Se vuoi guardare tutte le foto clicca QUI
Toscana, Umbria e Lazio, dal 26 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022
Domenica 26 dicembre: partiamo da casa in mattinata, autostrada fino a Firenze e quindi superstrada FI-PI-LI; facciamo un primo tentativo a Montopoli in Val d’ Arno ma, nonostante l’ area di sosta sia carina, pianeggiante e con diversi camper evidentemente di locali, ci sembra che il paese non abbia molto da offrire per cui riprendiamo la superstrada e raggiungiamo il parcheggio, misto auto e camper, in Piazza Odoardo Borrani a Livorno: ci sono un paio di vecchi camper, evidentemente parcheggiati da tempo ma in serata arriveranno altri equipaggi. Il mare è a una cinquantina di metri e c’ è una bella passeggiata che lo costeggia, sempre abbastanza lontana dalla strada; la percorriamo fino alla barriera Regina Margherita e poi torniamo al camper.
Lunedì 27: pioggia a scrosci tutta la notte; il mattino sembra che un raggio di sole riesca a forare le nubi. Facciamo colazione e partiamo; facciamo alcune deviazioni verso Rosignano Marittimo, Marina di Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo e infine, poco dopo Piombino, facciamo sosta per il pranzo nel parcheggio per camper (a pagamento in stagione) di Torre Mozza 2 (GPS: 42,94750-10,69277). anche qui, come del resto negli altri posti che abbiamo visitato, non c’ è nessuno e quindi è difficile pensare di fermarsi per la notte anche se, a dire il vero, il posto è carino, con il mare a pochi passi, separato da una bella pineta. Dopo pranzo facciamo due passi lungo il mare, quindi riprendiamo il camper e facciamo un primo tentativo a Castiglione della Pescaia (si paga tramite app e quindi ce ne andiamo) poi a Marina di Grosseto (20€ in mezzo al nulla) e più avanti Alberese (ci eravamo stati tanti anni fa, c’ era un grande piazzale sterrato, adesso c’ è un’ area di sosta a pagamento: 20€). a Fonteblanda c’ è un grande parcheggio che però è chiuso; comincia ormai ad imbrunire (senza contare che la pioggia ci ha tenuto compagnia per quasi tutto il nostro peregrinare) e decidiamo di tentare la sorte a Talamone dove facciamo (finalmente) sosta nel parcheggio del porto. Salgo verso il centro storico e trovo il Bar Centrale che prepara piatti da asporto: due porzioni di cinghiale in umido che consumeremo in camper ci risollevano il morale.
Martedì 28: facciamo un giretto fra le viuzze di Talamone, fino alla rocca dalla quale si gode di una splendida vista sul mare, quindi partiamo in direzione di Orbetello: inutile dire che le aree di sosta sono tutte chiuse, I parcheggi tutti a pagamento e addirittura, a Porto Ercole, il parcheggio nel quale avevamo sostato diversi anni fa, oltre che a pagamento, è strettamente vietato ai camper. Ci spostiamo a Capalbio e riusciamo a parcheggiare in un piccolo parcheggio poco sotto il paese (GPS: 42,45363-11,42401; sconsigliato ai camper grandi). Saliamo al piccolo paese murato, assolutamente deserto e facciamo il giro delle mura, quindi torniamo al camper e ci avviamo verso Montalto di Castro, classico paese di mare pieno di seconde case. Cerchiamo le aree di sosta ma anche qui non c’ è anima viva per cui decidiamo di spostarci a Tuscania, sistemiamo il camper nell’ area di sosta (GPS: 42,42217-11,87520; carico e scarico, colonnine per la corrente non funzionanti) e visitiamo il bel paese con una imponente cinta muraria e diversi edifici in tufo. Ritorno al camper per la cena.
