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Provenza,
dal 30 marzo al 25 aprile
Giovedì 30 marzo: in mattinata partiamo da Valdagno in direzione di Arma di Taggia, dove abbiamo intenzione di fermarci un paio di giorni per ripercorrere la ciclabile dei fiori. Purtroppo il parcheggio sterrato dove avevamo sostato l’ anno scorso (43,832940-7,857400) è adesso tutto occupato da camion e tendoni perché è in corso il raduno internazionale di enduro; fortunatamente uno degli addetti alla regolazione del traffico ci indica una possibilità di sosta, immediatamente prima della caserma dei carabinieri, dove fanno parcheggiare tutti i camper che arrivano per vedere o partecipare al raduno. Si tratta di un ex campo di calcio dove in effetti sostano già alcuni camper (43,839430-7,852159) che però, io credo, è aperto solo in questa occasione. Sistemiamo il camper e facciamo due passi in paese e lungo il porticciolo.
Venerdì 31: notte tranquilla, veniamo svegliati dal martellante scampanio del vicino campanile. Il tempo purtroppo è molto nuvoloso per cui rinunciamo alle bici e ci accontentiamo di una bella passeggiata lungo la pista ciclabile, fino a Santo Stefano a mare; nel pomeriggio altra passeggiata fino a Taggia, classificato come uno dei borghi più belli d’ Italia.
Sabato 1 aprile: bella giornata; con le bici ci avviamo lungo la pista ciclabile in direzione di Imperia. Inutile dire che la pista è bellissima: sempre con vista mare, larga, con due corsie ciclabili e una pedonale. A San Lorenzo è interrotta per un breve tratto di circa un Km, poi si riprende fino ad Imperia. Proseguiamo (bici a mano) lungo il “percorso degli innamorati” e poi risaliamo in bici e passiamo per Porto Maurizio e Porto S. Giacomo. Sulla strada del ritorno ci fermiamo in un bar lungo la pista dove mangio la peggior pasta all’ arrabbiata del mondo! (neanche i tedeschi riuscirebbero a fare una cosa del genere). Visto che la giornata è bella proseguiamo verso Sanremo e fino alla fine della ciclabile, a Ospedaletti. Torniamo al camper, un po' di relax e poi, a piedi, andiamo al vicino Conad per alcuni acquisti alimentari.
Domenica 2: partiamo in mattinata con meta la penisola di Hieres, Francia; autostrada italiana fino a Ventimiglia e poi autostrada francese con uscita a Frejus. (due parole sulle autostrade francesi: hanno un sistema di pagamento assolutamente barbaro; in pratica, per percorrere circa 100 Km, bisogna passare, fermandosi per il pagamento, quattro volte. Oltre a questo, sempre per percorrere questi 100 Km, paghiamo in tutto 20 €!) proseguiamo per strade normali, a volte strette ma comunque sempre con poco traffico e arriviamo nel primo pomeriggio al Camping Olbia (43,0396-6,1063), piccolo campeggio sulla penisola di Hyeres, non molto adatto a camper grandi (molte piazzole sono adatte più alle tende che ai camper) con bei servizi; il mare è a circa 200 metri e si raggiunge percorrendo un sentiero piuttosto scosceso in mezzo al bosco al termine del quale si giunge ad una baia dove le posidonie morte ricoprono gran parte della sabbia; come se non bastasse comincia a piovere per cui ripariamo velocemente in camper.
Lunedì 3: per fortuna oggi è una bella giornata; con le bici andiamo al porto “La tour fondue” dove prendiamo il traghetto per l’ isola di Porquerolles (alla faccia del traghetto! 69,40€ per due persone over 65 e due bici, andata e ritorno, per 20 minuti di traversata! In pratica la bici costa 17€ mentre noleggiarla sull’ isola costa 18€). Giriamo per l’ isola per strade sterrate e con alcuni saliscendi; per scendere alle varie baie bisogna abbandonare la bici e proseguire, per poche decine di metri, a piedi. Riprendiamo il traghetto nel primo pomeriggio e, siccome è ancora presto, andiamo verso la zona delle saline (c’ è qualche breve tratto di pista ciclabile) percorrendo una strada fra le saline, appunto, e il mare, dove volteggiano diversi surfisti. Ritorno al camper nel tardo pomeriggio.
