Conad per prendere il pollo con le patate che avevamo precedentemente prenotato.
Domenica 5: notte e mattina ventosissime; con la moto andiamo verso la baia Santa Margherita, bella zona di mare con diverse possibilità di sosta libera (almeno in questo periodo) proprio fronte mare, poi verso Custonaci per rivedere la Grotta Mangiapane che purtroppo in questo periodo è chiusa (lo sapevamo ma la nostalgia…) quindi rientro al camper lottando con le furiose raffiche di vento. Nel pomeriggio una bella passeggiata verso il faro, dove il mare assale con violenza le coste. Carichiamo la moto, domani si parte per Erice.
Lunedì 6: paghiamo la sosta (10€ a notte) e ci avviamo verso Erice, abbarbicata su uno sperone roccioso; parcheggiamo il camper nel parcheggio di Porta Trapani (molto in pendenza, a pagamento in stagione, oltre non si può andare: c’ è il divieto ai camper) e giriamo per le stradine del paese che rientra a pieno titolo fra i borghi più belli d’ Italia, quindi torniamo al camper, rifacciamo in discesa la strada che prima avevamo fatto in salita e ci dirigiamo verso il Museo del sale di Trapani: c’ è un piccolo parcheggio dove non c’ è nessuno e per di più il museo è chiuso. Ripartiamo e facciamo una sosta per il pranzo a Torre di Mezzo: piccolo parcheggio in riva al mare sotto a una torre di avvistamento ma anche qui non c’ è nessuno, a parte i tanti cani randagi, per cui ripartiamo e arriviamo al parcheggio degli imbarchi per l’ isola di Mozia, dove sostano altri due camper. Ci fermeremo qui per la notte.
Martedì 7: la notte è stata disturbata soltanto dal latrare dei cani abbandonati, che qui in Sicilia abbondano. In mattinata partiamo e facciamo una breve sosta al B&B di Mamma Colette (37,844211-12,465677) che, per 23€, ti prepara anche una abbondante colazione ed è tutto compreso, dalle docce alla lavatrice. Decidiamo però di proseguire verso Mazara del Vallo dove sostiamo all’ area “Il giardino dell’ Emiro” (37,666204-12,578435); area molto bella e ben curata ma, alla fin dei conti, piuttosto caruccia: ai 17€ della sosta bisogna aggiungere 3€ per la corrente, altri 3€ per la tassa di soggiorno, le docce a pagamento (0,50€ per 3 minuti), la lavatrice (4€) e, ovviamente se lo desideri, i cornetti alla mattina al costo di 1,50€ cadauno (faccio notare che li abbiamo visti in una pasticceria a 0,80€). parcheggiamo il camper, pranziamo e ci avviamo a piedi verso il centro storico; troviamo l’ uff. turismo nei pressi del porto che ci consegna una cartina e ci dà molte utili informazioni, grazie alle quali giriamo per il nucleo della città vecchia e per la Casba, un dedalo di viuzze abbellite da pregevoli maioliche arabeggianti. Alla sera ordiniamo una pizza che ci viene consegnata al camper.
Mercoledì 8: notte piovosa e mattina pure! Paghiamo l’ area (20€, ci ha fatto lo sconto) e ci avviamo verso Granitola Torretta sotto la pioggia: c’ è qualche possibilità di sosta in riva al mare ma non c’ è proprio nessuno; ci spostiamo allora, sempre sotto la pioggia, a Selinunte, in un parcheggio abbastanza vicino al parco archeologico ma anche qui siamo soli e poi, che ci facciamo tutto il giorno chiusi in camper? Ripartiamo verso Porto Palo: stessa storia! Non smette di piovere e anche qui non c’ è nessuno. Rimettiamo in moto e ci dirigiamo verso Sciacca e decidiamo, finalmente, di fermarci nel grande parcheggio del porto turistico, in compagnia di alcuni altri camper (37,505199-13,0761). In pratica, giornata di gironzolamento e di scogliona...o!
Giovedì 9: piove, piove, piove! Dopo aver fatto un po' di spesa al vicino supermercato ci avviamo e facciamo una prima sosta a Secca Grande: c’ è un grande parcheggio (37,433857-13,237196) in riva al mare che in questo periodo è completamente vuoto; alle spalle una fila interminabile di case-vacanza; passeggiamo un po' sul lungomare, poi risaliamo in camper e ci spostiamo a Eraclea Minoa, nel piccolo parcheggio all’ ingresso del sito archeologico (37,393677-13,282562). pranziamo e poi facciamo due passi nei dintorni ma dopo un po' siamo costretti a rientrare perché riprende a piovere.