Mercoledì 29: colazione e partenza verso Bagnaia, piccolo borgo famoso soprattutto per la vila Lante. C’ è un parcheggio sterrato e in pendenza con una strada d’ accesso piuttosto stretta e che non consente l’ incrocio fra due auto; infatti troviamo il solito imbecille che, uscendo dal parcheggio, si guarda bene dall’ aspettare che scendiamo e così ci ritroviamo fermi a metà strada. Solo dopo un pò di tempo il tizio, che pretendeva che facessi retromarcia io perchè lui, poverino, non era in grado di farlo, sollecitato anche dagli strombazzamenti (più che giustificati) di altri automobilisti che non potevano più nè uscire nè entrare, si è deciso a fare quello che prima sembrava impossibile: fare retromarcia. Parcheggiato il camper visitiamo la villa (biglietto 5€) della quale comunque si vedono soltanto due stanze tanto che la parte più pregevole risulta essere il giardino all’ italiana e il grande parco. Riprendiamo il camper e ci spostiamo a Celleno, il paese fantasma; ci sono pochi spazi per parcheggiare e comunque l’ accesso ai camper è vietato nei giorni festivi e prefestivi. Celleno è un piccolissimo borgo medievale in rovina e, come dice il nome, completamente disabitato, a parte tre pecore e un’ asina. Riprendiamo il camper e ci spostiamo a Civita di Bagnoregio, definita come la città che muore ma che invece adesso si dovrebbe chiamare la città che vive, tanti sono I ristoranti e le botteghe di cianfrusaglie che la popolano. Parcheggiamo in uno dei parcheggi a pagamento (2€/ora per I camper) lontano un paio di Km dal borgo per il cui ingresso è previsto il pagamento del biglietto (5€) e ci avviamo, prima per una strada in discesa, poi per il ponte in salita, verso il borgo che ha subito degli importanti interventi di consolidamento per impedire I continui smottamenti della rupe su cui sorge. Ripartiamo e raggiungiamo Vitorchiano, altro borgo medievale abbarbicato su uno sperone di tufo; troviamo l’ ultimo posto nell’ area di sosta a pagamento (8€/24 ore) prima dell’ ingresso al paese.
Giovedì 30: visitiamo il paese, molto pittoresco e poi ci avviamo verso Amatrice; sono 144 Km di strada molto bella e scorrevole. All’ arrivo si scorgono subito I terribili danni provocati dal terremoto del 2016: in pratica il paese storico è completamente scomparso, ridotto a un cumulo di macerie mentre stonano le moderne costruzioni che sono state erette in questi anni, prime fra tutte l’ auditorium. Parcheggiamo il camper nel parcheggio comunale in Piazza del Donatore, piuttosto ingombro di mezzi da lavoro e dei container dell’ AVIS e passeggiamo fra le macerie e le casette prefabbricate nelle quali, dopo 6 anni, ancora vivono tante persone e che sono costate molto di più di quelle belle casette che si vedono in tanti villaggi turistici (ma si sa, anche nelle disgrazie c’ è sempre chi ci mangia sopra e si ingrassa per bene). Poco oltre il paese sono stati costruiti un paio di piccoli centri commerciali e in uno di questi troviamo da acquistare alcuni prodotti tipici e ordiniamo, per questa sera, il piatto tipico di questa cittadina: gli spaghetti all’ amatriciana. Per essere più comodi per il ritiro spostiamo il camper nel parcheggio del centro vaccinazioni, sopra al campo da calcio (GPS: 42,625620-13,294440).
Venerdì 31: acquistiamo il pane nel solito piccolo centro commerciale e poi ci avviamo verso Norcia; arrivati alla cittadina proseguiamo verso Campi di Norcia, un piccolo paese distante 11 Km di strada di montagna, perchè abbiamo visto su internet che c’ è un’ area di sosta costruita dalla Pro-Loco. In effetti l’ area c’ è ma è assolutamente deserta e il paese, che è stato raso al suolo dal terremoto, consiste in una serie di casette prefabbricate. Scattiamo una foto a Campi Alto, abbarbicato sulla collina e anch’ esso pesantemente lesionato, e torniamo a Norcia, in un parcheggio sotto le mura (GPS: 42,790530-13,094070). pranziamo e poi facciamo il giro delle mura e della città, che porta I segni della catastrofe dell’ agosto 2016. Festeggiamo la fine del 2021 e l’ inizio del nuovo anno in camper con zampone e lenticchie; dicono che porti fortuna.
