Costiera Amalfitana, Caserta, Napoli, Piana delle Orme, Montefalco, Comacchio, dal 19 aprile al 1 maggio 2013
Partiamo da Valdagno venerdì 19 aprile verso le 17; autostrada verso Ravenna e poi la maledetta E45 perfetta come un biliardo: ogni due metri una buca) e ci fermiamo per la notte nell’area di sosta a Perugia, in piazzale del Bove (l’ultima volta che ci siamo stati era un piazzale sterrato e gratuito, adesso è a pagamento (10€/12 ore, 18€/24 ore) con carico, scarico e corrente. Notte disturbata dalla vicina strada piuttosto trafficata.
Sabato verso le 9 ripartiamo verso Pompei. Autostrada a Orte, una deviazione versol’Abbazia di Montecassino dove il parcheggio per i camper costa 8€ anche se ti fermi solo un’ora, per cui preferiamo spostarci nel parcheggio del cimitero polacco per un veloce pranzo, quindi ripartiamo e arriviamo verso le 16 a Pompei, troviamo l’area di sosta del signor Ametrano, in Via Antonio Segni ed entriamo facendo qualche manovra perché l’accesso è piuttosto difficoltoso e per accedere bisogna prima andare a destra, girarsi nella piazzetta e poi tornare, dritti, verso il portone. Il signor Ametrano ci accoglie con cordialità e ci da subito alcune “dritte” sui locali dei dintorni. Un breve giretto in centro e alla sera andiamo a mangiare la pizza alla pizzeria Margherita, vicino alla stazione della Circonvesuviana.
Domenica 21 aprile al mattino facciamo colazione con cornetto e cappuccino assieme al signor Ametrano in una pasticceria vicina all’area, quindi a piedi ci avviamo verso Piazza Anfiteatro e facciamo i biglietti per la visita della zona archeologica (11 € a testa). La zona degli scavi è molto grande e ci vorrebbe sicuramente una giornata intera per visitarla a fondo, ma noi ci accontentiamo di girare per le strade principali aiutandoci con la piantina che ci hanno consegnato assieme ai biglietti. Verso mezzogiorno torniamo al camper per un rapido pranzo e poi con la moto ci avviamo verso il Vesuvio. Purtroppo seguiamo le prime indicazioni per il vulcano e arriviamo fino ad un parcheggio, dove lasciamo la moto, e prendiamo il camioncino, tipo Overland, che ci porta fino a circa 1000 metri; qui scendiamo e saliamo per il sentiero (circa una ventina di minuti) che porta fino al cratere (22 € a persona). C’è anche un’altra strada, che sale da Ercolano, che porta ad un parcheggio a pagamento, dove si potrebbe anche parcheggiare il camper, dal quale poi si sale lungo il sentiero fino in cima e, in questo caso, il costo dovrebbe essere inferiore. Tornati a Pompei decidiamo di raggiungere Ercolano ma, incredibile, non riusciamo a trovare indicazioni; arriviamo fin quasi a Napoli, assediati da un traffico caotico e strombazzante, per cui giriamo la moto e torniamo al camper, non prima di essere passati per la solita pasticceria per acquistare alcune paste.
Lunedì 22 aprile, il tempo non promette nulla di buono, facciamo comunque i biglietti per Sorrento (4,40€ per persona andata e ritorno), prendiamola Circumvesuviana, dopo tre stazioni scendiamo a Torre Annunziata e, pazientemente, aspettiamo la coincidenza per Sorrento, che arriva con 35 minuti di ritardo. Sorrento ci accoglie con un potente acquazzone di pioggia e grandine, per cui rinunciamo al traghetto per Capri e gironzoliamo per le viuzze di Sorrento. Il tempo migliora ma ormai si è fatto tardi per Capri; un panino su un belvedere sul mare, altro giretto fra i negozietti e poi, sempre con il treno, torniamo a Pompei. Il tempo adesso si è messo decisamente al bello per cui, sperando che domani continui così, ritiriamo giù la moto perché l’idea è di andare a Sorrento in moto (sul porto da dove partono i traghetti c’è un parcheggio a pagamento a 4€ per tutto il giorno) e poi andremo a Capri.