Martedì 4: partiamo in mattinata per raggiungere Carro. Percorriamo strade normali e superiamo la caotica Marsiglia per un bel tratto di autostrada gratuita; arriviamo verso le 12 all’ area di sosta di Carro (43,32932-5,04050). l’ area è situata in splendida posizione, vicino al porto peschereccio (ogni mattina c’ è il mecato del pesce) e con il mare davanti; l’ ingresso è regolato da sbarra: bisogna scegliere i giorni di permanenza (max 3 giorni) e pagare l’ importo corrispondente con carta (da 8 a 12€ a seconda della stagione; adesso 10€); viene rilasciato uno scontrino con il codice da digitare all’ uscita. Abbiamo la fortuna di occupare l’ ultimo posto libero fronte mare; i posti interni sono quasi tutti liberi. Pranzetto veloce e poi facciamo un giro a piedi lungo la scogliera e per il piccolo paese che in verità non offre molto: alcuni ristoranti, un panettiere e un minuscolo negozio di alimentari.
Mercoledì 5: acquistiamo delle code di rospo al bel mercato del pesce e poi ci avviamo a piedi (fa piuttosto freddo per le bici) lungo la Via Verde che costeggia il mare in direzione di Martigues. Al pomeriggio altra passeggiata fino al faro dove, nei parcheggi, sostano alcuni camper.
Giovedì 6: acquistiamo dell’ altro pesce al mercato e poi ci avviamo verso Port S. Louis du Rhone; percorriamo anche un tratto di autostrada gratuita che ci fa superare Marsiglia e arriviamo all’ area di sosta (43,3844-4,8192) che si trova circa un Km oltre il paese e fa parte del circuito Pass Etapes. Bella area con tutti i servizi, illuminata e recintata. Sistemiamo il camper e, nel pomeriggio, con le bici andiamo all’ Uff. Turistico dove ci consegnano alcune cartine della zona e poi proseguiamo, sempre per pista ciclabile (questo è l’ ultimo tratto della Via Rhona) fino al Bac de Barcarin, il traghetto che ti porta dall’ altra parte del Rodano, in Camargue, evitando di risalire fino ad Arles.
Venerdì 7: con le bici raggiungiamo il Bac de Barcarin (gratuito per pedoni, cavalli e biciclette) che ci trasborda sull’ altra sponda del Rhone e, per un primo tratto di ciclabile, arriviamo alle saline di Giraud (grandissime), quindi per strada normale ma pochissimo trafficata raggiungiamo la spiaggia di Pièmanson, dove sostano in assoluta libertà diversi camper, ritorniamo a Salin de Giraud e proseguiamo verso il grande Etang de Vaccarès. Nel pomeriggio torniamo a Salin de Giraud, riprendiamo il traghetto e torniamo al camper.
Sabato 8: oggi seguiremo un pezzo della Via Rhona, in direzione di Arles; la pista, tutta asfaltata e segnalata, corre fra infiniti campi di riso, vigneti e zone umide, fra Port S. Louis e Arles c’ è soltanto un altro paese: Mas Thibert e lungo il tragitto non ci sono fontane o punti sosta e, come se non bastasse, un vento fortissimo e ovviamente contrario ci rallenta. Ad Arles, che vanta soprattutto una splendida arena di epoca romana, il sabato c’ è un grandissimo mercato pieno di colori e profumi di spezie; buona parte dei venditori sono infatti marocchini che espongono i loro prodotti: spezie, olive, pane e così via. C’ è tantissima gente ed è difficile, con le bici, destreggiarsi fra i banchi e le persone, bisogna seguire la marea di gente ed è quasi impossibile fermarsi per ammirare, annusare e magari comprare qualche prodotto locale. Dopo qualche giro fra le strade della città ritorniamo al camper per la stessa via e anche al ritorno il solito dispettoso vento ci fa compagnia.
Domenica 9: oggi giornata di relativo relax; con le bici ci rechiamo alla vicina Plage de Napoleon, dove vediamo in sosta diversi camper. Torniamo all’ area di sosta per il pranzo pasquale e poi un altro giretto per il porto, dove stazionano due splendidi velieri. Carichiamo le bici perché domani si parte.