Sabato 1 gennaio 2022: partiamo in direzione di Cascia; c’ è una bella area di sosta ai piedi del paese e vicina alle scale mobili con carico, scarico e allaccio elettrico (ma non ci sono prese per tutti) al costo di 8€/24 ore. Siccome però il paese non ci ispira molto preferiamo salire verso Roccaporena, il paese natale di S. Rita, distante solo 6 Km. Qui c’ è un grande parcheggio per camper e auto, gratuito; visitiamo il piccolissimo paese, perfettamente restaurato e con un grande complesso religioso (c’ è niente da fare, I santi sono una potente calamita per I soldi) e poi ci avviamo verso Montefalco. Appena superata la galleria che separa la Val Nerina da Spoleto ci troviamo immersi nella nebbia che ci accompagna fino a Montefalco; parcheggiamo nell’ area di sosta vicina alla cantina sociale (carico, scarico e allaccio elettrico, ma anche qui non ci sono prese per tutti, al costo di 5€/24 ore) e poi visitiamo il paese, sempre con la nebbia.
Domenica 2: aspettiamo che apra la cantina vicina all’ area, acquistiamo del Montefalco e del Grechetto e poi partiamo; facciamo una breve sosta a Giano dell’ Umbria, bel paesino che ha anche un’ area di sosta (segnalata) purtroppo in completo stato di abbandono, acquistiamo dell’ olio al frantoio Speranza e poi proseguiamo verso Monte Castello di Vibio, bel paesino arroccato su un colle e perfettamente restaurato, che dispone anche di una bella area di sosta poco sotto le mura (sosta, carico e scarico gratuiti, allaccio elettrico a pagamento contattando la Pro-Loco, GPS: 42,84168-12,35055), vistiamo il paese (classificato come uno dei borghi più belli d’ Italia) con I suoi caratteristici vicoli e le mura dalle quali la vista spazia sulle colline e le valli circostanti e poi, ripreso il camper, ci spostiamo ad Orvieto, nell’ area di sosta in Piazza della Pace (carico, scarico e allaccio elettrico; GPS: 42,72562-12,12736). Arriviamo verso le 17 e l’ area è strapiena, con I camper piazzati in tre ogni due piazzole e anche lungo I viali, uno dietro l’ altro. Il gestore ci fa sistemare in un posto di merda, lungo il viale e giusto di fronte allo scarico che, almeno adesso, sembra la circonvallazione di Milano. E tutto questo alla modica somma di 20€! all’ arrivo abbiamo notato diversi camper nel vicino parcheggio ma ormai siamo registrati e fregati.
Lunedì 3: saliamo con la funicolare su alla rupe e poi l’ autobus ci porta fino alla piazza del Duomo; facciamo il biglietto per la visita dell’ imponente e spettacolare edificio e dei suoi musei (5€), quindi prenotiamo la visita ad Orvieto sotterranea (5€) per le 11. Usciti dalle grotte mangiamo un panino in uno dei tanti bar della città e poi scendiamo verso il Pozzo di San Patrizio, che si trova proprio vicino alla partenza della funicolare. Il biglietto, questa volta ridotto per gli ultra 65 (che fortuna essere vecchi!), costa 3,5€; ci facciamo I 248 scalini che portano in fondo al pozzo e poi I 249 che ci riportano in superficie. Torniamo al camper e ci avviamo verso le piscine Carletti, nei pressi di Viterbo; c’ è un grande parcheggio (GPS: 42,420713-12,065950), senza servizi, dove sostano già diversi camper. Costume e accappatoio e un bel bagno “riscaldante” nelle acque ipertermali delle piscine (nel punto della sorgente la temperatura è di circa 54°C) non me lo toglie nessuno!