Venerdì 10: diluvio per tutta la notte. Partiamo in mattinata ed entriamo nell’ area di sosta che si trova fra la Scala dei Turchi e Porto Empedocle (37,289001-13,492800). L’ area è proprio sul mare con carico-scarico, elettricità, bagni e docce calde (a pagamento: 1€) e costa 19€ al giorno con offerte a scalare a partire da una settimana di permanenza. Ha smesso di piovere anche se tira ancora un vento freddo e facciamo due passi nei dintorni e lungo il mare.
Sabato 11: al mattino andiamo fino a Porto Empedocle per alcune compere alimentari e nel pomeriggio andiamo fino alla Scala dei Turchi, splendida falesia in marna bianca che si protende sul mare, fra due spiagge sabbiose; la sera la trascorriamo, fino al tramonto del sole, chiacchierando con gli altri camperisti.
Domenica 12: giornata splendida; con la moto andiamo a rivedere la Valle dei Templi (l’ avevamo vista 20 anni fa). Parcheggiamo all’ ingresso del tempio di Giunone, facciamo il biglietto (10€ a testa) e giriamo per le monumentali rovine. Nel pomeriggio una bella passeggiata lungo il mare e poi restiamo a guardare il sole che tramonta.
Lunedì 13: anche oggi bella giornata; andiamo in paese per delle compere e nel pomeriggio cominciamo i preparativi per la partenza: riusciamo a caricare la moto prima che un nuvolone piuttosto imbronciato ci scarichi addosso tutta la sua pioggia. Paghiamo l’ area (19€ al giorno + 6€ per la lavatrice).
Martedì 14: partiamo in mattinata; per strada normale arriviamo a Gela dove ci ritroviamo in mezzo a un traffico piuttosto intenso e quindi, con qualche deviazione dovuta al nubifragio di qualche giorno fa, a Scoglitti. Entriamo nel campeggio Kamarina Pit Stop (36,893763-14,437847): belle piazzole separate da siepi con lavandino, attacco elettrico e doccia fredda in ogni piazzola; dispone inoltre di un tendone comune e di un locale interrato con lavanderia e docce calde gratuite. Pranziamo all’ aperto e poi, a piedi, andiamo fino al paese e al porto di Scoglitti.
Mercoledì 15: con la moto andiamo prima al porto ad acquistare del pesce fresco dai pescatori che espongono il loro pescato su dei banchetti e poi a Punta Braccetto, dove si trovano alcuni campeggi, tutti al completo; in pratica qui la gente prenota di anno in anno e rimangono anche sei mesi! In uno di questi, “La baia dei coralli”, ritroviamo una coppia che avevamo conosciuto in Grecia. Il pomeriggio lo passiamo a prendere il sole e a chiacchierare con altri equipaggi.
Giovedì 16: sempre in moto andiamo prima a Santa Croce Camerina, dove oggi si svolge il mercato con tanti banchi di frutta e verdura a prezzi convenientissimi, oltre ovviamente agli immancabili banchi di vestiti che ormai la fanno da padroni. Ci avviamo poi verso il castello di Donnafugata che visitiamo (4€ per gli over 65); molto bello il castello, del quale si visitano le stanze del piano nobile, tutte abbellite da pareti riccamente dipinte e mobilia antica e molto bello anche il parco che ospita giganteschi ficus, il labirinto in pietra e rigogliosa flora mediterranea. Mangiamo un’ arancina e una focaccia ragusiana nella trattoria lì vicina e torniamo al camper; carichiamo la moto e ci prepariamo alla partenza di domani.
Venerdì 17: paghiamo il campeggio (20€ a notte, 5€ la lavatrice) e ci spostiamo a Donnalucata; entriamo nell’ area di sosta Club Piccadilly (36,747601-14,663100), sistemiamo il camper e andiamo a dare un’ occhiata alla spiaggia che purtroppo, a causa del nubifragio dei giorni scorsi, è quasi completamente sommersa da uno spesso strato di canne. Con la moto ci rechiamo al Conad, distante circa 4 Km, per acquisti alimentari. Nel pomeriggio relax al sole. L’ area di sosta costa 15€ tutto compreso, anche le docce calde (a gettone, il proprietario te ne dà quanti te ne servono) e ogni piazzola ha il suo lavandino.
