Se vuoi vedere tutte le foto clicca QUI
Francia, dal 28 luglio al 27 agosto 2022
Giovedì 28 luglio: partiamo al mattino verso la Francia; ovviamente autostrada fino a Susa, passando per Piacenza e Alessandria perché, anche se è un po' più lunga, c’ è molto meno traffico. Viaggiamo spediti, qualche fisiologico rallentamento nei pressi di Torino e verso le 13 siamo sul Passo del Moncenisio. L’ idea iniziale era di fermarci quassù e goderci il fresco ma, dopo aver mangiato qualcosa, decidiamo che il fresco è troppo per cui proseguiamo scendendo dal versante francese fino a Lanslebourg Mont Cenis dove sostiamo in un parcheggio prima del ponte sul fiume e nei pressi degli impianti di risalita (45,284886-6,884045). ci sono ancora alcuni posti liberi ma nel corso della giornata il parcheggio si riempie. Facciamo due passi per il paese e poi torniamo al camper.
Venerdì 29: tappa di trasferimento verso Belley; facciamo sempre strade normali, a parte un breve tratto di autostrada gratuita nei pressi di Chambery che però è tutta una serie di intasamenti e arriviamo poco dopo mezzogiorno, sempre sotto la pioggia, al piccolo paese di Virignin, dove si trova una delle aree del circuito Campingcar Park (45,724892-5,703797). Telefoniamo al n. di contatto del sito (0183646921) e una gentilissima operatrice, che parla italiano, ci aiuta a completare le operazioni per ottenere la tessera ed entrare nell’ area. L’ area dispone di 30 piazzole, allaccio elettrico, carico e scarico e un piccolo blocco servizi con un WC e un lavandino; la ciclabile del Rodano passa lì accanto e a circa un Km c’ è il villaggio di Virignin con tutti i servizi. Ha smesso di piovere, mangiamo qualcosa, tiriamo giù le bici e facciamo un giretto di esplorazione dapprima in paese e poi lungo la ciclabile, in direzione di Lyon; si alternano tratti in sede propria a tratti per stradine di campagna, sempre asfaltate, per brevi tratti la ciclabile segue la strada ma sempre nettamente separata da essa.
Sabato 30: un salto in paese per prendere il pane e poi ci avviamo per la ciclabile in direzione di Seyssel; questo tratto di ciclabile è molto bello, quasi sempre in sede propria e corre sempre lungo il fiume, regolamentato da imponenti chiuse, o in mezzo alla campagna. Facciamo una breve deviazione verso il paese di Belley che vanta soprattutto una bella cattedrale gotica e poi ritorniamo sulla Via Rhona fino a poco dopo Serrieres en Chautagne; qui la pista confluisce su una strada piuttosto trafficata per cui decidiamo di fermarci e avviarci verso il camper, sotto un sole implacabile.
Domenica 31: anche oggi la giornata promette bene! Con le bici prendiamo la Via Rhona in direzione di Brangues; anche questo è un bel tratto di ciclabile, quasi sempre in sede propria, che corre lungo il corso del Rodano che in molti punti, grazie alle dighe, si allarga quasi a sembrare un lago. Torniamo al camper nel pomeriggio, sotto il solito sole implacabile; decidiamo allora di cambiare programma (è il bello del camper, no?) e di spostarci verso la parte a nord della Via Bleu, tralasciando, per il momento, questa parte di Via Rhona (magari gli altri tratti li faremo al ritorno, tempo permettendo). Paghiamo l’ area, tramite la card Campingcar Park e ci avviamo verso Sierck les Bains, sempre per strade normali e lunghi tratti di superstrade gratuite. L’ intenzione era di fermarsi per la notte nell’ area di sosta di Luxeuil les Bains ma un piccolo inconveniente al sistema di automazione per l’ ingresso (c’ è già un camper belga che sta telefonando al supporto telefonico ma sembra proprio che non riesca a risolvere il problema, e se non ci riesce lui che parla perfettamente francese…) ci fa dare una rapida sfogliata alla nostra Guida Camper Europa e riusciamo a trovare una possibilità di sosta, gratuita, a Raddon et Chapendu (47,849247-6,474423), un paesino disperso fra le colline. Ci sono 6 posti camper, nei pressi degli impianti sportivi e la possibilità di fare acqua. Notte tranquilla e fresca.
