Bosnia e Croazia dal 20 aprile al 1 maggio 2012
Partiamo da Valdagno come al solito verso le 17, passiamo in Slovenia attraverso la ex frontiera di Pesek e poi verso Fiume. Alla frontiera Sloveno-Croata troviamo un Km di coda e ci sorbiamo un’ora e un quarto di coda; i doganieri sloveni controllano attentamente tutti i documenti, forse sono alla ricerca di qualcuno. Entriamo in autostrada a Rupa, superiamo Fiume e poi, sempre per autostrada, ci avviamo verso Zara, che naturalmente non riusciamo a raggiungere perché, verso le 23, decidiamo di fermarci in un’area autostradale per dormire. A parte il cattivo tempo, che ci ha accompagnato durante il viaggio, bisogna dire che in questa autostrada non c’è praticamente traffico e quindi anche la sosta notturna trascorre abbastanza tranquilla.
Sabato 21 aprile partiamo verso le otto, usciamo dall’autostrada (anche perché è finita) a Vrgorac (40 €) e poi, per strada piuttosto sconnessa, superiamo senza problemi la frontiera Bosniaca e arriviamo a Medjugorie verso le quindici (abbiamo fatto una sosta per il pranzo poco prima della frontiera). Sostiamo al Camp Veritè, siamo l’unico camper. Il Camp (definirlo campeggio è esagerato), dispone di lavandini, corrente, wc, docce e (almeno sulla carta) connessione internet. In realtà la connessione internet c’è soltanto nel computer del Camp. Facciamo un giro per il paese, un agglomerato di alberghi, negozietti di cianfrusaglie, ambulanti con le macchine piene di crocifissi e di statuette della Madonna, appartamenti, bar, acc.; in pratica la mercificazione del sentimento religioso. E’ incredibile cosa riesce a fare la fede: trasforma una landa desolata dove brucavano soltanto le pecore in una piccola Las Vegas; i fedeli fanno le loro offerte e gli addetti passano regolarmente a svuotare le cassette, e passano spesso! Il Camp costa 3€ a persona e 3€ il camper, con la corrente. Alla sera si può cenare al costo di 7€ a persona e stasera proveremo la cucina del Camp. Alla sera ceniamo alla pensione, niente di speciale: una minestra e una coscia di pollo con il riso, oltre a vino, acqua, caffè o grappa. Dopo cena n altro giretto in paese e rientro al camper.
Domenica 22 aprile il tempo non promette niente di buono per cui decidiamo di non tirar giù la moto e di andare a Mostar con il camper. Paghiamo il campeggio e ci avviamo per una strada scavata nel fianco della montagna, stretta e piena di buche. A Mostar seguiamo le indicazioni per Stari Most (ponte vecchio) e arriviamo in un parcheggio a pagamento (2,5€ all’ora, 10€ per tutta la giornata). Paghiamo per due ore e andiamo a visitare la città. La parte vecchia è abbastanza piccola, caratteristica e piena di negozietti. Vediamo 2 o 3 moschee e ovviamente attraversiamo il ponte che ha reso Mostar famosa; a dire il vero è una grossa delusione, in quanto è stato ricostruito senza minimamente tener conto di com’era in origine e mal si accorda con le case che gli stanno intorno.
Riprendiamo il camper, costeggiamo la Neretva fino a Ploce (attraversiamo la frontiera senza problemi) e poi, lungo la costa, arriviamo nel primo pomeriggio al campeggio Split, in loc. Stobrec, pochi Km prima di Spalato; ci sistemiamo in una piazzola fronte mare e facciamo un giretto a piedi nei dintorni. Cena in camper, altri due passi per il campeggio e poi a nanna.
Lunedì 23 aprile con la moto andiamo fino a Spalato e gironzoliamo per il mercato rionale e poi visitiamo il castello di Diocleziano, del quale a dire il vero resta ben poco; in quello che resta del grande complesso hanno costruito case, banche, alberghi. Passeggiamo lungo il bel lungomare e poi torniamo al camper per il pranzo. Nel pomeriggio visitiamo il castello di Klis e l’insediamento romano di Solona, poi andiamo a Trogir che, a nostro parere, è molto più bella di Spalato e merita sicuramente una visita approfondita. Qualche goccia di pioggia al ritorno, una bella doccia (a pagamento, 2 kune per 10 minuti di acqua davvero calda) e poi ci prepariamo per la cena.
Martedì 24 aprile il tempo non è certo splendido, comunque con la moto andiamo verso Omis e poi verso il Canyon del Cetina; in realtà il fiume si vede solo all’inizio, poi la strada si inerpica con stretti tornanti su per il monte e del fiume più nessuna traccia, inoltre fa freddo e il tempo si annuvola, per cui, piuttosto delusi, torniamo al camper, paghiamo il campeggio e ci spostiamo a Primosten, nel campeggio Adriatic. Siamo in due camper e una roulotte e si vede chiaramente che hanno appena aperto; funziona un solo gruppo di servizi e gli alimentari, il bar e il ristorante sono desolatamente chiusi. Facciamo due passi per il campeggio, che dispone di piazzole ampie e ben ombreggiate, facciamo un po’ di pulizia al camper, cena e buona notte.