Lunedì 10: lasciamo l’ area, che ha cominciato a svuotarsi, e ci dirigiamo alla Plage de Napoleon dove ci sono sempre diversi camper in sosta; chiediamo informazioni ad un francese che ci dice che il pernottamento è a proprio rischio nel senso che, se passa la polizia, fioccano multe. Decidiamo quindi di restare per il pranzo e per un po' di sosta in riva al mare e nel pomeriggio partiamo, prendiamo il Bac de Barcarin che ci porta dall’ altra parte del Rodano (10€ i camper) e sostiamo nell’ area di sosta di Salin de Giraud (43,412213-4,730965), gratuita, per il carico acqua bisogna procurarsi un gettone in vendita nei negozi del vicino centro. Notte tranquilla.
Martedì 11: lasciamo l’ area e ci dirigiamo verso Saintes Maries de la Mere facendo però una prima sosta al Resto du Pueblo (43,584967-4,457622), un ristorante con una piccola sosta camper e vendita di prodotti regionali (piuttosto carucci!); raggiungiamo quindi l’ area di sosta sulla spiaggia ovest (43,4498-4,4053), molto grande e con parecchi camper (15€ a notte, pagamento anticipato). Sistemiamo il camper, pranziamo e con le bici ci rechiamo dapprima in paese, molto turistico e poi, con le informazioni avute dall’ uff. turismo, ci avviamo verso la “diga a mare”, una strada sterrata (in alcuni punti gli accumuli di sabbia ci costringono a scendere dalla bici) che corre fra il mare e i tanti stagni, pieni di fenicotteri. Prima di tornare al camper ci fermiamo in un piccolo supermercato in paese per alcune compere.
Mercoledì 12: con le bici ci avviamo verso Aigues Mortes; dopo un primo breve tratto di ciclabile si pedala per una strada poco trafficata, prendiamo il Bac du Sauvage che ci traghetta dall’ altra parte del Piccolo Rodano (gratuito, vietato ai camper) e poi, sempre per strada ma piuttosto trafficata (c’ è comunque la corsia laterale per le bici, questo tratto fa parte della Via Rhona) arriviamo a un paio di Km da Aigues Mortes dove riprende la ciclabile lungo il canale del Rodano. Se il percorso, dal punto di vista ciclistico, è stato piuttosto deludente, non così è la cittadina, racchiusa in un quadrilatero di alte mura ben conservate. Ovviamente anche questo è un posto molto turistico, con tanta gente, tanti ristoranti e tanti negozietti per turisti. Torniamo al camper, depositiamo le bici e, a piedi, andiamo in centro per gironzolare fra i negozi.
Giovedì 13: lasciamo l’ area e ci avviamo verso Fontvieille; una prima sosta al supermercato Leclerc (43,707643-4,642324) dove sarebbe anche possibile sostare in alcuni posti destinati ai camper e poi verso l’ abbazia di Montmajour (43°42’22,7”-4°39’52,2”). Pranziamo nel piccolo parcheggio (nessun divieto, probabilmente si può anche pernottare) e visitiamo l’ imponente abbazia benedettina (6€ a testa) quindi, ripreso il camper, ci spostiamo all’ area di sosta di Fontvieille (43°43’10,4”-4°42’41,1”) a pagamento (10€/24 ore), parzialmente ombreggiata, piazzole non delimitate, carico acqua a pagamento, vicinissima al mulino di Daudet e al percorso dei mulini e del castello, che percorriamo dopo aver parcheggiato il camper.
Venerdì 14: facciamo un giro al mercato del paese e poi partiamo in direzione di Fontaine de Vaucluse, entriamo nell’ area di sosta (43,920219-5,12473) a pagamento (12€, fa parte del circuito CampingCarPark) e nel pomeriggio facciamo un giro a piedi fino al paesino e alla sorgente della Sorgue (che ha ispirato il Petrarca in “chiare, fresche e dolci acque”) che sgorga da una profonda voragine nella roccia e che in questo periodo è piuttosto giù di livello, anche se le acque che scorrono sono comunque di una limpidezza meravigliosa (la ricordavamo ben diversa, nel 2005).