Lunedì 1 agosto: che bello svegliarsi fra gli alberi! Se avesse piovuto in questi giorni qui ci sarebbero certamente dei funghi! Facciamo colazione con calma e riprendiamo il nostro viaggio verso Sierck les Bains, sempre per strade normali e un lungo tratto di superstrada; una breve sosta a Basse Ham per alcune compere al Carrefour e per dare un’ occhiata al campeggio “Du Port” (seguire le indicazioni per la base nautica, GPS 49°23’07”-6°13’30”) e poi arrivo a Sierck le Bains, al campeggio municipale “Le Tilleuls” (49°26’43”-6°20’58”) proprio sulle rive della Mosella. Attendiamo pazienti che il campeggio apra, alle 15, registrazione piuttosto laboriosa e pagamento in anticipo (17€ al giorno con corrente) e finalmente ci sistemiamo in una piazzola in seconda fila con vista fiume. Chiediamo alla reception del materiale informativo sulle piste ciclabili e poi facciamo un giretto nel vicino paese.
Martedì 2: con le bici ci avviamo verso Trier (Germania) seguendo la ciclabile della Mosella e restando, per la maggior parte del tracciato, sulla parte tedesca del fiume perché nella parte lussemburghese la pista corre troppo spesso vicino alla strada. Bellissimo tratto di ciclabile, praticamente sempre lungo il fiume o fra i vigneti che ne rivestono le rive; soltanto per qualche brevissimo tratto la ciclabile passa a fianco della strada, sempre comunque separata da essa. Anche oggi comunque giornata calda seppur leggermente arieggiata. Arriviamo fino a Oberbillig, dove, volendo, c’ è un traghetto che ti porta sulla riva opposta, a Wasserbillig; torniamo come al solito nel pomeriggio, una bella doccia e un po' di relax all’ ombra dei grandi alberi che proteggono dal sole la nostra piazzola.
Mercoledì 3: oggi con le bici andiamo nel senso opposto, seguendo il primo tratto della Via Bleu, che qui si chiama “Charles le Temeraire”; arriviamo fino al paese di Richemont, una decina di Km dopo Tionville. Non è un tratto molto interessante, non ci sono paesini caratteristici ma soprattutto è quasi sempre sotto il sole e oggi, di sole, ce n’ è davvero troppo. Torniamo al campeggio piuttosto accaldati; doccia (che purtroppo non si può fare fredda, la temperatura è regolata automaticamente) e poi carichiamo le bici: domani si parte.
Giovedì 4: abbiamo deciso che di caldo ne abbiamo abbastanza! Partiamo decisi verso il nord della Francia; facciamo circa 460 Km, praticamente tutti in autostrada o superstrade sempre gratuite e arriviamo nel pomeriggio a Berck sur Mer. facciamo un primo tentativo all’ area di sosta in Chemin aux Raisins (50,39701-1,56431) che però risulta piena tranne un posto proprio vicino allo scarico per cui ci spostiamo all’ area di sosta “Chez Mireille” (50,41654-1,57696) che, siccome è un po' più lontana dalla spiaggia, ha ancora diversi posti liberi (solo carico e scarico, niente elettricità, 12,50€/24 ore). Ad essere sinceri, tenuto conto della lontananza dalla spiaggia, che non ha allaccio elettrico e che, soprattutto, è piuttosto trascurata, la tariffa richiesta è, per gli standard francesi, piuttosto elevata.