Martedì 4: partiamo e ci dirigiamo dapprima verso le terme del Bullicame che però sono completamente recintate e chiuse, in questo periodo; andiamo allora verso le sorgenti termali del Bagnaccio dove molte cose sono cambiate, questa volta in meglio. C’ è un grande parcheggio e anche un’ area di sosta per camper, senza servizi ma anche questa non è funzionante in questo periodo per cui la sosta non è consentita nelle ore notturne (in pratica la sbarra di accesso al parcheggio e all’ area viene chiusa alle 23). Notiamo comunque alcuni camper in sosta proprio appena fuori dal parcheggio, in uno slargo della strada. Le vasche termali adesso sono a pagamento (credo 5€ ma non ne sono sicuro) ma bisogna dire che il servizio vale la spesa: le vasche sono state sistemate, ampliate e sono stati costruiti dei camminamenti in legno molto belli e funzionali. Ripartiamo e facciamo sosta per il pranzo in un grande parcheggio sul lungolago di Marta, quindi passiamo per Capodimonte, Gradoli (pensavamo di fermarci ma sul lungolago non c’ è anima viva) e ci fermiamo alla fine in un parcheggio lungolago a Bolsena (GPS: 42,644070-11.977830). il parcheggio è a pagamento (5€ il giornaliero con scadenza comunque alle 24, bella fregatura per chi, come noi, è arrivato nel tardo pomeriggio).
Mercoledì 5: saliamo a piedi verso il centro storico di Bolsena; dal castello si gode di una splendida vista sul lago, spazzato dal vento. Torniamo al camper e ci avviamo verso Torre Alfina, piccolo borgo medievale sovrastato dall’ imponente castello; c’ è un bel parcheggio, grande e con una fontanella (GPS: 42,754533-11,943576) dove si può tranquillamente sostare. Visitiamo il paese, piccolo ma molto carino, e poi ci spostiamo a Proceno, altro piccolo borgo sulla cima di un colle; anche qui si gode di una vista stupenda sulle vallate circostanti. L’ idea iniziale era di restare qui per la notte ma non c’ è un ristorante aperto e avevamo voglia di cenare da qualche parte per cui scendiamo a ci fermiamo ad Acquapendente; parcheggiamo nel parcheggio vicino agli impianti sportivi (carico e scarico, GPS: 42,74203-11.86240).
Mercoledì 6: ci avviamo verso Montepulciano; una breve deviazione verso il piccolo borgo di Contignano e visita del paese (è talmente piccolo che in mezz’ ora si fa il giro completo, scarsissime possibilità di sosta, noi abbiamo parcheggiato nel piccolo parcheggio prima del paese, in forte pendenza) e poi riprendiamo il camper e arriviamo a Montepulciano poco dopo mezzogiorno ed è una fortuna perchè il giovedì il piazzale a pagamento dove possono sostare I camper, (GPS: 43,09577-11,78684) è riservato al mercato ma a quest’ ora I commercianti sono andati quasi tutti via. Acquistiamo della porchetta ad uno dei pochi banchi rimasti e restiamo in camper sperando che smetta di piovere. Più tardi la pioggia accenna a diminuire e saliamo al paese, ancora addobbato con le luci natalizie e pieno di bei negozi e ristoranti ed enoteche non proprio a buon mercato.
Venerdì 7: lasciamo Montepulciano e ci dirigiamo verso Arezzo; sostiamo nel parcheggio di Via Tarlati (GPS: 43,47213-11,88773), pranziamo e visitiamo la città, ricca di signorili palazzi e imponenti chiese, quindi ripartiamo e facciamo sosta a Sansepolcro, nel parcheggio per camper con carico e scarico in Viale Alessandro Volta (GPS: 43,56976-12,13727). facciamo due passi per il centro, che però non ci entusiasma molto e alla sera andiamo a cenare all’ osteria La Ghianda, poco lontano dal parcheggio.
Sabato 8: ci avviamo verso Cesena e facciamo sosta alla Cantina Sociale, in Via Emilia Ponente 2619 per l’ acquisto di un pò di Sangiovese, quindi riprendiamo il viaggio fino all’ area di sosta di Gorino Ferrarese (GPS: 44,817750-12,351750, carico, scarico e allaccio, 10€ la sosta, 5€ l’ allaccio elettrico), situata fra il porto e il ramo del Po di Goro. Pranziamo e poi facciammo due passi lundo il percorso ciclo-pedonale della Destra Po, ammirando I tanti uccelli acquatici presenti nelle sacche del fiume. Alla sera cena al Ristorante Uspa, l’ unico aperto.
Domenica 9: partenza per il ritorno a casa. Arriviamo verso le 12.
Se vuoi guardare tutte le foto clicca QUI