Sabato 15: la notte è piovuto un po' ma questa mattina il tempo sembra mettersi al bello; tiriamo giù le bici e ci avviamo verso Saumane de Vaucluse, bel paesino arroccato su un colle, quindi verso L’Isle de la Sorgue, chiamata anche “La Venezia contadina” per i diversi canali che la percorrono, sui quali si affacciano tanti bar e ristoranti. Decidiamo quindi di andare a Pernes les Fontaines, passando per Velleron, perché oggi dovrebbe esserci il mercato provenzale solo che quando arriviamo (complice una sbagliata indicazione della nostra app che ci fa passare per un sentiero sassoso in mezzo ad un bosco e che ci costringe a spingere le bici) il mercato è già terminato così ripartiamo verso l’ area camper mentre il tempo peggiora sempre più e ci annaffia un po'. In tutto il tragitto non ci sono piste ciclabili ma si pedala sempre su strade, più o meno trafficate. Nel pomeriggio facciamo un altro giretto in paese la cui principale attrattiva, comunque, resta il limpido scorrere del fiume.
Domenica 16: lasciamo l’ area e ci dirigiamo verso L’Isle de la Sorgue perché oggi c’ è il mercato provenzale. Parcheggiamo il camper nell’ unico parcheggio consentito ai camper (43,912107-5,048313) e ci rechiamo a piedi in centro dove si svolge il mercato settimanale; acquistiamo la paella in uno dei banchi che però non è dimostrata un gran chè. Dopo pranzo ripartiamo verso Gordes e sostiamo nel parcheggio sterrato consentito ai camper, senza servizi (43,901189-5,19275); parcheggiato il camper ci incamminiamo verso il Village de Bories, un insieme di abitazioni troglodite fedelmente ricostruite negli anni ‘60, distante 1,7 Km (biglietto d’ ingresso: 6€ a persona). Notte al parcheggio.
Lunedì 17: con le bici ci dirigiamo verso Gordes, bel paese classificato fra i più bei villaggi di Francia e poi verso l’ abbazia di Senanques, fotografatissima nel periodo della fioritura della lavanda che però adesso fiorita non è. Visitiamo il grande complesso monastico (9€ a persona, con l’ audioguida) del quale però è visitabile solo una piccola parte, fra l’ altro in restauro (in pratica, una mezza fregatura), quindi torniamo al camper per la stessa strada dell’ andata.
Martedì 18: torniamo al paese di Gordes perché oggi si svolge il mercato settimanale, torniamo al camper per spostarci all’ area di sosta di Goult (43,858765-5,227486), adiacente alla pista ciclabile e facente parte, anche questa, del circuito CampingCarPark (carico, scarico e corrente, 12,78€/24 ore). Sistemato il camper facciamo due passi lungo la pista ciclabile che passa accanto all’ area fino al piccolo borgo di Lumieres quindi ritorniamo all’ area mentre nel cielo si materializza un enorme nuvolone carico di pioggia: tanto rumore per nulla, solo poche gocce e poi torna a risplendere il sole.
Mercoledì 19: con le bici ci avviamo dapprima verso Apt, lungo la ciclabile di Calavon, e poi verso Rustrel, seguendo stradine di campagna fra vigneti e campi di lavanda, passando per Villars. Poco prima di Rustrel basta seguire e indicazioni per Colorado Provencal fino ad arrivare a dei grandi parcheggi e alla biglietteria del parco (2€ a persona, solo a piedi). Giriamo per i sentieri del parco delle ocre, molto simile ma più grande di quello di Roussillon e poi, riprese le bici, torniamo al camper facendo un altro percorso che passa per Les Jean Jean, anche questo molto bello, per stradine di campagna.
Giovedì 20: con le bici ci rechiamo dapprima al vicino paesino di Goult dove si tiene il mercato provenzale e che si rivela un bellissimo borgo quindi, passando per l’ area di sosta, verso Menerbes (altro mercato provenzale e bellissimo borgo). Dopo aver gironzolato fra i caratteristici banchi proseguiamo verso Oppède le Vieux, Maubec, Robion, les Taillades e infine Cavaillon, seguendo le indicazioni della pista “Autor de Luberon” in un continuo saliscendi da un borgo all’ altro (e uno più bello dell’ altro, a parte Cavaillon che, essendo una cittadina piuttosto grande, non ci ispira un gran chè) sempre per stradine in mezzo ai boschi e alla campagna. A Cavaillon riprendiamo la ciclabile del Calavon che corre pianeggiante e ben asfaltata, sempre lontana dalla strada, in mezzo ai vigneti e ai campi di lavanda e torniamo al camper. Carichiamo le bici perché domani si parte.