Venerdì 5: il mattino ci saluta con qualche goccia di pioggia ma poi il tempo si stabilizza; con le bici ci dirigiamo verso la spiaggia fino al punto dove si rilassano al sole numerose foche, che sono poi la principale attrazione di questa zona, comunque molto turistica. Torniamo al camper, carichiamo le bici e ci dirigiamo verso Le Crotoy; una prima occhiata all’ area camper vicina alla spiaggia (50,22855-1,61222) e poi andiamo all’ area di sosta, facente parte del circuito CampingCar Park, in Route de Rue (50,22972-1,64128) (11€/24 ore). Mangiamo un panino e poi, con le bici, ci avviamo verso Fort Mahon-Plage; un primo tratto di strada normale e poi quasi sempre su ciclabile. Anche Fort Mahon è una località notevolmente turistica, con una bella area camper praticamente in centro. Torniamo al camper verso le 18; questa sera cena a base di cozze, acquistate in una bancarella poco prima dell’ area.
Sabato 6: con le bici ci avviamo verso Cayeux sur Mer seguendo in pratica quasi sempre il tracciato della Velomaritime, passando però per il centro di Crotoy, Saint Valery sur Somme (bel centro medioevale), Le Hourdel. Qualche breve tratto su strada piuttosto trafficata (d’ altra parte è sabato) e per il resto sempre in sede propria; particolarmente bella la deviazione verso Le Hourdel, a ridosso della duna. In tutti i paesi che abbiamo attraversato abbiamo visto diverse possibilità di sosta per i nostri mezzi. Tornati al camper carichiamo le bici perché domani sarà giornata di spostamento.
Domenica 7: operazioni di carico e scarico e partenza verso Le Treport; sosta al supermercato per alcune spese e poi proviamo ad andare all’ area di sosta sopra le falesie (50,05777-1,36222), praticamente piena per cui ci spostiamo all’ altra area (50,05954-1,38919), un po' più vicina al centro (carico, scarico e allaccio elettrico; 10,50€/24 ore). Ci sono ancora 4 posti liberi; sistemiamo il camper, pranziamo e come prima cosa, con le bici, visitiamo il bel centro turistico, contornato dalle sue splendide falesie e all’ uff. turistico ci facciamo dare delle cartine sui percorsi ciclabili. Su consiglio della gentile impiegata seguiamo la pista denominata “entre Verre & Mer”, una bella ciclabile che si allontana dal mare inoltrandosi nella campagna costeggiando un fiume dalle acque limpide e numerosi, grandi stagni dove vivono e nidificano diverse specie di uccelli acquatici. Alla sera torniamo a piedi al centro cittadino per guardare la marea che sale.
Lunedì 8: al mattino passa il fornaio. Con le bici seguiamo il percorso della Velomaritime in direzione di Caieux sur Mer; all’ andata facciamo una deviazione verso Ault per ammirare, dal suo lungomare, le falesie, quindi proseguiamo verso Cayeux sur Mer. Questo pezzo di ciclabile presenta diversi tratti su strada poco trafficata con qualche saliscendi a volte piuttosto impegnativo e qualche tratto di buon sterrato; per alcuni Km si pedala fra i campi e sopra le falesie in sede propria. Torniamo al camper nel pomeriggio, paghiamo la seconda giornata di sosta e organizziamo il prossimo spostamento.
Martedì 9: l’ idea era di sostare a Quiberville ma l’ area di sosta è piena, proseguiamo e proviamo a Saint Aubin sur Mer ma il grande parcheggio della base nautica è chiuso da sbarre e resta soltanto una possibilità in un piccolissimo parcheggio (6 posti, 1 libero) che non ci aggrada molto; riproviamo a Saint Valery en Caux ma anche qui l’ area di sosta, pur in bella posizione sul porto, è piena. Quello che però ci preoccupa di più è che in questo tratto la pista ciclabile è praticamente sempre sulla strada, molto trafficata; infatti non si vedono ciclisti. Proseguiamo ancora (e la ciclabile proprio non esiste) fino a Veulettes sur Mer dove troviamo l’ area di sosta (49,85488-0,60702) con ancora diversi posti disponibili; decidiamo di fermarci, tanto la giornata, per quanto riguarda il giro in bici, è praticamente persa. L’ area comunque è ben posizionata, a due passi dalla spiaggia di ciotoli e dal paese; alla sera passa l’ addetto comunale per il pagamento della sosta (7€). Facciamo due passi lungo la passeggiata al mare e poi cominciamo a programmare la prossima meta: abbiamo capito che questo tratto di Velomaritime è tutto su strada per cui ci sposteremo verso la Senna.