Martedì 23 aprile, partiamo con la moto per raggiungere Sorrento ma sbagliamo strada (sembra impossibile, ma le indicazioni non ci sono); chiediamo prima ad un vigile, che ci indica una strada, poi ad un altro, che ce ne indica un’altra, tutta all’opposto. Il traffico comunque è spaventoso e alla fine arriviamo a Sorrento dopo quasi due ore! Facciamo la coda per i biglietti, aspettiamo il traghetto (e ti pareva che non fosse in ritardo, forse ha trovato traffico anche lui! In compenso è un vero salasso: 35,10€ a testa, andata e ritorno), sbarchiamo al porto di Capri, facciamo la fila per acquistare i biglietti della funicolare (1,80 € a testa) e finalmente arriviamo alla piazzetta di Capri. Siamo partiti da Pompei alle 8,10 e siamo arrivati alla piazzetta di Capri dopo le 11,30! Giriamo per il piccolo centro, pieno di negozi e alberghi esclusivi, poi ci avviamo per il sentiero che porta prima ai faraglioni, quindi all’arco naturale e poi di nuovo verso il centro di Capri e quindi giù al porto, dove arriviamo verso le 14,45. il sentiero non presenta nessuna difficoltà ma è un continuo saliscendi e in molti tratti è a scalini; penso che farlo d’estate non sia molto piacevole perché i tratti in salita richiedono un certo impegno. Prendiamo il traghetto alle 15,15, paghiamo il parcheggio (4€) e torniamo verso Pompei; questa volta non sbagliamo strada ma impieghiamo comunque circa un’ora.
Mercoledì 24 aprile, paghiamo l’area di sosta (16 € senza corrente, 18 € con corrente), salutiamo i figli di Ametrano, prendiamo l’autostrada a Pompei ed usciamo a Angri Sud (il telepass suona all’entrata ma all’uscita non c’è nessun casello; evidentemente da Pompei in poi non si paga più) e ci avviamo verso Tramonti, in via Falcone 21, dove sostiamo nell’area di sosta Costiera Amalfitana. La strada per arrivarci è piuttosto stretta e piena di tornanti ma per fortuna c’è poco traffico. Tramonti è piccolo ma non manca niente; acquistiamo del pane e una mozzarella da mezzo kilo, un veloce pranzo e poi con la moto andiamo prima a Ravello, poi scendiamo sulla costiera e la percorriamo fino ad arrivare a Vietri sul mare, facendo sosta in alcuni paesini come Minori, Erchie e Vietri, quindi ritorniamo all’area di sosta. Il traffico, in questo tratto di strada, non è eccessivo ma ci preoccupa soprattutto la spregiudicatezza e la spericolatezza di tanti automobilisti. Cena in camper.
Giovedì 25 aprile, bella giornata, con la moto scendiamo fino a Maiori e poi cominciamo a percorrere la costiera Amalfitana in direzione di Amalfi; parcheggiamo la moto in un piccolo spiazzo lungo la strada perché tutti i parcheggi che traviamo sono riservati ai residenti oppure, almeno a quanto dicono i cartelli, a pagamento (5€ all’ora!). in realtà chiediamo ad un vigile che ci dice che, per il momento, non si paga perché non si sa ancora come bisognerà fare con le moto). Gironzoliamo per la cittadina, carina e ovviamente piena di negozi, quindi proseguiamo verso Positano. Una breve sosta a Furore fiordo, una stretta, profonda insenatura sul fondo della quale scorre un torrente e ci sono alcune costruzioni molto caratteristiche. Ripresa la moto giungiamo a Positano; altro giretto per il paese, quindi ci spostiamo con la moto e troviamo uno slargo lungo la strada dove ci fermiamo a mangiarci il panino. Torniamo indietro, sosta per visitare la grotta di smeraldo, nei pressi di Conca dei Marini (5€ ma non li vale: è una cavità carsica con qualche stalattite e stalagmite e, probabilmente per giustificare il costo, ti fanno fare un giro di 5 minuti su una barchetta). Ripartiti saliamo verso Furore paese, che si rivela un’autentica delusione, quindi ritorniamo sulla costiera e risaliamo a Tramonti. Cena all’agriturismo.