Mercoledì 25 aprile abbiamo deciso che non vale la pena restare qui per cui ci avviamo con il camper verso Primosten, parcheggiamo in un parcheggio alle porte della cittadina e la visitiamo a piedi; paesetto simpatico, in via di ristrutturazione, con una bella chiesa in posizione panoramica sul mare. Ripartiamo con il camper verso l’isola di Pag; una breve deviazione prima di Biograd per vedere il campeggio Romantica, dove abbiamo piacevolmente sostato lo scorso anno, sostiamo per il pranzo nel piazzale di una chiesetta poco dopo il paese di Razanac, nell’isola di Pag, e poi arriviamo al campeggio Strasko a Novalja. Campeggio grandissimo, praticamente vuoto; ci sistemiamo in riva al mare, tiriamo giù la moto e andiamo in paese che ha un bel lungomare, poi andiamo a vedere dove partono i traghetti per la terra ferma. Lungo la strada vediamo una trattoria che sta preparando la porchetta: prenotiamo senza indugio per questa sera.
Giovedì 26 aprile bella giornata, con la moto andiamo verso la punta dell’isola dove c’è un piccolo porticciolo e alcune case. Facciamo una breve passeggiata lungo la stradina che costeggia il mare e scopriamo quante cose sono cambiate dalla nostra ultima visita: decine di case e di appartamenti in affitto si affacciano sul mare; solo in qualche pezzo di terra fra le case pascolano alcune pecore. Al ritorno cerchiamo inutilmente quel piccolo campeggio terrazzato sul mare dove avevamo sostato ma non c’è più, in compenso, seguendo le indicazioni di un cartello fatto a mano, arriviamo in un piccolo villaggio dove compriamo una formetta di Paski Sir (180 kune al Kg). Torniamo al campeggio, pranzetto con il formaggio appena acquistato, un po’ di sole e poi ancora via con la moto verso Stara Novalja che in realtà di vecchio non ha proprio niente, è un agglomerato di case nuovissime che hanno lottizzato il mare; arrivati alla fine della strada, dove c’è un molo con una konoba, seguiamo le indicazioni per una spiaggia per una stradina bianca e arriviamo dall’altra parte, sul mare, dove è stato costruito un grande parcheggio e c’è un’acqua limpidissima. Tornati al campeggio ci mettiamo in riva a guardare il sole che scende sul mare. Cena in camper, due passi per il campeggio e a nanna.
Venerdì 27 aprile con la moto andiamo dapprima a Gajac, con una bella baia e tante nuova case, poi a Mandre; anche qui tante case e un bel porticciolo (ci viene in mente che più di qualche anno fa avevamo sostato con il camper proprio sul porto ma adesso molte cose sono cambiate). Ripartiamo e scendiamo al paese di Simuni, nella baia di fronte all’omonimo campeggio. Torniamo al camper, pranzetto e riposino in riva al mare e poi di nuovo verso Caska (bellissima baia con soltanto un paio di konobe, si potrebbe sostare tranquillamente con il camper), quindi per una strada che corre in mezzo ad una distesa di sassi, Rustici, Zubovici e Metanja. Qui la strada finisce ma una mulattiera molto sassosa porta ad un’altra baia meravigliosa con l’acqua limpidissima. Rientro al camper e cominciamo i preparativi per la partenza perchè domani ci avviamo verso Fazana, dove incontreremo gli amici del nostro club.
Sabato 28 aprile verso le nove usciamo dal campeggio, STRADA NORMALE FINO A Fiume e poi autostrada per Pazin, uscita a Fazana ed ingresso, nel primo pomeriggio, al campeggio Bi- Village, dove troviamo gli amici del club. Nel pomeriggio andiamo fino al porto di Fazana dove si svolge una lezione sul modo di mettere le sardine sotto sale; ne acquistiamo un bel po’ per cucinarle in compagnia alla sera.
Domenica 29 aprile al mattino andiamo fino a Pola con la moto, nel pomeriggio relax in campeggio e bagno nella piscina riscaldata del campeggio; serata in compagnia, fra barbeques che sfornano di tutto, dal pesce al maialino.
Lunedì 30 aprile riprendiamo la moto e andiamo fino al paese di Vodnjan, che ha una bella piazza e vanta il campanile più alto dell’Istria, quindi ritorno al camper. Nel pomeriggio, tutti assieme, prendiamo la motonave che ci conduce fino all’isola di Brioni che visitiamo accompagnati da una guida che parla italiano. L’isola è bellissima, con boschi, grandi prati dove pascolano i daini e i mufloni, splendide insenature. C’è anche un parco zoologico con zebre, un elefante e altri animali. Serata in compagnia.
Martedì 1 maggio giornata di sole e di mare, qualcuno azzarda un bagno nelle acque freddissime; a mezzogiorno ci rechiamo a Fazana dove è in atto una festa, organizzata dal Comune di Fazana, con musiche, grigliate e bevande, tutto gratis. Pomeriggio dedicato al sole e alle passeggiate e serata in compagnia.
Mercoledì 2 maggio con calma, paghiamo il campeggio e ci avviamo verso casa; arriviamo verso le 14,30.