Mercoledì 10: per strade di campagna, attraverso piacevoli paesini, arriviamo a Port Jerome dove un traghetto gratuito ci porta sull’ altra sponda della Senna, a Quillebeuf sur Seine, dove si trova un’ area di sosta gratuita (49,473099-0,526314) (carico acqua a pagamento). Tiriamo giù le bici e ci avviamo verso quella che dovrebbe essere la pista ciclabile “La Seine a velò”; in realtà qui di ciclabile non c’ è proprio niente, si pedala sempre su strade poco trafficate in un continuo saliscendi, alti sul fiume che si intravede, a volte, fra le fronde degli alberi. Fortunatamente per un buon tratto si pedala all’ ombra di una foresta, perché anche oggi il sole brucia. Arriviamo fino a Vatteville la Rue, con la sua bella chiesa e una grande struttura costruita per dare riparo ai ciclisti che percorrono questo tratto di pista. Torniamo al camper e ci rilassiamo all’ ombra degli alberi che circondano l’ area.
Giovedì 11: con le bici ci dirigiamo verso Honfleur; anche in questo caso la ciclabile vera e propria è un miraggio, come del resto la Senna. Si pedala infatti per la maggior parte all’ interno, su strade più o meno trafficate e con un paio di saliscendi piuttosto impegnativi; in pratica su 36 Km di percorso soltanto 5 sono in sede propria. Arriviamo comunque a Honfleur, strapiena di camper e di turisti; il ritorno lo facciamo per la stessa strada, sotto un sole ancora più implacabile di ieri. Tornati al camper carichiamo le bici e, dopo un rapido consulto, decidiamo di cambiare ancora una volta programma e di ritornare sulla costa, in attesa che cessi la canicola.
Venerdì 12: partiamo in direzione di Villers sur Mer; arriviamo all’ area di sosta (49,32910-0,01273) verso le 10,30 e siamo fortunati: ci sono ancora due posti liberi. In effetti abbiamo ormai capito che, per avere maggiori possibilità di trovare posto soprattutto nelle aree piccole come questa (14 posti), è opportuno arrivare in mattinata. Arriveranno in seguito diversi camper che saranno costretti a fare dietro-front. Nel pomeriggio facciamo un giro di ispezione verso Trouville, che superiamo di pochi Km; ci rendiamo conto che, anche qui, le ciclabili sono un miraggio e bisogna pedalare su strada, trafficata, o in alcuni brevi tratti sulla passeggiata lungo mare, fregandosene del divieto. Queste zone sono molto turistiche, con tanti grandi palazzi e sontuose ville; migliaia di auto sono parcheggiate ovunque e tantissima gente prende il sole nelle grandissime spiagge. Al ritorno facciamo una capatina verso il centro di Villers sur Mar e ne approfittiamo per alcune compere alimentari.
Sabato 13: con le bici ci avviamo verso Ouistreham; dopo qualche Km di strade e stradine, una bella salita che ci porta alti sopra le falesie e lo zigzagare fra le strade di alcuni grossi centri balneari (in certe zone sembra quasi di essere sulla riviera romagnola) finalmente la ciclabile si presenta in sede propria, spesso sterrata e addirittura, per qualche bel tratto, vista mare. A Ouistreham diamo un’ occhiata al mercato del pesce (che peccato non poter acquistare niente, granchi, gamberi, granseole, sogliole giganti, oltre ovviamente a cozze e ostriche) e all’ area di sosta (piena, su asfalto e con piazzole strette) e poi ritorniamo al camper. Anche oggi comunque è stata una giornata calda ma un po' più ventilata.
