Istria, dal 20 aprile al 1 maggio
Venerdì 20 aprile: partiamo verso le 14,30 da casa, autostrada fino al confine sloveno, evitiamo come sempre l’autostrada, un quarto d’ora di coda alla frontiera sloveno-croata e poi prendiamo la superstrada a pagamento fino a Pola (9,60 €); puntiamo dritti al campeggio Stupice di Premantura e decidiamo di entrare, visto che sono le 19 ed è, ovviamente, ancora chiaro. Cerchiamo dapprima di trovare una sistemazione in zona ACSI ma naturalmente questo esclude i posti più belli, con vista mare per cui, al diavolo l’ACSI, ci sistemiamo in una piazzola che guarda il mare, di fronte alla piccola penisola che caratterizza il campeggio (la si vede in tutte le foto dei depliants). È questo un campeggio che non ha niente a che fare con quelli, molto più organizzati, che si trovano nella parte più a nord dell’Istria, come a Rovigno o Parenzo o Cittanova: non è terrazzato e la maggior parte delle piazzole è in forte pendenza, non si capisce bene quali sono i confini delle piazzole e i servizi sembrano fermi a venti anni fa; diciamo che è molto “naturale” il che è anche un pregio, solo che i prezzi sono comunque di un quattro stelle con piscina.
Sabato 21: con le bici andiamo al vicino paese di Premantura (circa un chilometro) e acquistiamo del pesce all’unica pescheria, anzi, l’ultimo pesce: due orate; in un ufficio di cambio recuperiamo una cartina dei percorsi ciclabili della zona (alla reception del campeggio non hanno nulla) e torniamo al camper per il pranzo. Nel pomeriggio giriamo per il campeggio e poi per un sentiero lungo il mare che ci regala degli scorci davvero belli.
Domenica 22: come ieri, andiamo per prima cosa a Premantura a prendere il pesce per la sera poi, cercando di seguire le indicazioni della pista 315, ci avviamo verso il parco naturale di Kameniak, fino alla punta e ritorno; in realtà la pista è quasi sempre un sentiero pieno di sassi e ghiaia e adatta più ad una MTB che a una bici da treking come la nostra. I posti comunque sono bellissimi: splendide baie con acqua cristallina, macchia mediterranea e tanta, tanta natura. Ci sono anche alcuni posti di ristoro e diversa gente che, nei posti appositi, cucina alla brace. Nel parco infatti possono entrare, pagando il biglietto di ingresso, anche le auto. Torniamo al camper nel pomeriggio, un po' di sole guardando il mare e poi cena con i saraghi, freschissimi, che abbiamo acquistato stamattina.
Lunedì 23: dopo aver acquistato il pesce per la sera ci avviamo con le bici verso Pola, dapprima per strada normale (tanto non c’è traffico) e poi seguendo le indicazioni della ciclabile n. 315 che comunque, anche in questo caso, ti fa passare per stradine sterrate e molto “sassose”. Giriamo per la città e i suoi monumenti, fra cui primeggia la grande arena di origini romane, e poi ci avviamo per il ritorno. Carichiamo le bici perché domani ci sposteremo a Rovigno; intanto, anche stasera, orate freschissime, direttamente dal pescatore al consumatore.
Martedì 24: paghiamo il campeggio (25€ al giorno che decisamente, tenuto conto dei servizi e dello stato delle piazzole, ci sembrano un po' eccessivi), ci fermiamo in paese per il solito acquisto di pesce (quando mai troveremo ancora pesce così fresco?) e percorriamo la cinquantina di Km che ci separano dal campeggio Polari. Ci sistemiamo in una piazzola superior, fronte mare (quota ACSI, 17€+4,2€ al giorno) pianeggiante, perfettamente ghiaiata, grandissima e con la possibilità di carico e scarico in piazzola; due passi per il campeggio, dove fervono i lavori di sistemazione in previsione della imminente stagione e dopo pranzo ci rechiamo con le bici a Rovigno, lungo la bella ciclo-pedonale che costeggia il mare. Tornati al camper ci gustiamo il bel sole e il panorama in attesa della cena, ovviamente di pesce.
Mercoledì 25: con le bici usciamo dal campeggio e prendiamo la stradina subito a destra che viaggia fra i campi, i boschi e il mare (ciclabile 203) poi, per strada normale, andiamo fino al bel paese di Valle-Bale; torniamo fino a Rovigno per prendere la cartina delle ciclabili all’Uff. Turistico e poi al camper seguendo la pista lungo il mare.
