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Cilento e altro, dal 25 settembre all’ 7 ottobre
Lunedì 25: partiamo verso le 9 da casa, prendiamo l’ autostrada a Montecchio Maggiore e facciamo una lunga tirata fino a Frosinone dove usciamo più che altro per fare gasolio a prezzi più convenienti, quindi, siccome è ancora presto, rientriamo e proseguiamo fino Santa Maria Capua a Vetere, nell’ area di sosta, gratuita, nei pressi dell’ anfiteatro romano (41,087399-14,2472). L’ area sarebbe anche carina se non fosse che il genio che l’ ha progettata ha previsto le piazzole per i camper a ridosso della strada e i parcheggi delle auto più lontani dalla stessa; per fortuna che a una certa ora di notte il traffico cessa e riusciamo a dormire.
Martedì 26: facciamo colazione e riprendiamo l’ autostrada, che poco dopo Napoli è gratuita, e ne usciamo a Lagonegro; proseguiamo per una strada, bella e sempre in mezzo alle montagne e in continua discesa finché arriviamo al mare a Praia a Mare; proseguiamo fino all’ area di sosta Ulisse (39,722941-15,811271) a Diamante-Cirella. L’ area, molto grande, è proprio in riva al mare e dispone di belle piazzole con allaccio elettrico, gruppo servizi con docce calde a pagamento al costo, in questo periodo, di 15€ al giorno. Il gentile proprietario ci informa che, prenotandolo la sera prima, si può avere pane, cornetti e mozzarella. Ci sistemiamo in prima fila, pranziamo e poi ci rechiamo in spiaggia, grandissima e deserta, a prendere un po' di sole.
Mercoledì 27 e giovedì 28: restiamo fermi all’ area; sole, bagni e qualche brevissimo giro in bici fino al vicino paese di Diamante; acquistiamo un po' di vino alla Cantinella.
Venerdì 29: paghiamo l’ area e ci spostiamo di pochi Km a Scalea dove facciamo sosta all’ area “Dolce vita”: anche questa in riva al mare, belle piazzole a prezzo differenziato a seconda della vicinanza al mare (da 18 a 15€ + 1,5€ a persona per la tassa di soggiorno), docce a pagamento (fredde 20 cent, calde 50 cent) e utilizzo dell’ ombrellone e due lettini compreso nel prezzo.
Sabato 30: al mattino facciamo un giro verso il paese per alcune compere e vediamo, adiacente alla nostra area, l’ area “Zio Tom”, anche questa in riva al mare, con molti posti liberi al costo di 13€ con corrente; così decidiamo di spostarci, paghiamo l’ area (18€) e ci spostiamo di un centinaio di metri e ci sistemiamo in quest’ ultima. Vita di spiaggia e alla sera andiamo, in bici, a cenare alla Braceria (c’ è la pista ciclabile che va fino in paese). Restiamo anche domenica; alla sera andiamo a mangiare nella zona del mercato, dove si trovano alcuni gazebo dove fanno street food.
Lunedì 2: paghiamo l’ area (13€ a notte) e ci avviamo verso Salerno e poi Isernia; facciamo una prima sosta nel parcheggio della chiesa di Santa Maria Addolorata, a Castelpetroso. Si tratta di una chiesa in stile neo-gotico costruita perché, tanto per cambiare, anche qui alcune pastorelle avrebbero avuto delle visioni. Proseguiamo con l’ idea di fermarci nel paese di Frosolone, dove ci sarebbe un’ area di sosta che in realtà si rivela una delusione: lontana più di un Km dal paese che per di più si trova molto più in alto. Ripartiamo e facciamo finalmente sosta in un parcheggio asfaltato nei pressi del santuario di S. Maria del canneto, a Roccavivara.
Martedì 3: notte tranquilla; colazione e partenza verso Casalbordino ma l’ area di sosta sul lungomare, dove siamo stati altre volte, è praticamente deserta ed inoltre l’ unico negozio di alimentari poco lontano è chiuso per cui decidiamo di proseguire fino a Fossacesia. L’ area di sosta è quasi al completo, riusciamo a sistemarci nell’ ultima piazzola fronte mare che in questo periodo costa come le altre (14€ + 4€ per la corrente, che non prendiamo). Alla sera andiamo a mangiare una pizza alla pizzeria Cocofossacesia, verso il centro; esperienza da non ripetere: prezzi elevati e pizza appena accettabile.
Mercoledì 4: con le bici ci avviamo per la ciclabile dei trabocchi in direzione di Ortona; percorso molto piacevole, asfaltato e sempre lungo il mare. Rispetto a qualche anno fa è stata resa percorribile la lunga galleria poco prima di Ortona (necessarie le pile) e quindi si arriva fino al porto dove la pista prosegue ancora per circa un Km. In pratica, fra andata e ritorno, sono meno di 40 Km. Passiamo il pomeriggio a prendere il sole; alla sera ordiniamo dei piatti da asporto al ristorantino dell’ area.
Giovedì 5: con le bici ci avviamo in direzione di Vasto, con la assurda speranza che la ciclabile sia stata completata, rispetto a 3 o 4 anni fa; purtroppo la speranza si infrange dopo soli 4 Km: a Torino di Sangro la ciclabile non esiste più e sarebbe necessario pedalare su una strada piuttosto trafficata. Decidiamo allora di tornare al camper, caricare le bici e partire per un lungo tratto di avvicinamento a casa; facciamo un primo tratto su strada normale ma poi ci arrendiamo al traffico e ai semafori e prendiamo l’ autostrada uscendo a Cesena Nord, quindi proseguiamo lungo la Romea fino a Goro, nel parcheggio permesso ai camper nei pressi del porto (44,848287-12,294792). C’ è un ristorante-pizzeria proprio lì vicino; stasera prenderemo delle pizze, sperando che siano migliori di quelle mangiate a Fossacesia! Si, senza dubbio migliori.
Venerdì 6: ci spostiamo nell’ area di sosta di Gorino (44,8186-12,351) che conosciamo ormai da tempo, tiriamo giù le bici e ci avviamo verso la Barricata, costeggiando la Sacca degli Scardovari; il ritorno lo facciamo prendendo una “scorciatoia” per la Pineta di Cassella, Santa Giulia e Gorino Veneto.
Sabato 7: con le bici ci dirigiamo lungo la Destra Po verso Mesola e il suo castello, sempre per pista ciclabile; dopo Mesola è necessario proseguire lungo strada, per fortuna non troppo trafficata e arriviamo fino ad Ariano Polesine. Ritorno per la stessa strada, carichiamo le bici e, visto che le mosche e le zanzare non ci danno tregua, decidiamo di anticipare il rientro; paghiamo l’ area (15€ senza corrente, solo lo scorso anno erano 10€) e ci avviamo verso casa; arriviamo verso le 18.
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