Venerdì 21: lasciamo l’ area e ci dirigiamo verso Cereste dove riusciamo a parcheggiare il camper in un piccolo parcheggio al bordo del paese (43,85692-5,59213), sicuramente sconsigliato a mezzi oltre i 6 metri. Facciamo due passi per il paese, giusto il tempo di acquistare la baguette, e poi ripartiamo verso Reillanne e parcheggiamo nel parcheggio sterrato con vista sul caratteristico paesino (43,879601-5,6665, poco prima abbiamo notato una piccola area di sosta, per 2 camper, con stazione di carico e scarico). Pranziamo e poi ci incamminiamo verso il paesino. Tornati al camper ripartiamo verso St. Martin les Eaux, più che un paese, una contrada spersa in mezzo ai boschi; c’ è un piccolo parcheggio pianeggiante (43,874401-5,73372) dove si potrebbe anche dormire ma preferiamo ripartire; passiamo per Dauphine ma il paesino non ci ispira un gran chè e proseguiamo per Villeneuve dove si trova un’ area di sosta gratuita (43,895802-5,8615) nella quale decidiamo alla fine di fermarci.
Sabato 22: lasciamo l’ area e ci dirigiamo verso Moustier S.te Maria passando per Brunet (strada stretta ma per fortuna non c’ è nessuno), Puimoisson e quindi Moustier; proseguiamo, curva dopo curva, verso La Palud sur Verdon e seguiamo le indicazioni per la “Route des Cretes”, stretta strada panoramica con meravigliosi punti di osservazione sulle profonde gole del Verdon. Ci sono diversi piccoli parcheggi che consentono di sostare e ammirare il panorama. La Route des Cretes fa un anello che riporta a La Palud; proseguiamo lungo la riva sinistra verso Soleils e Trigance per proseguire, curva dopo curva, lungo la riva destra e arrivare ad Aiguines e poi Les Salles sur Verdon dove facciamo sosta nel parcheggio sterrato dedicato ai camper (43,7775-6,21428).
Domenica 23: lasciamo il parcheggio e ci avviamo verso Lurs; sulla strada che costeggia il lago notiamo diversi spiazzi dove sostano dei camper (per la maggior parte italiani) e che evidentemente sono in posizioni migliori rispetto all’ anonimo parcheggio dove abbiamo pernottato. A Lurs parcheggiamo nel piccolo parcheggio prima del paese (43,966695-5,887499), l’ unico consentito ai camper, con una fontanella d’ acqua e dei servizi igienici; gli stalli sono comunque piuttosto piccoli e non adatti a camper superiori ai 7 metri. Saliamo al paese che si rivela molto interessante e con una notevole vista sulle vallate circostanti. Dopo pranzo ripartiamo, una breve sosta a Le Mees per una foto alle falesie e poi verso Malijan dove avremmo anche sostato se non fosse che il parcheggio per camper era invaso dalle bancarelle dell’ antiquariato. Proseguiamo per Chateau Arnoux (parcheggio nei pressi del castello) che, a parte il castello, non ci dice molto per cui ripartiamo, superiamo Sisteron e facciamo una breve sosta in un parcheggio sterrato (44,424325-6,007422) a La Saulce.
Lunedì 24: dopo colazione partiamo, una breve sosta a La Breole dove c’ è una piccola area di sosta con carico e scarico gratuiti (44,457802-6,29187) e poi proseguiamo verso il Colle della Maddalena dove ci fermiamo per il pranzo. Ripartiamo e arriviamo a Borgo San Dalmazzo; facciamo sosta nell’ area camper gratuita (44,3293-7,49128).
Martedì 25: giornata dedicata al ritorno a casa; strada normale fino ad Asti e poi autostrada Alessandria-Piacenza-Cremona-Brescia -Verona con uscita a Montebello Vicentino e poi Valdagno.
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