Giovedì 26: con le bici raggiungiamo Rovigno e poi cerchiamo le indicazioni per la ciclabile n. 201, con l’aiuto della cartina ritirata ieri all’Uff. Turistico. In effetti, appena superato il porto sulla sinistra, le troviamo; la ciclabile, dopo un primo breve tratto su strada, passa accanto al campeggio Porton Biondi e poi, fra il mare e immensi residence, arriva al Monsena; qui inizia un tratto di buon sterrato fino al campeggio Val Saline. Ancora un pezzo di asfalto e poi ritorna sterrata e passa fra boschi e coltivazioni di olivi, toccando alcune chiese rupestri in rovina fino a Rovinisko Selo. Da qui ritorniamo a Rovigno perché abbiamo bisogno di fare alcune compere al supermercato, dopodichè torniamo al camper. Carichiamo le bici e cominciamo a mettere via un po' di roba perché domani mattina ci sposteremo a Baska.
Venerdì 27: partiamo dal campeggio verso le 8,30, attraversiamo l’Istria con l’autostrada (che a dire il vero dopo un po' diventa una strada normale), attraversiamo il tunnel Utcka, Fiume, il ponte di Tito che ci immette nell’ isola di Krk e, dopo un’altra cinquantina di Km arriviamo al Campeggio Zablace a Baska, dove ci attendono alcuni amici. Sistemiamo rapidamente le modalità di registrazione e ci sistemiamo in una piazzola vicinissima al mare e in pieno sole, sicuramente un bel posto in questo periodo che molto probabilmente si trasformerà in un inferno in luglio e agosto. Nel pomeriggio facciamo due passi per il lungomare per ritirare la cartina dei percorsi ciclo-pedonali della zona e per alcune compere in macelleria perché, ovviamente, stasera si farà una bella grigliata in compagnia.
Sabato 28: oggi niente bici; scarponi e bastoncini perché percorriamo un sentiero molto panoramico, che ci regala panorami stupendi sul mare e sulle coste, fino al bivio che da una parte scende a Stara Baska e dall’ altra ritorna al campeggio. Camminiamo per diverse ore in mezzo alla pietraia, fra muretti a secco e miseri ricoveri per le pecore e i pastori mentre nel cielo veleggiano, sfruttando le correnti ascensionali, i grifoni. Torniamo al campeggio nel primo pomeriggio, un tuffo nell’ acqua piuttosto freddina e ci godiamo il sole attendendo l’ora di cena.
Domenica 29: sempre a piedi percorriamo il lungomare di Baska, pieno di ristoranti e negozietti, attraversiamo il campeggio naturista Bunculuka e seguiamo il sentiero che serpeggia lungo il costone roccioso (alcuni tratti richiedono un po' di attenzione) che sbocca in splendide baie dall’acqua cristallina (e piuttosto freddina). Ci fermiamo in una di queste per fare un gelido bagno e prendere il sole e nel pomeriggio torniamo per la stessa strada al campeggio; oggi è stata una giornata piuttosto calda e così, per rinfrescarci, un altro veloce tuffo, ma proprio veloce, nel bel mare davanti ai nostri camper.
Lunedì 30: ci avviamo con le bici per la ciclabile n. 1 che poi dovrebbe collegarsi alla n. 2; il primo tratto è una buona stradina bianca che si fa poi asfaltata alla deviazione che porta (salita molto ripida) alla chiesa di Santa Gorica. Da lì bisogna ritornare giù e cerchiamo di seguire le indicazioni che però in alcuni casi o sono confuse o sono addirittura mancanti (ci rendiamo conto che le piste ciclabili sono un concetto molto astratto e lontano anni luce da come sono intese da noi o nei paesi del nord Europa) per cui non ci resta, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, che pedalare lungo la strada normale e arrivare al paesino di Vrbinik, preceduto da una vasta coltivazione di vigneti e a picco sul mare. Sulla via del ritorno ci fermiamo in un localino per un veloce spuntino e poi torniamo al campeggio e cominciamo a sbaraccare perché domani ci aspetta il viaggio di ritorno. Alla sera comunque torniamo al locale di oggi per una cena in compagnia.
Martedì 1 maggio: partiamo dal campeggio, attraversiamo tutta l’isola, ponte di Tito, Fiume, Trieste e arrivo a casa nel primo pomeriggio.