Domenica 14: al mattino lasciamo l’ area di sosta e ci dirigiamo verso Dives sur Mer ma il mercato del pesce è chiuso per cui proseguiamo per Lion sur Mer, dove avevamo individuato un campeggio (Le Chevalier Dany, GPS: N49,304501-O0,330574) che purtroppo è completo. Giriamo in lungo e in largo nei dintorni ma tutte le aree di sosta sono piene (non per niente è domenica 14 agosto!) e c’ è anche un sacco di gente in giro. Dopo una breve sosta per un velocissimo pranzo arriviamo ad Arromanches les Bains dove, nell’ area di sosta (N49,3391-O0,614204) ci sono ancora alcuni posti; facciamo il ticket (10€/24 ore) e scendiamo a piedi al paese, stracolmo di gente, e alla spiaggia dello sbarco.
Lunedì 15: anche quest’ area, nella notte, si è completamente riempita tanto da costringere una decina di camper a sostare al di fuori della zona dedicata. Partiamo al mattino e puntiamo decisi a Pont d’ Oully, convinti di trovare delle piste ciclabili. In realtà, già avvicinandoci, ci rendiamo conto che, anche qui, di piste ciclabili neanche l’ ombra; inoltre la zona è molto collinare, con continue salite e discese e non individuiamo nessun percorso dedicato alle bici. Arriviamo comunque al campeggio municipale di Pont d’ Oully, sul fiume Orne (48,87794N-0,41304O); classico campeggino con grandi piazzole separate da siepi, con i servizi curiosamente all’ esterno (così servono anche ai vicini impianti sportivi) e dal prezzo di 10,40€ senza corrente. Ci sistemiamo in una grande piazzola, un giretto a piedi al vicino paesino e il pomeriggio lo dedichiamo a cercare qualche “Voie Vert” nelle vicinanze, sotto il tendalino perché il tempo, se non proprio al brutto, si è messo sull’ incerto. Non ci dispiace comunque questa pausa, lontani dal caos delle più note località turistiche.
Martedì 16: abbiamo individuato un paese, Domfront, che dovrebbe essere al centro di alcuni itinerari ciclabili; partiamo in mattinata dal campeggio e lo raggiungiamo dopo una cinquantina di Km. Entriamo nel bel campeggio comunale (48,588699N-0,650727O) che, per 11,50€ a notte, ti ospita in grandi piazzole con allaccio elettrico, servizi puliti e WiFi; inoltre è vicino al centro della bella cittadina medievale e alle ciclabili della zona, una delle quali porta a Mont S. Michel. Saliamo al paese, che vanta fra l’ altro un antico castello, ora diroccato e all’ uff. turistico chiediamo una cartina con le ciclabili della zona. Nel pomeriggio individuiamo, dopo un paio di Km di strada, una Via Verde che conduce a Flers, molto bella, rettilinea (era una vecchia ferrovia) e molto alberata.
Mercoledì 17: piove! Aspettiamo con pazienza che un piccolo fazzoletto d’ azzurro faccia capolino fra nuvole minacciose e, con le bici, ci avviamo verso Ceaucè; un brevissimo tratto di strada, seguendo comunque le indicazioni per la ciclabile e poi ci immettiamo nella Via Verde che porta a Ceaucè e che fa parte della Velo Francette, direzione La Rocelle. A Ceaucè la Via Verde lascia il posto, per un breve tratto, a stradine di campagna prive di traffico fino a riincontrare la pista che porta a Ambrieres; anche in questo caso si tratta di una vecchia ferrovia e pertanto si pedala sempre in sede propria, fra boschi e campi infiniti. Purtroppo, prima di arrivare ad Ambrieres, un temporale brontolone comincia a scaricarci addosso secchiate d’ acqua e ci costringe a ripararci sotto una piccola tettoia di un casolare di campagna; il proprietario si offre addirittura di riportarci al campeggio con la sua auto. Quando la pioggia smette torniamo, praticamente asciutti, al camper.
Giovedì 18: giornata discreta; con le bici ci avviamo in direzione di Mont S.Michel, seguendo le indicazioni sempre presenti lungo la ciclabile che, anche in questo caso, ricalca il vecchio tracciato ferroviario. Un lungo tunnel verde ci accompagna quasi ininterrottamente, fra boschi di querce secolari e immensi prati coltivati o pascoli dove oziano centinaia di mucche. Arriviamo fino al bel paese di S. Hilarie du Harcouèt, con la sua immancabile, imponente chiesa gotica e un delizioso parco con alcuni laghetti (e l’ immancabile area camper) dove ci fermiamo a mangiare un panino; torniamo al camper mentre il sole (finalmente) ha il sopravvento sulle nubi. Paghiamo il campeggio (34,5€ per tre notti), carichiamo le bici e ci prepariamo per la partenza di domani mattina.