Venerdì 26 aprile, in mattinata partiamo dall’area, rifacciamo il valico di Chiunzi e arriviamo a Caserta, dove sostiamo nel parcheggio Carlo III, adiacente all’ex caserma Pollio in viale Vittorio Veneto, a 50 metri dalla reggia (il parcheggio ex caserma Pollio era pieno, almeno così ci ha detto il parcheggiatore). Questo in cui sostiamo è tutto sotterraneo, non è consentita la sosta notturna perché chiude alle 22 e costa 15€. Allontaniamo l’immancabile abusivo che ci propina ovvie informazioni sulla reggia e vorrebbe un compenso per questo suo servizio, un pranzo veloce e poi entriamo alla reggia (12€ a testa), scansando i tanti venditori abusivi e visitiamo sia le tante, meravigliose sale, sia i giardini, molto scenografici. Tornati al camper ci avviamo verso Napoli uscendo all’uscita Capodimonte della tangenziale, seguiamo le indicazioni per il CTO e sostiamo nelparcheggio IPM in viale Colli Aminei 27; ci sono parcheggiati diversi camper. Sistemato il camper troviamo appena fuori dal parcheggio sia un piccolo negozio di alimentari che una tabaccheria dove acquistiamo i biglietti giornalieri dell’autobus per visitare, domani, Napoli. Nel frattempo è cominciato a piovere.
Sabato 27 aprile, piove; con un po’ di apprensione (alcuni camperisti ci hanno raccontato che in autobus sono stati vittime uno del furto delle chiavi del camper, un altro di un tentativo, fortunatamente sventato, di furto del cellulare) prendiamo l’autobus R4che ci porta fino nei pressi del Maschio Angioino e da lì gironzoliamo fino alla galleria Umberto I°, dove una gentile vigilessa ci fornisce una piantina della città e informazioni utili per raggiungere il centro storico. Passiamo per piazza del Gesù, Spaccanapoli, la cappella di S. Severo, il duomo, piazza del plebiscito e così via. Ci fermiamo in una pizzeria per una pizza, riprendiamo l’autobus che ci riporta al parcheggio, saldiamo il conto (20€ per 24 ore) e partiamo in direzione di Latina; ci fermiamo all’area di sosta “Alta marea” in Via Lungomare. Ci accoglie il gestore che parla un ineccepibile dialetto veneto: è di Marostica! Il tempo è ancora nuvoloso e ventoso.
Domenica 28 aprile, la giornata si presenta soleggiata; tiriamo giù la moto e andiamo allaPiana delle Orme, un museo situato in aperta campagna e articolato in oltre 25 mila metri quadrati suddivisi in vari padiglioni tematici, dai giocattoli per i bambini, alla storia della bonifica, ai mezzi agricoli d’epoca, mezzi bellici d’epoca, a ricostruzioni di alcune battaglie dell’ultima guerra e così via. A voler guardare bene tutto non basta sicuramente una giornata ma è possibile entrare ed uscire dal museo e riposarsi nell’area pic-nic o nei bar adiacenti. Il costo del biglietto (12€) è ben ripagato dalla quantità impressionante di oggetti esposti (circa 50.000 reperti). Nei grandi parcheggi all’ingresso c’è anche una zona riservata ai camper. Torniamo alla base verso le due, solito veloce pranzetto e poi andiamo a fare una lunga passeggiata in spiaggia; torniamo verso le 19, ceniamo e restiamo da soli a passare la notte all’area.
Lunedì 29 aprile, giornata soleggiata e calda; con la moto andiamo fino al promontorio del Circeo, saliamo fin sulla cima, dove ci sono dei resti di mura ciclopiche, poi scendiamo al faro di S.Felice Circeo, torniamo per la strada litoranea al camper, pranzo e un po’ di relax all’ombra delle piante, poi paghiamo l’area (12€ al giorno) e ci avviamo verso Roma, raccordo anulare, autostrada fino ad Orte e poi E45, deviazione verso Montefalco dove sostiamo nell’ area di sosta dove troviamo diversi camper. Acquistiamo un po’ di vino alla cantina Pardi, adiacente all’area, un giro in paese per acquisti alimentari e ritorno al camper per la cena. Notte all’area.
Martedì 30 aprile, partiamo da Montefalco e ci dirigiamo verso la stramaledetta E45, usciamo a Cesena e proseguiamo per la Romea fino ad arrivare a Comacchio; facciamo sosta nel parcheggio per camper in Via Fattibello. Nel pomeriggio facciamo un giretto per le viuzze del paese che, anche se già da tempo conosciuto, mantiene intatto il suo fascino di città d’acqua, con i suoi canali che srpeggiano in mezzo alle case. Cena in camper e notte nel parcheggio.
Mercoledì 1 maggio, la notte ha fatto qualche goccia ma il mattino è soleggiato. Facciamo due passi lungo il canale e poi in paese, dove c’è il mercato. Verso le undici torniamo al camper e decidiamo di avviarci verso casa; torniamo sulla Romea, entriamo in autostrada a Padova e usciamo a Montecchio M., arriviamo a casa verso le 14.