Sabato 18: con la moto ci dirigiamo a Modica, bella cittadina, ricca di palazzi e soprattutto di splendide chiese barocche; percorriamo i suoi vicoli e le sue scalinate fino alla sommità dove si trova il castello, liberamente visitabile e dal quale si gode di una notevole vista sulla città. Ci spostiamo quindi a Cava d’ Ispica e visitiamo il sito rupestre (4€ il biglietto) costituito da una catacomba e un’ altra struttura scavata nella roccia denominata ginnasio. Torniamo al camper nel pomeriggio.
Domenica 19: con la moto andiamo a Ragusa, passando per una strada secondaria con splendidi panorami di campi verdeggianti, ulivi e tanti muretti a secco perfettamente rettilinei che delimitano le proprietà. Parcheggiamo la moto in Piazza della Repubblica e saliamo per viottoli e scalinate fino alla sommità di Ragusa Ibla: bellissime le chiese barocche e i palazzi che incontriamo sul nostro cammino. Torniamo al camper nel pomeriggio, dopo esserci fermati per un panino in un bar sulla strada del ritorno.
Lunedì 20: oggi, sempre in moto, visitiamo Scicli, il suo bel corso e le chiese barocche; prima di ritornare al camper facciamo una deviazione verso Sampieri, bel paesino lungo la costa dove si trova il campeggio “La spiaggetta”, al completo; troviamo comunque una persona che avevamo conosciuto all’ area di sosta di Porto Empedocle. Tornati al camper restiamo a goderci il caldo sole e paghiamo l’ area (15€ a notte, tutto compreso, anche le docce calde) perché domani mattina si parte.
Martedì 21: ci avviamo verso Avola percorrendo anche un tratto autostradale ovviamente gratuito; l’ idea iniziale era di entrare nell’ area di sosta Tremoli Park (36,916339-15,151010) ma, quando arriviamo, vediamo che ci sono alcuni camper parcheggiati nel parcheggio proprio prima dell’ area in stalli predisposti per cui decidiamo di fermarci qui. Scarichiamo la moto, pranziamo e nel pomeriggio facciamo una bella passeggiata sul lungomare; più tardi andiamo ad assistere alla sfilata dei carri carnevaleschi che parte proprio vicino al parcheggio.
Mercoledì 22: con la moto andiamo a Siracusa, parcheggiamo giusto di fronte alla biglietteria del parco archeologico (13€ a persona) e passeggiamo fra i resti delle vestigia greche e romane e la zona delle Latomie, una grande parete rocciosa dove sono state scavate, per uso abitativo o religioso ma soprattutto per ricavare le pietre da costruzione, numerose grotte e cavità; particolarmente imponenti l’ orecchio di Dionisio e la grotta dei cordari. Ci spostiamo quindi a Ortigia e giriamo per i suoi stretti vicoli e le belle piazze (bellissima la piazza del duomo), fino all’ estrema propaggine dove si trova il castello Maniace. Torniamo al camper nel pomeriggio.
Giovedì 23: oggi ci rechiamo a Noto, altro bel centro ricco di palazzi e chiese barocche che si affacciano sull’ arteria principale del paese. Torniamo al camper e nel pomeriggio andiamo fino alla riserva di Vendicari; l’ ingresso costa 3,5€ me preferiamo non entrare perché ormai è troppo tardi (chiudono alle 16) e non si farebbe in tempo a vedere niente. Tornati al camper, sempre con la moto, vado ad acquistare un po' di Nero d’ Avola in una cantina poco lontana, quindi carichiamo la moto, domani ci aspetta un’ altra destinazione.
Venerdì 24: prendiamo l’ autostrada, gratuita fino a poco dopo Catania, e usciamo a Fiumefreddo, quindi seguiamo le indicazioni del navigatore fino all’ area di sosta sul lungomare San Marco (37,800002-15,24621). bella area con piazzole grandi, allaccio elettrico in tutte le piazzole (a consumo) servizi igienici e docce calde (0,50€/4 min.); il mare con la pineta e la sua lunga spiaggia sono appena al di là della strada. Sistemiamo il camper in una delle tante piazzole libere e ci dedichiamo ad un po' di pulizia.
Sabato 25: tempo piuttosto nuvoloso, comunque con la moto ci avviamo verso Taormina; facciamo una prima sosta alla stazione di Taormina che si trova nella zona dei Giardini Naxos e conserva ancora i vecchi arredamenti e poi saliamo al centro storico che visitiamo. Taormina ha un bel corso sul quale si affacciano, oltre ad alcuni palazzi e chiese di un certo pregio, molti negozi, bar e ristoranti. Ripartiamo e saliamo, tornante dopo tornante, a Castelmola, arroccato su una rupe e considerato uno dei borghi più belli d’ Italia; in realtà, oltre alla stupenda posizione (l’ Etna da una parte, il golfo di Taormina dall’ altra) non ci impressiona molto: a parte la chiesa e la bella pavimentazione, non offre molto di più, se si escludono anche qui i tanti ristoranti e negozi. Torniamo nel pomeriggio.