Venerdì 19: partiamo sotto un cielo grigio che non promette niente di buono e arriviamo in mattinata al campeggio di Ducey (48°37’01”N 1°17’39”O); piccolo campeggio (34 posti) ma molto carino con ampie piazzole separate da siepi che, fino alla fine di giugno, accoglie i camper gratuitamente. Al nostro arrivo non c’ è il custode per cui ci sistemiamo tranquillamente in una piazzola libera e poi andiamo fino all’ Uff. Turistico per raccogliere informazioni sulle piste ciclabili. Purtroppo il tempo si mette al brutto per cui non ci resta che pranzare in camper e guardare la pioggia, tanto desiderata, al riparo del tendalino. Verso sera il tempo si rischiara e ci permette di andare a fare spesa al Carrefour, lontano circa 1,5 Km.
Sabato 20: bella giornata; con le bici ci avviamo verso Mont Saint Michel. Usciti dal campeggio troviamo la ciclabile poco oltre l’ Uff. Turistico; anche questo tratto fa parte della VeloMaritime e della Veloscenie, praticamente sempre in sede propria a parte qualche breve tratto su stradine di campagna e un pezzo di strada poco prima di Mont S. Michel a causa di un’ interruzione della pista; molto bello in particolare il tratto che, dal fondo della baia, porta alla famosa abbazia che si scorge già a più di 10 Km. Inutile dire che Mont S. Michel è strapieno di turisti e di camper che hanno riempito tutte le possibilità di sosta consentite ma con la bicicletta si arriva senza problemi fino ai piedi del sito più fotografato di Francia. Fatta la foto di rito torniamo sui nostri passi per un paio di Km e poi seguiamo alcora la VeloMaritime in direzione di Cancale, arrivando fino al paesino di Cherrueix, affacciato sul mare; mangiamo il nostro panino seduti su una panchina che guarda, lontana per la bassa marea, la grande distesa liquida. Torniamo al camper nel pomeriggio e carichiamo le bici; domani ci aspetta la prima tappa di avvicinamento a casa.
Domenica 21: lasciamo il campeggio (20,48€ per due notti) e ci dirigiamo verso Bagnoles de l’ Orne, stazione termale e turistica, con grandi palazzi, hotel e casinò. Entriamo nel Camping de la Vee (48°32’52”N-0°25’12”W) e ci sistemiamo in una delle piazzole dedicate ai camper (18,60€ a notte, con corrente); mangiamo qualcosa e partiamo con le bici verso il centro del paese. Le partenze delle piste ciclabili, con relative indicazioni, si trovano proprio di fronte all’ Uff. Turistico; siccome è già l’ una del pomeriggio decidiamo di imboccare la Via Verde che, passando per La Fertè Macè, arriva fino alla stazione di Briouze. Anche in questo caso si tratta di una vecchia ferrovia che corre fra prati e boschi, molto ombreggiata; al ritorno facciamo una breve deviazione verso la Base de Loisir di La Fertè, in pratica un piccolo laghetto artificiale dove si possono fare diversi sport acquatici. Il tempo è stato discreto anche se, al ritorno, qualche gocciolina di pioggia ci ha ricordato che, in fondo, siamo pur sempre in Normandia.
Lunedì 22: purtroppo piove così decidiamo di lasciare il campeggio e ci spostiamo a Saint Langis les Mortagne, nella piccola ma carina area di sosta gratuita, senza servizi (ma ci sono le toilettes poco sotto) (48,51835-0,52968). tiriamo giù le bici e andiamo alla ricerca della pista ciclabile, affidandoci alle indicazioni della nostra app. Mapy.cz. In pratica bisogna risalire verso il paese, scendere al quartiere La Gare e poi seguire la pista. Noi abbiamo deciso di andare verso Condè sur Huisne, dove fra l’ altro la via verde termina. Dopo un primo tratto per un sentiero piuttosto sassoso e impervio, che ci costringe a scendere dalla bici, la pista si fa più piacevole, dritta come può esserlo una vecchia ferrovia e sempre molto ombreggiata. Arriviamo fino a Condè sur Huisne, facciamo dietro-front, carichiamo le bici e decidiamo di cominciare il percorso di avvicinamento a casa, passando per Orleans e facendo sosta a Sully sur Loire, nell’ area di sosta gratuita che, quando arriviamo, ha ancora un paio di posti, grazie anche ai soliti stronzi che si mettono belli larghi (47,77139-2,38451).
Martedì 23: purtroppo in quest’ area non passa il fornaio e in paese notiamo due panifici, entrambi chiusi; il pane lo troveremo più avanti, in uno dei paesi che incontreremo. Con le bici ci avviamo in direzione di Orleans lungo la Loire a velò, bel percorso, praticamente sempre in sede propria, lungo il fiume o fra campi e piccoli paesi, con qualche ponte che attraversa la Loira. Facciamo alcune deviazioni per vedere qualche paese poco lontano dal tracciato e arriviamo fin poco oltre Chateauneu, quindi ritorniamo al camper nel primo pomeriggio. Qui le temperature sono tornate ad essere piuttosto alte, complice anche una bella giornata di sole.
Mercoledì 24: con le bici ci avviamo verso Gien; dopo un primo tratto che corre alto sopra l’ argine la ciclabile continua verso l’ interno su stradine di campagna fino a confluire su un tratto di strada di 5 Km che, vista la giornata caldissima, non è molto piacevole da percorrere per poi ritornare, qualche Km prima di Gien, in sede propria. Facciamo un giretto per il paese e poi, visto il caldo feroce, decidiamo di tornare al camper. Una bella doccia ci ristora, carichiamo le bici e ci avviamo verso Bonny sur Loire dove facciamo sosta nel grande prato a fianco di un canale (47,55925-2,83967). Per la cronaca, nella Guida camper Europa la capienza sarebbe di 4-5 camper ma in realtà nel grande prato di camper ce ne potranno stare una trentina e belli larghi.
Giovedì 25: con le bici ci avviamo verso Gien, passando per il ponte-canale di Briare; è questo un bel tratto di pista, sia in sede propria che per stradine di campagna; soltanto un po' dopo Briare ci si immette in un tratto di strada di circa 5 Km per poi ritornare sul fiume all’ ingresso di Gien. Anche oggi giornata caldissima ma per fortuna, in diversi tratti, si pedala all’ ombra. Torniamo al camper, carichiamo le bici e ci avviamo verso Roanne, sempre per belle strade e superstrade (gratuite) con una breve sosta in un supermercato per le ultime spese alimentari. A Roanne sostiamo nell’ area di sosta sul porto (46,03750-4,08306), a pagamento (8,50€ a notte per due persone), elettricità e carico acqua a parte.
Venerdì 26: notte caldissima! In mattinata partiamo per l’ ultimo tratto di avvicinamento all’ Italia; per un errore di impostazione del navigatore ci troviamo a fare una strada che ad un certo punto ci fa salire al Colle du Lautaret (2058 metri) e poi il Colle du Galibier (2556 metri); colli mitici per i ciclisti, un po' meno per i camperisti. Arriviamo verso le 17 sul Colle del Moncenisio, ci fermiamo proprio sulla sommità per andare a cena al ristorante “Le Toet” e poi ci spostiamo di qualche centinaio di metri per sostare in prossimità della diga e passare la notte.
Sabato 27: questa mattina abbiamo acceso la stufa! Altro che il caldo di ieri! Facciamo colazione con calma e poi ci avviamo verso casa; traffico sostenuto ma scorrevole con alcuni rallentamenti fra Brescia e Verona dovuti, oltre al traffico, ad un impetuoso acquazzone. Arriviamo verso le 14.
Se vuoi vedere tutte le foto clicca QUI