Domenica 26: con la moto andiamo a Riposto, cittadina di mare con un grosso porto e un ben fornito mercato del pesce; acquistiamo un paio di tonnetti che faremo alla griglia. Nel pomeriggio una passeggiata lungo il mare e a guardare il solito idiota che, con il suo fuoristrada, si è completamente impantanato, tanto che due trattori non riescono a tirarlo fuori.
Lunedì 27: notte piovosa e mattino pure; nel pomeriggio però il tempo si rasserena e ci consente di andare con la moto a vedere Isola Bella, uno sperone roccioso congiunto alla terraferma da una sottile striscia di sabbia. La fotografiamo da lontano perché sembra che l’ accesso sia possibile soltanto passando per le proprietà di alcuni hotel.
Martedì 28: paghiamo l’ area (10€ a notte senza corrente) e la bombola di gas che Sergio ci ha gentilmente procurato perché la nostra era finita (19€, altro che da noi!) e partiamo con l’ intenzione di andare a Novara di Sicilia ma purtroppo la SS 185 è interrotta per frana e siamo costretti a deviare verso Randazzo e poi, attraversando i Nebrodi e salendo fino a 1250 metri (c’ è la neve ai lati della strada), verso Capo d’ Orlando dove però non troviamo grandi possibilità di sosta. Proseguiamo allora fino a S. Agata di Militello (il navigatore ci vorrebbe far passare più volte sotto a dei ponti alti 2 metri) e facciamo sosta in un grande parcheggio proprio in riva al mare (38,079439-14,647231), dove trascorreremo la notte. Poco distante ci sarebbe anche un’ area di sosta ma anche in questo caso il navigatore mi manderebbe per un sottopasso basso; probabilmente c’ è un altro accesso più avanti.
Mercoledì 1 marzo: notte tranquilla, solo il rumore del mare e del vento che si è alzato impetuoso. Al mattino ci avviamo, per strada normale che costeggia quasi sempre il mare, verso Campofelice di Roccella, pochi Km dopo Cefalù. Entriamo nell’ area di sosta “La baia del sole” (38,00636-13,903713)(15€ con corrente 500W, docce calde a pagamento, belle piazzole ampie e accesso diretto alla lunga spiaggia); sistemiamo il camper, tiriamo giù la moto e ci rechiamo subito in paese, distante circa tre Km, per alcune compere alimentari. Nel pomeriggio una bella passeggiata lungo la spiaggia, fino al castello di Roccella del quale resta solo la torre di avvistamento, proprio sul mare. Giornata bella ma molto ventosa.
Giovedì 2: vento anche tutta la notte. Al mattino ci avviamo in moto verso Cefalù; giriamo per i suoi caratteristici vicoli fino alla cattedrale e poi giù al Bastione Marchiafava, quindi riprendiamo la moto e, per una strada con tanti tornanti e salite impossibili (in realtà abbiamo preso una scorciatoia, vietata, e a ragione, a camper, furgoni, ecc.) saliamo al Santuario di Gibilmanna, dal quale si gode di una splendida vista sul mare e sulle vallate circostanti. Ridiscendiamo passando per Gratteri e Lascari e torniamo al camper nel primo pomeriggio.
Venerdì 3: il tempo, oltre che ventoso, è pure piovoso per cui non ci resta altro che passeggiare nei dintorni e rinchiuderci in camper quando la pioggia si fa più insistente.
Sabato 4: anche oggi il tempo non è dei migliori; ne approfittiamo per fare qualche pulizia del camper, caricare la moto e aspettare il pomeriggio per partire alla volta del porto di Palermo. Saliamo sulla nave (la stessa che ci ha portato qui) verso le 17 e ci sistemiamo in cabina in attesa della partenza.
Domenica 5: durante la traversata il mare è stato un poco mosso; sbarchiamo al porto di Livorno alle 16,40, complice il mare ma anche l’ incapacità dei parcheggiatori della nave che hanno sistemato le auto piuttosto maluccio. Percorriamo la Livorno-Firenze e poi autostrada fino a casa, con scarso traffico a parte il solito nodo di Bologna. Arriviamo verso le 21 di sera.
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